Calloni supera Piotti |
di Vincenzo Paliotto
Ne
coniò tanti di appellativi quasi tutti legati al mondo del calcio Gianni Brera
dalle colonne per i quotidiani su cui scriveva. Alcuni di questi sono rimasti
indelebili per la storia del calcio italiano, anzi in qualche caso trapiantati
direttamente nel dizionario calcistico ufficiale del nostro sport. Come nel
caso dello “Sciagurato Egidio” affibiato al centravanti milanista Calloni, che
arrivato dal Varese ebbe il torto di sbagliare qualche gol clamoroso di troppo
e di essere etichettato non si sa se troppo frettolosmanete come un
brocco. Il pubblico di San Siro, dal
palato in qualche caso troppo fine, non si affezzionò a quell’attaccante
generoso, dalle movenze un po’ arruffoni in alcuni casi. Dal ’74 al ’78 in 101
presenze Calloni realizzò 31 gol, ma alla storia passarono soprattutto quelli
mancati. Non bastò la vittoria nella Coppa Italia del ’77 in finale ai danni
dell’Inter e Calloni passò a vestire i panni dello sfortunato e sciagurato
personaggio dei promessi sposi. La sua vena realizzativa appassì lentamente
fino ad essere ceduto mestamente dalla società rossonera.
Ma
anche per Calloni arrivò il tempo della vendetta. Dopo aver indossato le maglie
di Verona e Perugia in verità senza eccessivi sussulti, nell’estate del 1980
passò al Palermo, che sotto la guida sapeinta di Franco Veneranda nutriva non poche ambizioni in cadetteria.
Nel ’79 i siciliani avevano perso la finale di Coppa Italia contro la Juventus,
ma puntavano molto al ritorno in Serie A. E proprio la casacca rosanero gli
diede la possibilità di attuare la grande rivincita per Egidio Calloni. Il
Milan, infatti, fu retrocesso d’ufficio in Serie B per la nota vicenda del calcioscommesse
e trovò sulla sua strada anche il Palermo già dal girone eliminatorio estivo
della Coppa Italia. In pochi giorni, infatti, il Palermo sconfisse sia l’Inter
che il Milan e con Calloni sugli scudi, che condannò i nerazzurri a San Siro ed
i rossoneri in una Favorita strapiena. Calloni divenne già un idolo per questo
per i palermitani, ma il bello doveva ancora venire. Il 29 marzo del 1981,
infatti, il Palermo piegò in campionato tra le mura amiche con un perentorio
3-1 proprio il Milan grazie ad una magica tripletta di quella che era sto lo
“Sciagurato Egidio”. Tre gol nel primo tempo intervallati dal punto della
bandiera di Ruben Buriani. Calloni aprì le marcature al 5’, quindi replicò al
22’ dagli undici metri e chiuse definitavamente la pratica al 38’, dopo che
come detto al 33’ Buriani su rigore aveva provato a riaprire il match.
Al
termine di quella stagione il Milan sarebbe ritornato in Serie A, mentre il Palermo
continuò a ristagnare in cadetteria, ma quella di Calloni rimase una delle
vendette più clamorose della storia milanista. Anche se quel campionato,
peraltro con 11 gol all’attivo, rimase l’unico di Calloni giocato con la maglia
rosanero
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