sabato 2 maggio 2015

Il campionato più bello del mondo: Gli amarcord Napoli-Milan


Napoli-Milan al San Paolo, i capitani Maradona e Baresi
di Vincenzo Paliotto

 Il dualismo per lo Scudetto tra la Roma e la Juventus dell’inizio degli Anni Ottanta fu ripreso nel giro di poche stagioni da il Napoli ed il Milan, che avevano ereditato i rispettivi ruoli di nuova grande del Centro-Sud che andava a sfidare i potenti dell’Italia Settentrionale. Anche se in questa bellissima sfida si sono sovrapposte anche tematiche diverse. Il Milan che puntava al gioco ed al collettivo che  andava a contendere il primato alla sacralità di Diego Armando Maradona ed al suo gruppo che aveva creato al Napoli. In tutto questo Napoli-Milan era diventata una sfida imprescindibile per le sorti del campionato italiano e  con numerosi ed inattesi capitoli. Nel 1986/87 il Napoli ottiene il primo storico Scudetto della sua storia e due punti decisivi arrivano in un match interno in cui gli azzurri di Bianchi superano i rossoneri. Maradona sigla probabilmente nell’occasione uno dei gol più belli della sua vita, evitando in dribblin gran parte della difesa rossonera. Gli altri gol di giornata sono di Andrea Carnevale e quello inutile di Virdis. Ma il Milan è ancora lontano dalle vette. Vi ci arriva nella stagione successiva in cui, dopo un lungo inseguimento, va a contendere proprio il titolo al Napoli. In realtà sono i partenopei che sono colti da una strana e poco concepibile distrazione proprio nel momento topico della stagione. Il vantaggio è cospicuo, ma il Milan risucchia punti e si presenta al San Paolo in corsia di sorpasso. Gli uomini di Sacchi vanno in vantaggio con Virdis, poi pareggia Maradona con una punizione magistrale. Dieguito è l’unico a non arrendersi in un Napoli arrivato sorprendentemente stanco nelle ultime giornate. Maradona ha provato a scuotere l’ambiente con le sue famose dichiarazioni ad effetto: “Non voglio vedere bandiere rossonere in casa mia”, ma il Milan dimostra maggior freschezza atletica e velocità di idee, vincendo per 3-2 con un altro gol di Virdis ed un di Van Basten, rientrato in campo dopo un lunghissimo infortunio. E’ il 1° maggio del 1988. Nonostante la acerrima rivalità, il pubblico del San Paolo riconosce la superiorità del Milan ed applaude i rossoneri, ormai prossimi vincitori del titolo, alla fine di quella partita, rendendo omaggio al grande calcio espresso dal Milan di Sacchi.

 Il Napoli attende la sua rivincita. Nel 1988/89, a pochi mesi da quella cocente sconfitta interna, il Napoli al San Paolo rifila un sonoro 4-1 al Milan, decretandone lo stato di crisi della truppa di  Arrigo Sacchi. Maradona con un geniale colpo di testa scavalca l’avventata uscita dai pali di Giovanni Galli. Poi segnano Careca, Francini ed ancora Careca, con il gol della bandiera di Virdis dagli undici metri. Ma una vera rivincita avviene nel 1989/90. Questa volta è il Napoli a sorpassare in graduatoria il Milan alla penultima giornata. I rossoneri cascano a Verona, mentre il Napoli espugna Bologna per 4-2. Segnano Careca, Maradona, Francini ed Alemao. La dipartita di Maradona dall’Italia consegna però dopo il 1991 una sfida al campionato italiano, comunque, vibrante, ma senza troppi importanti protagonisti. Anche se la sfida Milan-Napoli rimarrà pur sempre tra le più calde del nostro campionato.

 Dagli Anni Ottanta in poi Napoli-Milan diventa una sfida da non perdere per il campionato italiano ed un’appendice succosa la scrive Paolo Di Canio il 27 marzo del 1994, con un gol fantastico per il quale è ancora tanto amato dai napoletani. L’ex-laziale quasi sulla linea di fondo beffa gli insormontabili difensori rossoneri e poi fa gol a Sebastiano Rossi da posizione impossibile. E’ il Milan invincibile o quasi di Capello, mentre il Napoli ritrova la strada per l’Europa grazie a Marcello Lippi. Come dire che Napoli-Milan è pur sempre da raccontare.

 

2 commenti:

  1. Che sfide memorabili quelle tra Baresi e Maradona!

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    1. Baresi e Maradona si stimava no tantissimo. Ed erano sempre leali in campo.
      due grandissimi campioni.

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