di Vincenzo Paliotto
Tacconi, la Juve e la UEFA del 1990 |
Juventus-Verona
1985/86. Allora era un
fenomeno del tutto inedito per il calcio italiano, poi tutto cominciò
nell’ambito della Coppa dei campioni del 1985/86, che registrava ai nastri di
partenza sia la presenza della Juventus (che aveva vinto la Coppa nella
maledetta finale dell’Heysel) che del Verona, che era diventato Campione
d’Italia con merito ma anche con grande sorpresa. La Juve nel primo turno aveva
maramaldeggiato con i lussemburghesi dello Jeunesse d’Esch, mentre il Verona
aveva dovuto faticare non poco contro i greci del PAOK. Il sorteggio poi mise
di fronte bianconeri e scaligeri nel secondo turno. Al Bentegodi le barricate
di Trapattoni ressero l’impatto contro la furia veronese guidata dal danese
Elkjaer, ma al Comunale di Torino poi accadde un po’ di tutto. La partita si
giocò a porte chiuse e l’arbitro francese Wurz favorì palesemente la Juve,
accordandogli un calcio di rigore al 19’ del primo tempo, per un fallo dubbio.
Segnò Platini e poi nella ripresa Serena rifinì il punteggio.
L’esultanza
di Renica. Tuttavia,
nella Coppa UEFA del 1988/89 ancora la Juventus fu chiamata ad uno scontro
fratricida in Europa, questa volta all’altezza degli ottavi di finale di fronte
al Napoli di Maradona. I torinesi si imposero per 2-0 a Torino, ma il Napoli
attuò nella bolgia del San Paolo una storica remuntada. Rigore di Maradona,
raddoppio di Carnevale e quindi gol risolutivo di testa di Renica al 119’, in
una delle esultanze più coinvolgenti della storia del calcio. Al terzo gol
napoletano infatti i sismografi della città partenopea registrarono qualcosa di
molto simile ad una scossa di terremoto.
Euroderby
di finale. Per due anni
consecutibi, quindi, la finale della stessa Coppa UEFA mise di fronte due
squadre italiane. Il nostro calcio era probabilmente nel momento migliore della
sua storia. Nel 1990 la Juventus prevalse sulla Fiorentina, mentre nel ’91
l’Inter ebbe la meglio sulla Roma in una doppia finale infuocata. La stessa
Inter nei quarti aveva battuto l’Atalanta. Mentre i nerazzurri ancora nel ’98 vinsero
la Coppa UEFA contro un’italiana in tal caso la Lazio. Anche se la finale tutta
italiana più bella fu senza dubbio giocata il 28 maggio del 2003 all’Old
Trafford di Manchester. Giorno in cui andarono a contendersi la Champions
League la Juventus di Marcello Lippi ed il Milan di Carlo Ancelotti. Vinsero ai
rigori i rossoneri, grazie al tiro decisivo di Shevchenko, mentre per i
bianconeri sbagliarono Trezeguet, Zalayeta e Montero.
Sheva infila l'Inter nel 2003 |
Il
derby nel derby. L’unica
stracittadina di stampo italico riproposta poi in ambito internazionale è stato
il derby menghino ed in ben due occasioni. Infatti, nello stesso 2003 il Milan
eliminò in semifinale in Champions l’Inter. 0-0 ed 1-1 furono i punteggi, ma il
Milan segnò con Schevchenko un gol nella partita che giocavano sulla carta in
casa i nerazzurri. Tuttavia, anche nel 2005 le due milanesi si affrontarono in
Europa, ma questa volta il successo milanista fu più netto ed i nerazzurri non
la presero tanto bene, al punto di farsi squalificare anche il campo.
Derby
in Supercoppa. Anche la
Supercoppa Europea ha dato dimostrazione della predominanza italiana in ben due
circostanze. Nel 1990 il Milan l’ha vinta battendo la Sampdoria, mentre nel
1993 il successo è stato raggiunto a sorpresa dal Parma, che dopo esser stato
battuto in casa da un gol di Papin, andò a vincere per 2-0 a San Siro con i gol
di Sensini e Crippa. Altri tempi insomma per i ducali.
Anche la Coppa Intertoto ha avuto il suo
derby. Nel 1999 il Bologna ha battuto in semifinale la Sampdoria. 3-1 a Bologna
(gol di Andersson, Paramatti e kolyvanov per i rossoblu, Palmieri per i
blucerchiati) e sconfitta di misura a Marassi. Il Bologna avrebbe poi vinto
anche la finale, andnado in Coppa UEFA e arrivando fino in semifinale, mentre
la Samp retrocesse in B per ironia della sorte proprio per mano dei felsinei. Nel
1994, invec, in Coppa UEFA il sorpendente Cagliari giocò due derby italiani,
eliminando la Juventus ma perdendo poi di fronte all’Inter.
però in juve-verona 1985 le polemiche non furono per il rigore assegnato alla juve (non dubbio ma netto) ma per uno ancora più netto negato al verona, per un colpo di mano di serena in area bianconera
RispondiEliminaalberto
Ciao Alberto,
Eliminahai ragione. La memoria in tal caso mi ha tradito. Scusami e grazie per la opportuna precisazione.
Vincenzo