Gol di Sivori a Madrid |
di Vincenzo Paliotto
Il
Principato di Monaco costituisce un crocevia imprescindibile per la stagione e
la storia della Juventus. I bianconeri mancano da un po’ di tempo ad un grande
appuntamento nella maggiore delle competizioni europee. Il rapporto dei
campioni d’Italia, però, con i quarti di finale della grande Coppa è più che
proficuo. Quasi sempre la Juventus ha superato i quarti di finale in Coppa dei
Campioni.
Anche se il primo precedente non rimane
proprio favorevole ai torinesi. Nel 1961/62,infatti, i bianconeri furono
estromessi seppur in maniera dignitosa dal grande Real Madrid. Dopo aver perso
di misura in casa, la Juventus compì l’impresa di espugnare il Chamartin (in maglia nera) grazie
ad una prodezza di Sivori. Fu la “bella” poi a decidere le sorti in favore
degli spagnoli.
Nel ’68, invece, i torinesi la spuntarono sui
tedeschi dell’Eintracht Braunschweig. Dopo aver perso per 3-2 in Germania, la Juventus
recuperò tra le mura amiche con gol di Bercellino, ma la contesa finale fu poi
risolta nella “bella” di Berna dallo svedese Roger Magnusson. Straniero, che
secondo i regolamenti vigenti nel periodo poteva essere impiegato soltanto
nelle gare delle competizioni europee. Lo stesso scandinavo nel turno
precedente aveva deciso la sfida contro il Rapid Bucarest.
Aston Villa-Juventus |
Nel ’73, invece, i gol doppi segnati fuori
casa diedero ragione ai bianconeri. La Juve non andò oltre lo 0-0 casalingo
contro gli ostici magiari dello Ujpest Dozsa, la vera squadra dei lavoratori di
Budapest, ma in Ungheria in uno stadio strapieno riuscì a rimontare ben due gol
e a passare il turno. Le segnature portavano la firma di Anastasi ed Altafini.
Fu quella contro i viola di Budapest una vera impresa. L’Ujpest Dozsa negli
Anni Settanta vinse infatti ben 7 scudetti consecutivi ed era una squadra
composta da veri campioni. I quarti di finale vinti più belli dai bianconeri
furono però probabilmente quelli del 1982/83 ai danni dei campioni uscenti
dell’Aston Villa. La formazione di Trapattoni, infatti, espugnò il Villa Park
con reti di Pablito Rossi e del solito Boniek, “il bello di notte”, vincendo
poi anche nettamente per 3-1 a Torino. Nel 1985, invece, nei quarti la Juventus
dovette annientare per 3-0 lo Sparta Praga, con i gol di Tardelli, Rossi e
Briaschi. In Cecoslovacchi una Juve tutta votata alla difensiva perse su rigore
con il minimo scarto.
Del Piero fa gol al Real Madrid |
La Juventus ritornò a giocare i quarti
nel 1996, incrociando il Real Madrid e vendicandosi delle eliminazioni
precedenti. I bianconeri persero di misura al Bernabeu, ma poi a Torino
prevalsero con le reti di Del Piero e di Padovano, il preziosissimo bomber di
scorta di Marcello Lippi. Nel’98 il grande protagonista fu Pippo Inzaghi che
realizzò una sontuosa tripletta in casa della Dynamo Kiev, dopo il difficile
pareggio per 1-1 a Torino. Nel 1999, invece, sarebbe risultato decisivo Antonio
Conte contro l’Olympiakos. Dopo il 2-1 di Torino, Conte siglò il gol del
pareggio nella bolgia di Atene a pochi minuti dalla fine.
L’impresa
spettacolare si materializzò poi anche nel 2003 al Camp Nou di Barcellona. La
Juventus aveva pareggiato per 1-1 in casa grazie ad un gol di Montero, ma in
Catalogna passò nei supplementari. Risultò decisivo il “panteròn” Zalayeta,
bomber uruguagio di scorta che però scrisse un capitolo bellissimo di storia
juventina.
Nel 2005 e nel 2006 per ben due volte la
Juventus cedette poi abbastanza nettamente il passo di fronte a due compagini
inglesi: il Liverpool e l’Arsenal. Contro i reds
la sfida di segnalò anche per un desiderio di vendetta dei tifosi juventini per
i gravi fatti dell’Heysel, ma il peggio fu fortunatamente scongiurato.
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