Liam Brady |
di Vincenzo Paliotto
Non hanno in sospeso
alcun contenzioso sociale e politico, non devono dividere confini geografici o
alimentare motivi campanilistici. Quello tra Fiorentina e Juventus è un puro e
forte odio calcistico, che affonda le proprie radici al principio degli Anni
Ottanta. La partita di Firenze è diventata spesso un incubo per i bianconeri ed
i suoi tifosi, oggetto di perseguitazione nel capoluogo toscano. La questione
tra gigliati e zebre nacque in maniera inequivocabile nella stagione del
1981/82. La Juventus vinse lo Scudetto, superando di una sola lunghezza in
classifica la Fiorentina, ma tra un mare di polemiche ed anche legittime
accuse. I bianconeri torinesi nell’ultima giornata vinsero a Catanzaro grazie
ad un rigore di Brady (decretato da Pieri di Genova per un fallo di mano di
Celestini su tiro a botta sicura di Fanna), mentre a Cagliari la Fiorentina fu
fermata con un pareggio a reti inviolate, ma con altissime recriminazioni per
un gol annullato a Ciccio Graziani, apparso ai più regolare. Mattei di Macerata
aveva visto nell’azione del gol una poco presumibile carica al portiere Roberto
Corti da parte dello stesso Graziani in un’azione aerea. Inoltre in quel di
Catanzaro fu negato un rigore abbastanza evidente ai padroni di casa. Con un
successo esterno in Sardegna dei viola Juventus e Fiorentina avrebbero dovuto
giocare uno storico spareggio. I tifosi di Fiorentina e Catanzaro si
gemellarono, ma fu una parziale consolazione. Da quel girono non ci fu più
verso e modo per contenere l’odio dei viola verso i bianconeri. Il regista
Franco Zeffirelli si fece portavoce di una dura diffamazione nei confronti dei
bianconeri, che sfociarono in più di una querela. “Meglio secondi che ladri”
si gridava a gran voce dalle parti di Firenze. Antognoni e Graziani poi in
quella stessa estate vinsero la Coppa del Mondo in Spagna in una squadra
composta per gran parte da juventini. Ma l’amarezza del popolo viola era
rimasta comunque intatta. Anzi la rivalità divenne ancora più intensa, quando
nel 1990 la Juventus battè la Fiorentina nella doppia finale di Coppa UEFA e
successivamente scippò ai viola per una cifra astronomica il talento Roberto
Baggio. Le lamentele dei fiorentini si levarono altissime e l’odio verso la
Vecchia Signora divenne ancora più forte. Lo stesso raduno della Nazionale
Italiana di Azeglio Vicini in vista della Coppa del Mondo del 1990 venne
duramente contestato ed in parte sabotato. Tra le vittorie juventine sui viola
più belle bisogna ricordare imprescindibilmente quella del 4 dicembre del 1994.
Al Delle Alpi la squadra di Ranieri conduceva con un doppio vantaggio, gol di
Baiano e Carbone, prima che in poco più del quarto d’ora finale una doppietta
di Vialli ed uno stratosferico gol di Del Piero dessero una fondamentale
vittoria ai bianconeri. Con quel successo la Juve di Lippi spiccò il volo.
Da sempre non mancano gli
scontri tra le opposte tifoserie ed ogni volta che la Juventus scende a Firenze
la partita si rivela dura per i colori bianconeri. Non è un caso che lo Juventus Club Firenze abbia subito nel
corso degli anni numerosi incendi dolosi e danneggiamenti vari, insomma per
ribadire una volta di più che i colori bianconeri in riva all’Arno non sono
proprio graditi. Lo Juventus Club Pontassieve
invece fu letteralmente assaltato dai tifosi della Fiorentina.
Non è mancato l’astio e
quindi anche molta spigolosità tra le opposte fazioni anche in occasione del
secondo derby europeo della loro storia. Infatti, Juventus e Fiorentina si sono
affrontate anche negli ottavi di finale dell’Europa League nel 2014 con i
bianconeri che hanno passato il turno, grazie ad una magia di Pirlo su calcio
di punizione. Ma anche in questo caso i viola attendono il momento della loro
rivincita.
Nessun commento:
Posta un commento