mercoledì 7 settembre 2011

Il calcio riacquista un po’ di azzurro

di Vincenzo Paliotto

 Tutto sommato il bilancio dei primi mesi di Cesare Prandelli alla guida della nazionale italiana è senza dubbio positivo. Del resto non era facile riemergere a livello internazionale dopo la magra figura rimediata in Sud Africa nell’estate del 2010. Il profilo tecnico e tattico degli azzurri non è stato trascendentale dal punto di visto delle esibizioni e dello spettacolo, ma la formazione azzurra ha quantomeno riacquistato dignità e consapevolezza nei propri mezzi. D’altra parte nel calcio attuale lo spazio riservato alle nazionali rimane sempre più stretto e fare spirito di squadra non è agevole come nei decenni passati. Anche se a piccoli passi, comunque, il nostro azzurri ricomincia brillare ed il CT Prandelli gongola per la qualificazione ottenuta a Firenze ai danni della Slovenia, grazie ad un gol di Pazzini. Centravanti ripudiato proprio da Prandelli ai tempi della Fiorentina, ma poi richiamato a gran voce per la causa azzurra.
 Il quadro internazionale del calcio italiano, ad ogni modo, si completa con la splendida esibizione della Nazionale Under 21, guidata saggiamente da Ciro Ferrara, che stende con un perentorio 3-0 esterno l’Ungheria. Il nuovo profeta degli azzurrini si identifica in Manolo Gabbiadini, attaccante doppiettista che veste la maglia dell’Atalanta, squadra con cui ha fatto tutta a trafila nel settore giovanile, e che lo scorso anno si è messo in luce nelle file del Cittadella. Anche se probabilmente il nome nuovo del calcio azzurro giovanile è quello di Fabio Borini. Esterno classe ’91, fu esportato in giovane età a Londra dal Chelsea e dopo l’esordio con i blues spedito in Galles nelle file dello Swansea City, compagine che ha conquistato la promozione in Premier League e che negli Anni Settanta nelle medesime condizioni lanciò nel grande calcio anche un certo Giorgine Chinaglia. In questa estate Borini è tornato in Italia, acquistato dal Parma ma subito ceduto in prestito alla Roma. Speriamo che nella Capitale trovi gli spazi giusti per esprimersi.
 Il nostro calcio acquista un briciolo di fiducia al cospetto delle dirette interessate del Vecchio Continente e non è poco.

4 commenti:

  1. Fin quanto c'è stata benzina nelle gambe, ho potuto ammirare un'Italia più che sufficiente, squadra che non dava punti di riferimento alla Slovenia e in più di un'occasione è andata vicinissima al gol (meritato, tralaltro).
    una buona impressione ha destato il redivivo Balotelli, na capa a vient i terr, ma con due piedi buonini, uno fuori dagli schemi, che potrebbe essere impiegato negli ultimi 20 minuti. Certo non sarà il Tarantino della situazione ( :-D ), ma siamo vicini....
    mancano i Baggio, i Conti, i Vialli di una volta (e ritt nient!!), ma questi sono argomenti da prendere in separata sede.
    ma a chi conviene spendere tanti soldi per un settore giovanile, se poi non si fanno giocare questi giovani??

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. L'altra faccia del calcio..... quella sporca, diciamo, fatta d'interessi e maneggioni vari... noi ne sappiamo qualcosa...

    http://www.resport.it/leggiarticolo2.asp?idarticolo=73206

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  4. Effettivamente a questa Nazionale manacatanta qualità. Attualmente il calcio italiano non sforna i talenti di un decennio fa.
    Ad ogni modo, la squadra di Prandelli, seppur a fatica, almeno per il momento si fa rispettare a livello internazionale.

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