di Vincenzo
Paliotto (I giorni del Grifone, rubrica di amarcord dedicata al club più antico
d’Italia)
Fu
una stagione di transizione a tutti gli effetti quelli del Genoa in edizione
2003/2004. La Federcalcio e le istituzioni avevano ripescato a tavolino il
Grifone condannato alla terza serie, ma l’occasione era stato poco sfrutatta
dai rossoblu, affidatisi in panchina a Roberto Donadoni, campionissimo del
Milan di Sacchi, ma con tante difficoltà una volta arrivato in panhcina. La sua
esperienza ligure in effetti durò quattro partite, prima della sua dipartita in
favore del “Sasso di Matera” Luigi De Canio, che pure raggiunse una salvezza
faticosa, nonostante un organico ben assortito strada facendo dal Presidente
Preziosi. A gennaio, infatti, a Genova approdo Diego Milito direttamente dal
Rcing Avellaneda, dove aveva segnato gol importante. Milito esordì nel pareggio
interno contro l’Ascoli al Ferraris. I rossoblu non erano andati oltre l’1-1
contro i bianconeri marchigiani.
Ad
ogni modo, una delle partite più belle della stagione si registrò nella gara
interna contro il Verona, altra delusa del campionato del 23 marzo del 2004. I
rossoblu si imposero per 4-1, grazie ai gol dell’intramontabile Marco Rossi,
vero trascinatore, Foglio, lo stesso Milito ed un incredibile rete in
rovesciata di Nicola Caccia, napoletano che visse la sua gloria sotto al Lanterna.
In effetti la prodezza di Milito esaltò il Ferraris, ma in quel pomeriggio il
vero fuoriclasse fu prorpio Nicola Caccia, capace di deliziare il suo pubblico
con tre colpi di tacco a partita, dispensare assist ed essere soprattutto
autore di gol pregevoli. Infatti, piegò la resistenza della difesa degli
scaligeri con una rovesciata volante strappa applausi. Soltanto a tempo scaduto
il rumeno Mihalcea accorciò le distanze per gli ospiti veneti.
Nicola Caccia è nato a Castello di Cisterna il
10 aprile del 1970 e dopo aver speso una carriera con le maglie di Empoli,
Bari, Modena, Napoli, Piacenza, Ancona, Atalanta e Como, nel 2003 si è accasato
al Genoa, con cui ha chiuso la carriera nel 2006 in Serie C1. Avrebbe giocato
con i colori del Grifone in qualsiasi categoria per sua stessa ammissione. Il
Ferraris si è esaltato e non poco per i suoi colpi geniali. Nel suo paese
natale, chiusa la carriera, ha dato vita ad una delle scuole calcio più floride
di tutta la Campania, a detta di
qualcuno il vero Sud America d’Italia.
genoani in trasferta a Treviso |
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