venerdì 4 novembre 2011

Il calcio del loco Bielsa

di Vincenzo Paliotto

Bielsa giovane calciatore
 56enne nativo di Rosario, nel cuore dell’Argentino, Marcelo Bielsa, allenatore di calcio, o meglio commissario tecncio come si direbbe in certi casi, ama ancora un calcio vero e soprattutto fatto di traguardi importanti. Lo chiamano simpaticamente el loco, vale a dire il matto, ma non perché in estate rifiutò la panchina dell’Inter,a vendo già dato la parola alla futura dirigenza dell’Athletic Bilbao, ma per il suo lavoro maniacale ed anche per l’animosità del suo carattere. Ha giocato effettivamente poco al calcio, ritirandosi all’età di appena 25 anni dopo esperienze nel Newell’s Old Boys, nell’Istituto Cordoba e nell’Argentinos di Rosario. Ha allenato, però, in molti paesi, tutti legate alla cultura spagnola, iniziando nel Newell’s Old Boys per poi guidare successivamente Atlas Gaudalajara, Amèrica di Città del Messico, Velez Sarsfield, Espanol e quindi la Selecciòn, la nazionale argentina dal ’99 al 2004, con cui vinse la Medaglia d’Oro alle Olimpiadi del 2004. Tuttavia, il posto in cui ha lasciato il ricordo migliore, forse quasi indelebile, è il Cile avendo pilotato la nazionale andina dal 2007 al 2010, raggiungendo la fase finale della Coppa del Mondo del 2010 in SudAfrica, soprattutto praticando il bel gioco.


Bielsa è passato dalla guida del Cile a quella dell'Athletic Bilbao
 A Bilbao ha faticato nella fase iniziale ad imporre le proprie idee e a trovare la giusta quadratura alla propria squadra, ma adesso a distanza di qualche mese anche dalle parti del San Mamès,la famosa Catedral, El Loco Bielsa è considerato un gran hombre de futbol e l’Athletic comincia a girare e promettere bene. La squadra bilbaina ha recuperato qualche posizione nella Liga ed anche sul versante europeo della Europa League è ad un passo dalla qualificazione. Vincendo a Salisburgo con gol del promettente Adrian Herrera, già nel giro della Under 21, i baschi hanno ipotecato il passaggio del turno, inseguiti a stretto contatto nel proprio girone soltanto dal Paris Saint Germain.

 L’Athletic piace e diverte, esaltando le qualità dei suoi giovani campioni: Jabi Martinez, Francisco Llorente, Munian, Adrian Herrera, Toquero, Markel Susaeta. Tutto rigorosamente in nome di una secolare autarchia. Il calcio a Bilbao non finisce mai di stupirci.

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