venerdì 20 gennaio 2012

Parte la Coppa d’Africa sostenuta dai cinesi

Il nuovissimo Stadio Omar Bongo
Da domani 21 gennaio prende il via in Gabon ed in Guinea Equatoriale l’affascinante e sempre ricca di talenti Coppa d’Africa. Un torneo importante che rappresenterà una vetrina imprescindibile per gli operatori di mercato che vorranno depredare il Continente Nero dei suoi migliori talenti, forse anche di quelli meno conosciuti alle grandi platee del calcio moderno. Infatti, mentre qualche grande non si è qualificata per la fase finale del torneo come Egitto, Camerun, Nigeria e Sudafrica, magari afflitta anche da problemi politici e sociali interni di non poco conto, altre come il Botswana, la stessa Libia, il Mali ed il Gabon avranno l’opportunità di mostrare le loro stelle su un palcoscenico importante, anche se stando ai pronostici della vigilia e alle quotazioni della Snai e di altre agenzie  di scommesse la favorita è la Costa d’Avorio di Didier Drogba, che gioca nel Chelsea, e di Yayà Tourè, che invece indossa la maglia del Manchester City.

 Tuttavia, questa edizione della Coppa d’Africa in Gabon non ha una storia casuale. Il paese che sorge nell’Africa Centrale ha ricchi ed invidiabili giacimenti petroliferi che hanno concentrato le attenzioni di investitori di non poco conto, tra cui quelli del governo cinese. Hu Jintao, infatti, ha sponsorizzato con parecchie migliaia di dollari la costruzione del nuovo stadio nazionale a Libreville, la capitale del paese, capace di 40.000 posti ed inaugurato mesi fa con una partita contro il Brasile. Cosa che non capita tutti i giorni ai gabonesi. Lo stadio è stato intitolato ad Omar Bongo, uno di quei capi di stato supremi africani, sostenuti per decenni dall’Occidente, che aveva fondato il Partito Democratico Gabonese, che però era l’unico partito esistente nel paese dal ’67 al ’90 fino allo scoppio di una rivolta nazionale, al fine di ripristinare uno stato multipartitico e con qualche diritto per i cittadini in più. Ovviamente in molti in Gabon si augurano che la disputa della Coppa negli stadi nazionali possa accrescere l’importanza del paese e le sue condizioni economiche. Qualche risultato nell’economia nazionale probabilmente si è già registrato, anche se per sollevare le condizioni precarie ed economiche in molti paesi africani occorrerebbe giocare la Coppa d’Africa almeno 2 volte all’anno.

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