martedì 6 settembre 2011

La Juve è sempre la Juve

di Vincenzo Paliotto

 Si potrà dire di tutto sul conto della Juventus, dei suoi trascorsi storici, delle sue vittorie, dei suoi campionissimi e dei suoi presidenti e dei suoi coinvolgimenti con Calciopoli, ma il club torinese rimane sempre uno dei più all’avanguardia del calcio italiano. Al di là delle vittorie sportive e degli impegni agonistici, la Juve è sempre la Juve ed anche in questo caso i bianconeri si propongono come trascinatori in speriamo quello che sia un nuovo corso per il calcio italiano. Anche perché spesso si parla di problemi tecnici e di carenze di risultati, dimenticando ormai le secolari carenze delle infrastrutture e gli stadi obsoleti, da buttare giù e da rifare totalmente. La Juventus, invece, ha pensato che uno stadio era meglio costruirselo in proprio, scavalcando le lungaggini burocratiche, l’incompetenza delle istituzioni e di certi politici e le mafie edilizie. Dalle macerie del Delle Alpi, infatti, sorge il nuovo Juventus Stadium, capace di 41.000 posti tutti a sedere, con 4.000 posti auto, i più svariati servizi commerciali e realizzato in poco più di due anni di lavori, riutilizzando i materiali distrutti ed abbattuti proprio del vecchio impianto.
 E’ uno stadio concepito totalmente per il calcio, quello che qualcuno considera ancora il gioco più bello del mondo, che allo stesso tempo condivide il progetto di riqualificare l’area cittadina in cui sorge e di fornire tutti i servizi possibili agli amanti del calcio. Il nuovo stadio è stato progettato dagli studi GAU e Shesa e sotto il coordinamento degli architetti Gino Zavanella ed Eloy Suarez e dell’ingegnere Massimo Majowecki. Il nome, Juventus Stadium, è ancora provvisorio, in quanto si conta di cederlo ad uno sponsor così come si fa in Inghilterra, in Germania ed anche nell’Europa dell’Est.
 In definitiva costruire stadi all’avanguardia, in linea con le norme di sicurezza, ma ancora belli esteticamente è ancora possibile.  L’inaugurazione avverrà l’8 settembre contro gli inglesi del Notts County e la serata è stata definita nei minimi dettagli. La Juve è sempre la Juve.

6 commenti:

  1. Che dire, per me che tifo Napoli è duro commentare...ma la verità è che a Torino hanno fatto una gran cosa. Il modello inglese è il futuro, inevitabilmente bisognerà pensare ad uno stadio polifunzionale e non solo al ritrovo della domenica.
    ciao

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  2. Caro Raffaele,
    anche io ho molto a cuore le sorti del Napoli, ma in questo caso bisogna riconoscere la lungimiranza degli juventini. La privatizzazione degli stadi è l'unico modo per avere impianti adeguati alle esigenze di noi tifosi.

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  3. Non solo avere impianti adeguati alle esigenze dei tifosi, ma anche al sostentamento dei proprio club! realtà distanti anni luce a noi ed al Sud Italia, se solo si pensa a quel ch'è successo a noi ultimamente. staremo sempre lì a guardare a bocca aperta, senza poter metterci mano, non avendo materiale umano che abbia l'intelligenza di guardare oltre la propria tasca...

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  4. Quella della Juventus è un'iniziativa eccezionale e che rappresenta la strada del futuro per il calcio italiano e non solo. Purtroppo, però, non tutti i CdA sono dotati di persone intelligenti che latitano in verità anche nelle amministrazioni comunali.

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  5. Il Notts County, fondato nel 1862, è la squadra professionistica più vecchia del mondo.

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