di
Vincenzo Paliotto (I giorni del Grifone,
rubrica di amarcord dedicata al club più antico d’Italia)
Aveva
qualcosa di poetico quel Genoa che fu costretto a ripartire dalla Serie C nella
stagione del 1970/71. Dopo una rovinosa caduta dalla cadetteria, la squadra più
antica d’Italia fu dirottata nel Girone B della terza divisione italiana in un
campionato peraltro molto difficile, infatti, caratterizzato da ben quattro
confronti regionali al cospetto du Savona, Entella Chiavari, Imperia e Spezia.
Squadre che avrebbero lottato con il massimo impegno per ottenere un risultato
di prestigio di fronte ai rossoblu. Oltretutto lo stesso torneo era ancora più
impegnativo per la presenza di due compagini sarde, l’Olbia e la Torres, con
cui era risaputo che era sempre difficile andare a giocare sul loro campo.
Tuttavia, quel Genoa agli ordini del tecnico
Arturo “Sandokan” Silvestri si attrezzò alla meglio epr quella stagione, dando
fiducia ad un gruppo di giovani di dotati di grinta e tecnica che avrebbero
formato un gruppo vincente, in grado di vincere quel difficle campionato.
Silvestri potè contare sul Ramon Turone, Maselli, Perotti, Bittolo, Rosetti,
Speggiorin, Sidio Corradi, Ferrari, Derlin, Cini, Capogna ed altri in organico
che avrebbero regalato una meritata gioia al popolo rossoblu. Il campionato
iniziò a metà settembre con una vittoria al Ferraris in un confronto inedito
contro l’Olbia, risolto al 32’ da Balestrieri. Poi il torneo proseguì con un
successo esterno a Chiavari per 2-0 (gol di Perotti e Speggiorin) ed il cammino
dei rossoblu fu caratterizzato dalla massiccia presenza della sua tifoseria
nelle partite in trasferta. Il Genoa fu come al solito seguito ovunque in quei
campi di proivincia in cui il Genoa non aveva mai giocato, ma dove
paradossalmente andava alla ricerca di riconquistare il suo blasone. Alla nona
giornata arrivò però un’inopinata sconfitta casalinga per mano del Montevarchi,
vittoriso al Ferraris a cinque minuti dal termine.
Empoli,
13 dicembre 1970. XIVa G.
Empoli-Genoa 0-2
Marcatori: Cini al 24', Capogna al 67’
EMPOLI: Valzoni; Mannelli, Fumagalli; Lasagni, Torchio, Rigoni; Rosa, Fusi, Bonetti, Croci, Vernacchia.
GENOA: Lonardi; Falcomer, Ferrari; Derlin, Benini, Agnetti; Perotti, Maselli, Cini, Bittolo, Capogna.
Arbitro: Lazzaroni di Milano.
Empoli-Genoa 0-2
Marcatori: Cini al 24', Capogna al 67’
EMPOLI: Valzoni; Mannelli, Fumagalli; Lasagni, Torchio, Rigoni; Rosa, Fusi, Bonetti, Croci, Vernacchia.
GENOA: Lonardi; Falcomer, Ferrari; Derlin, Benini, Agnetti; Perotti, Maselli, Cini, Bittolo, Capogna.
Arbitro: Lazzaroni di Milano.
Quella
sconfitta spronò però ancora maggiormente i rossoblu. Dopo un pareggio a
Ravenna e l’altro in casa contro il Viareggio, il Genoa si impose ad Ancona,
quindi in casa contro la Maceratese, prima della trasferta di Empoli del 13
dicembre del 1970. Era la prima volta che il Genoa giocava in casa dei toscani
ed anche lì il pubblico genoano diede manforte alla squadra. Fu quella una
vittoria fondamentale per i colori rossoblu, propiziata da un gol per tempo di
Sergio Cini e Claudio Capogna. Altri due giovani tra le armi di Silvestri, che
avrebbero ripagato al fiducia del tecnico. Cini era stato prelevato dal
Pietrasanta ed arrivò fino alla Serie A con il grifone, mentre Capogna,
grandissima promessa, veniva da Cisterna in provincia di Latina e fu per
qualche tempo una grande promessa del club.
Fortunatamente quel Genoa avrebbe
continuatoa vincere, perdendo soltanto
per altre due volte ad Olbia ed in casa del Del Duca Ascoli, ma poi avrebbe
centrato la promozione a 56 punti, con due lunghezze di vantaggio sulla Spal,
festeggiando all’ultima giornata con una vittoria casalinga ai danni del Rimini
il 13 giugno del 1971.
Thanks a lot for sharing this amazing knowledge with us. This site is fantastic. I always find great knowledge from it. Appuntamento sportivo
RispondiElimina