Trabzonspor 1975/76 |
gli Euroavversari del Napoli
di Vincenzo Paliotto
Il calcio a Trebisonda, dove cadde soltanto
nel 1461 l’ultimo spicco dell’Impero Ottomano, è soprattutto sinonimo di
fattore campo. In nessun’altra parte della Turchia, nemmeno sui vari fronti di
Istanbul, l’imbattibilità casalinga di una squadra è durata così a lungo. L’Huseyn
Avni Aker rimane spesso un terreno proibito, inaccessibile sia per le compagini
del calcio turco, ma anche per le avversarie europee. Dal 1976 al 1982 il campo
del Trabzonspor rimase inviolato per ben 80 incontri di campionato consecutivi,
praticamente un’eternità ed un primato mai battuto. La tifoseria del Trabzonspor, del resto, è
tra le più temute del calcio turco e la trasferta a Trebisonda è quasi sempre
sconsigliata, anche ai sostenitori delle squadre straniere. Non a caso nella
Coppa dei Campioni del 1976/77 in questo stadio cadde anche ilgrande Liverpool,
battuto di misura da un calcio di rigore di Cemil, anche se poi i reds conquistarono la qualificazione ad
Anfield Road.L'Huseyn Avni Aker |
Il Trabzonspor è nato soltanto nel 1967 dalla fusione
di due club locali acerrimi rivali, Idmanocagu e Idmangucu, e la sua divisa di
gioco blu and claret fu scelta
prorpio per fare un omaggio agli inglesi dell’Aston Villa. Peraltro nella Coppa
UEFA del 1994/95 il Trabzonspor eliminò clamorosamente dalla competizione
proprio l’Aston Villa. A caldeggiare la fusione di più club nelle maggiori
città turche fu il Presidente della locale federcalcio Orhan Seref Apak
nell’ottica di potenziare e di rendere più bello il massimo campionato
nazionale. In tutta la sua appassionante storia il massimo campionato turco è
stato quasi sempre ad appannaggio delle tre grandi squadre della capitale. Ma
la prima squadra a rompere l’egemonia delle squadre di Istanbul fu proprio il
Trabzonspor, che salì sul podio del vincitore nel 1976, dopo essere stato
promosso in massima divisione soltanto due anni addietro. La squadra rossoblu
nel 1973 aveva affidato la panchina al profeta Ahmet Suat Ozyazici, che al
primo assalto vinse il campionato cadetto affacciandosi nel massimo torneo
nazionale. Dopo una stagione di assestamento, appunto, nel 1976 il Trabzonspor
addirittura vinse il suo primo Scudetto tra il tripudio dei suoi tifosi.
Fu proprio intorno alla metà degli Anni
Settanta che nacque un’altra grande rivalità all’interno del calcio turco.
Infatti, la maggiore antagonista della squadra di Trebisonda divenne il
Fenerbahce, che nel ’76 giunse secondo a tre punti, nel ’77 a quattro
lunghezze, mentre nel ’78 fu il Fenerbahce a precedere il Trabzonspor di un
punto diventando campione. Ma il duello a distanza continuò ancora per diversi
campionati. Il Trabzonspor si affermò anche nel ’79, nell’80 e nell’81, il
Fenerbahce nell’83 ed ancora il Trabzonspor nell’84 con il titolo nazionale che
divenne quasi una questione privata tra le due compagini. Un duello
prolungatosi nel tempo, con l’ultimo capitolo scritto, tra l’altro con
un’inattesa ed incredibile appendice, proprio nel 2011, con il Fenerbahce
vincitore del titolo seppur appaiato a pari punti con il Trabzonspor. In tal
caso i gialloblu di Kadikoy hanno prevalso in un primo momento per la miglior
differenza- reti. Infatti, il titolo è stato successivamente revocato ai
gialloblu del Fener per una brutta storia che ha visto invischiato il loro
presidente in una vicenda di calcio scommesse. Pertanto al Fenerbahce è stato
tolto il titolo di campione nazionale e privato di conseguenza anche del
diritto di giocare in Champions League. Un provvedimento, manco a dirlo, che ha
fatto ovviamente esultare quelli del Trabzonspor, ma forse anche di più quelli
del Galatasaray.
Jean-Marie Pfaff |
Al 61’ di ogni incontro casalingo la tifoseria
del Trabzonspor rinnova con grande
puntualità una propria incrollabile tradizione. Contro qualsiasi avversario,
infatti, quelli del Trabzonspor accendono fumegoni per ricordare il 1461, come
anno di fondamentale importanza per l’Impero Ottomano. Da queste hanno trovato
spazio molti giocatori stranieri, tra cui anche il leggendario portiere belga
Jean-Marie Pfaff, che a Trebisonda chiuse la sua carriera.
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