I nostri amici di Calcio Romantico Federico e Victor sono giunti alla sesta puntata del loro bellissimo Un campionato, zero sconfitte. Un racconto per i veri amanti del calcio e delle curisosità e degli aneddoti. Ancora una volta un grazie a loro. Una gran puntata
Steaua Bucarest 1986 |
Milan, Arsenal, Benfica, Porto… abbiamo
incontrato tante grandi squadre che oltre a chiudere imbattute un intero
campionato sono riuscite a non perdere per 50 partite o più. Ma mettendo da
parte le differenze tra campionati di una certa fama e altri meno importanti,
l’imbattuta tra le imbattute in Europa chi è stata?
La risposta è semplice, la Steaua
Bucarest che tra il 17 agosto 1986 e il 9 settembre 1989 gioca 104 partite
e vince tre campionati rumeni consecutivi senza perdere mai (1986/87, 1987/88 e
1988/89: nei tre campionati 102 partite in cui colleziona solo 16 pareggi). Ma
oltre a dominare in patria il club è anche squadra di riferimento in Coppa
Campioni: nel 1986 si porta a casa la Coppa grazie all’impresa di Duckadam
nella incredibile finale di Siviglia contro il Barcellona, nel 1988 raggiunge
le semifinali, nel 1989 la finale, persa poi contro il Milan di Sacchi. Vince
anche la Supercoppa Europea nel 1986 grazie a un gol di un giovane Hagi,
insieme a Bölöni, Lacatus e Belodedici uno dei giocatori simbolo di quella
Steaua.
Il secondo posto lo merita, invece, lo Sparta
Praga che tra il 1919 e il 1923 ottiene 59 vittorie e una sconfitta,
realizzando 235 gol e subendone 46. Ma 58 delle 59 vittorie sono consecutive!
In Cecoslovacchia non c’è, però, un vero e proprio campionato e così lo Železná
Sparta (Iron Sparta, all’inglese) vince tre Středočeský pohár, Coppa
della Cechia Centrale (1919, 1920 e 1923), e alcuni Mistrovství Českého
svazu fotbalového, una specie di campionato céko (1921 e 1922). Va
ricordato che lo Sparta ha chiuso imbattuto anche il campionato cecoslovacco
1943/44 (22 vittorie, 4 pareggi) e quello céko 2009/10 (16 vittorie, 14
pareggi), mentre i rivali dello Slavia Praga hanno vinto tutte le 14 partite in
programma nel campionato cecoslovacco 1929/30.
Rimanendo in Europa Orientale si trovano
molte altre squadre che hanno chiuso imbattute un campionato, specie nelle
nazioni nate dopo la dissoluzione dell’URSS. Interessante notare come
nessuna squadra sovietica in 55 anni di storia (1936-1991) sia riuscita
nell’impresa di vincere da imbattuta la Vysšaja Liga e come invece le
stesse squadre che davano vita a quel campionato siano diventate imbattibili
per mancanza di avversari in molti dei nuovi campionati delle repubbliche
ex-URSS.
