di Vincenzo
Paliotto
Nonostante il caldo estivo, a grande velocità
l’Europa League è già approdata al barrage dei play-off, quello che spianerà
alle formazioni migliori il panorama della fase a gruppi. Non sono mancati
spunti e sorprese interessanti da questi primi tre ricchi turni preliminari, ma
il bello senza dubbio deve ancora venire.
In 65.190 per il Borussia Dortmund. I
titolati e tifatissimi tedeschi del Borussia Dortmund, con in bacheca una Coppa
dei Campioni nel 1997, sfideranno i non irresistibili norvegesi dell’Odd, che
detengono il primato di essere la prima squadra ad essere stata fondata in
Norvegia. Un primato che ad ogni modo rimane fine a se stesso, anche perché i
teutonici hanno appena stabilito contro gli austriaci del Wolsfberger il
primato di presenze per le gare dei turni preliminari nella competizione: ben
65.190, che ha polverizzato il precedente del 2011 appartenente agli odiati
rivali dello Schalke 04, che a Gelsenkirchen ne avevano contati 52.34 . Vicini
anche a quello assoluto di 67.553 della scorsa edizione in Dynamo Kiev-Everton
(5-2). Molto lontano, tuttavia, da quello al momento insormontabile di 110.000 di Real Madrid-Ipswich Town (0-0) del
3 ottobre del 1973. Anche perché stadi con queste capienze omologate a livello
europeo non esistono nemmeno più.
Ad oltre 7.000 km di distanza. Grande
curiosità costituisce anche l’opportunità che si giocano i kazaki del Kairat
Almaty, che sfideranno i francesi del Bordeaux. Dopo aver eliminato l’Aberdeen,
il Kairat ci riprova, ma nel frattempo rinnova contro i transalpini il record
del maggior numero di km da percorrere per una partita europea. Quasi 8.000 km
la distanza che separa le sedi delle due squadre. 65 tifosi dell’Aberdeen nell’ultimo
turno hanno percorso 7.869 per andare a vedere la loro squadra ad Almaty
appunto, praticamente in Asia.
Le sfide che si ripropongono. Non
mancano, tuttavia, nel tabellone quelle sfide che si sono già riproposte in
precedenza come una sorta di amarcord. La giovane storia internazionale dei
moldavi del Milsami Orhei soffre già di incubi. Infatti, i moldavi incrociano
nuovamente i francesi del Saint Etienne, che già li mortificarono con un
aggregate di 6-0 nel 2014. Si ripropone anche la sfida tra Rosenborg e Steaua
Bucarest. Nel 2004 in Champions League la spuntarono i norvegesi: 1-1 a
Bucarest e 3-2 a Trondheim. Mentre gli svizzeri del Thun vogliono tirare
nuovamente uno sgambetto allo Sparta Praga, che eliminarono nel 2005/2006 con
un gol di Selver Hodzic all’89’.
Ritorno a “casa”. La
sfida più intrigante potrebbe riguardare i croati dell’Hajduk Spalato che
ritornano in Repubblica Ceka per affrontare lo Slovan Liberec. Per loro sarà occasione
anche di rendere omaggio e visita al pub U’ Fleku, dove nel 1911 alcuni
studenti spalatini fondarono il loro glorioso ed amato club. Una sfida nella
storia ed un clamoroso ritorno alle origini. Lo stesso Hajduk nella lontana
Coppa UEFA del 1983/84 eliminò lo Sparta Praga nei quarti di finale. Perse di
misura in trasferta e poi trionfò al Poljud con i gol di due mostri sacri per
il club: Gudelj e Sliskovic.
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