di Vincenzo Paliotto (tratto da Fan’s n. 259)
Senza
dubbio la Setanta Sports Cup non rappresenterà uno dei tornei internazionali
più famosi del calcio europeo, anzi magari risulterà sconosciuto anche a quelli
che seguono solitamente il football d’oltreconfine. Ma ad ogni modo questa
manifestazione, che ogni anno a partire dal 2005 vede in lizza le quattro
migliori formazioni appartenenti alla federazione irlandese e le quattro
migliori della consorella nordirlandese, rappresenta un evento molto seguito
per il movimento calcistico irlandese in generale. Per giunta questa edizione
vede arrivare in finale il Derry City, squadra senza dubbio affascinante e
capace in qualche modo di fare sempre notizia quando raggiunge un traguardo
importante. Il Derry City, infatti, vanta una storia molto particolare per il
calcio britannico. Fu fondato nel 1928 a Londonderry, città nordirlandese al
centro quasi sempre della guerra civile che ha sconvolto questa regione nel
nord dell’Europa e così vicina alle vicende governative inglesi. Il 30 gennaio
del 1972 peraltro Londonderry (che si chiama così nella versione inglese,
mentre rimane orgogliosamente Derry in quella irlandese) fu teatro di una delle
pagine più tristi della recente storia britannica. Infatti, i soldati
dell’esercito inglese in quella circostanza uccisero ben 14 civili durante una
manifestazione anti-governativa, ma dal
carattere assolutamente pacifico. Il massacro conserva ovviamente una pagina
indelebile per la storia dell’Irlanda del Nord e di Derry. La band degli U2 non
a caso dedicò a questo evento una delle sue canzoni più famose Sunday Bloody Sunday, contenuta
nell’album War. La città di Derry è
molto nazionalista e soprattutto di fede cattolica e questo attaccamento si
riversa senza mezzi termini anche nei costumi e nelle idee della tifoseria che
segue il City ovunque.
Il Derry City ha in ogni caso militato nella
lega nordirlandese dal 1929 al 1972, quando ne venne espulso per motivi di
settarismo. La federazione di stanza a Belfast caldeggiava, e continua farlo,
idee palesemente unioniste e soprattutto di fede protestante ed il Derry City
era praticamente costretto a battagliare con la sua tifoseria al seguito su
tutti campi del campionato. In un sabato di campionato del 1972, però, nel
pieno clima di tensioni per la guerra civile i tifosi del Derry City diedero
alle fiamme il pullmann dei sostenitori del Ballymena United, coinvolti quindi
in cruenti scontri, all’esterno del Brandywell, il loro impianto di gioco. La
federazione nordirlandese ne decise dunque l’espulsione senza mezzi termini. La
presenza dell’undici di Derry non garantiva più la sicurezza sui campi di
calcio di quel campionato. Il Derry City, che comunque aveva vinto uno scudetto
nel ’65 e tre edizioni della FA Cup, si ritrovò senza un campionato da giocare.
Dopo pressioni alquanto lunghe ma proficue, nel 1985 la squadra venne ammessa a
disputare il campionato nazionale dell’Eire, in cui peraltro si comportò in
maniera egregia, diventando in un certo qual modo la prima squadra a chiedere
un asilo politico di tipo calcistico. Il Derry City tra le altre cose vinse per
due volte il campionato (nel 1989 e nel 1997) ed in quattro occasioni la FA
Cup.
Il Derry City è una squadra che comunque si
identifica pienamente con i suoi sostenitori. Oltre al nome Derry, che ne segna
evidentemente l’orientamento nazionalista della città, la squadra biancorossa
rappresenta una vera icona per la sua comunità ed il Derry vanta appunto
l’affluenza allo stadio più numerosa di tutto il campionato. Le presenze al
Brandywell sono sempre consistenti e si aggirano intorno ai 6-7.000 spettatori
di media, ma anche in ambito europeo la squadra biancorossa ha fatto registrare
picchi di un certo rilievo. Nel 2006 viaggiarono in 3.000 alla volta di
Motherweel, in Scozia, dove la loro squadra affrontava il Gretna in Coppa UEFA
ed in 2.000 invece si recarono al Parco dei Principi sempre per la stessa
competizione al cospetto del Paris Saint Germain. Lo zoccolo duro della
tifoseria si trova nella zona di Brandywell, ma anche in quella di Bogside e
Waterside e per i tifosi biancorossi la
fede nel Derry City è un’occasione per marcare maggiormente le fazioni ed i
motivi del settarismo. Anche nella comunità cittadina di fede protestante,
però, nonostante tutto ci sono tifosi della squadra. Il Derry City ha comunque
molti club di tifosi sparsi anche nelle altre zone d’Irlanda e la tifoseria è
comunque molto vicina anche alla storia e alla vita societaria del club. Le
iniziative, anche economiche, per sostenere il Derry City non mancano mai. Nel
1989, quando la squadra approdò in Coppa dei Campioni per affrontare tra
l’altro il prestigioso Benfica si diffuse la voce che allo stadio era stata
piazzata una bomba da parte dell’IRA. L’impianto di Brandywell fu nella
circostanza setacciato minuziosamente dalla tifoseria ed il pericolo di un
attentato fortunatamente scongiurato. Oltretutto il gruppo rock più famoso
della città ed anche dell’Irlanda del Nord quello degli The Undertones è
dichiaratamente tifoso del Derry City ed una sua canzone in particolare del
passato My perfect cousin racconta
della loro fede biancorossa. Inconfutabile del resto anche la copertina del
loro lp, in cui compare un calciatore di Subbuteo con la maglia a strisce
verticali bianche e rossi
Il club di supporters più noto al seguito del
club è il Brandywell Pride, fondato
nel 1997. Ma dal 1994 c’è anche il Pride
of Northside Supporters Club, mentre una fazione consistente esiste anche a
Dublino dal 2006 il Dublin Supporters
Club. Dal 2003 c’è quindi il Queen’s University Belfast Supporters Club ed
è tutto dire avere un club di sostenitori proprio a Belfast, dove gioca tra le
altre il Linfield, squadra che rappresenta da sempre gli unionisti e
protestanti.
Il Derry City vanta, comunque, una fiera
rivalità nei confronti del Finn Harps di Ballyfobey nel campionato dell’Eire e
gli incontri tra le due squadre sono sempre alquanto caldi. Ad ogni modo, il
Derry City disputerà la finale della Setanta Cup a Belfast, al The Oval,
terreno del Glentoran, contro il Crusaders Belfast, squadra della parte del
nord-ovest della città, e che gioca tradizionalmente il suo derby contro il
Cliftonville, la più antica formazione nordirlandese e di matrice cattolica.
Altro articolo capolavoro!!!!!!!!!!
RispondiEliminabravissimo Sig Paliotto
La ringrazio Sig. Giangi
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