L’elenco è molto fornito: in Ucraina due volte la Dinamo Kiev (1999/2000: 27 vittorie e 3 pareggi, 2006/2007: 22 vittorie e 8 pareggi), una volta lo Shakhtar Donetsk (2001/02: 20 vittorie e 6 pareggi e 55 partite utili consecutive); in Lettonia due volte lo Skonto Riga (1994 e 1995, per un totale di 58 partite utili consecutive); in Lituana lo Žalgiris Vilnius (1998/1999); in Estonia il Norma Tallinn (1992/93 e 1993), il Flora Tallinn (1994/95 e 2003) e il Levadia Maardu (2000); in Moldova lo Sheriff Tiraspol (2006/07, serie di 63 partite utili consecutive); in Azerbaigian il Ganca, che attualmente ha ripreso il nome Kapaz (1997/98) ; in Georgia la Dinamo Tbilisi (1990/91, con la denominazione Iberia Tbilisi).[1]
L’elenco è molto fornito: in Ucraina due volte la Dinamo Kiev (1999/2000: 27 vittorie e 3 pareggi, 2006/2007: 22 vittorie e 8 pareggi), una volta lo Shakhtar Donetsk (2001/02: 20 vittorie e 6 pareggi e 55 partite utili consecutive); in Lettonia due volte lo Skonto Riga (1994 e 1995, per un totale di 58 partite utili consecutive); in Lituana lo Žalgiris Vilnius (1998/1999); in Estonia il Norma Tallinn (1992/93 e 1993), il Flora Tallinn (1994/95 e 2003) e il Levadia Maardu (2000); in Moldova lo Sheriff Tiraspol (2006/07, serie di 63 partite utili consecutive); in Azerbaigian il Ganca, che attualmente ha ripreso il nome Kapaz (1997/98) ; in Georgia la Dinamo Tbilisi (1990/91, con la denominazione Iberia Tbilisi).[1]
Dalla ex-URSS alla ex-Jugoslavia il
salto è breve. Prima del dissolvimento due le imprese da segnalare: quella del
BSK Belgrado 1930/31 (solo 10 partite per un campionato, ma tutte vinte) e
quella dei croati dell’ Hajduk Spalato
nel 1950 (18 partite, 10 vittorie, 8 pareggi). Dopo la guerra dei Balcani le
imbattute aumentano, come i campionati. Il Partizan Belgrado vince da
imbattuta i campionati di Serbia-Montenegro 1998/99 (21 vittorie, 3 pareggi) e
2004/05 (25 vittorie, 5 pareggi) e di Serbia 2009/10 (24 vittorie, 6 pareggi),
mentre la Stella Rossa chiude imbattuta l’annata 2007/08 senza vincere lo
scudetto. Troviamo campioni imbattuti anche in Macedonia, Vardar Skopje
(1992/93 e 1994/95) e Sileks Kratovo (1995/96), e in Slovenia l’ MK Maribor
(2010/11), ma non nel campionato croato.
Concludiamo questa veloce carrellata in
Europa dell’Est con il Nemzeti Bajnokság I, il campionato ungherese, che
ha visto un buon numero di squadre vincere imbattute. Dall’introduzione del professionismo,
avvenuta nel 1926, troviamo il Ferencváros di György Sárosi (1931/32, 22
vittorie in 22 partite), l’attuale MTK con la denominazione Hungaria (1935/36,
22 vittorie, 4 pareggi), la grande Honvéd d’oro di Puskás, Kocsis e Czibor
(1952, 21 vittorie e 5 pareggi), il Vasas (1966, 17 vittorie e 9 pareggi) e il
Debrecen (2011/12,
22 vittorie e 8 pareggi).
Veloce salto in Scandinavia, dove
troviamo il Malmö 1949/50 (20 vittorie in 22 partite), in cui militano i
campioni olimpici di Londra
Erik Nilsson, Stellan Nilsson e Rosén, e il bronzo mondiale del 1950 Rydell, e
il Rosenborg, che nel 2010 conquista il campionato norvegese
totalizzando 19 vittorie e 11 pareggi, per un totale di 68 punti.
Chiudiamo con due curiosità, scovate in
due parti tra loro distanti del vecchio continente. La prima è relativa al
campionato albanese negli anni cinquanta in cui vincere da imbattuti sembra la
regola e non l’eccezione visto che tre volte la Dinamo Tirana (1950, 1955 e
1956) e due volte il Partizani Tirana (1954 e 1959) trionfano in Kategoria
Superiore senza subire sconfitte.
La seconda è relativa al Campionato Danese di guerra 1943/44, in cui il KFUM supera brillantemente il girone di qualificazione (16 vittorie e 2 pareggi), pareggia 1-1 ai quarti con l’Akademik Bolklub, ma viene escluso per sorteggio: una vera beffa. E così questa oscurasquadra danese può prendere posto accanto a Perugia, Benfica e Stella Rossa nell’élitario club delle imbattute non vincenti.
La seconda è relativa al Campionato Danese di guerra 1943/44, in cui il KFUM supera brillantemente il girone di qualificazione (16 vittorie e 2 pareggi), pareggia 1-1 ai quarti con l’Akademik Bolklub, ma viene escluso per sorteggio: una vera beffa. E così questa oscurasquadra danese può prendere posto accanto a Perugia, Benfica e Stella Rossa nell’élitario club delle imbattute non vincenti.
federico e víctor, con gran fatica e
dedizione
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