Giorgio Acerbis
di www.sodaliziolazio.com ha così recensito Football Rivalries,
un volume che comunque sta riscuotendo risonanza in tutte le tifoserie e non
del calcio italiano.
Tutti quelli che hanno la fortuna di vivere in
una città che ha due squadre cittadine, conosce bene l’importanza del derby.
Sappiamo bene che vincere la stracittadina, può cambiare il corso di una
stagione calcistica, può regalarti sensazioni ed emozioni uniche, che rimangono
indelebili nella tua mente, per anni, entrando a far parte del tuo patrimonio
di ricordi più belli.
Potremmo dimenticare ricorrenze, festività e
compleanni, ma non scorderemo mai la rete di Nicoli, segnata quasi allo
scadere, le due gemme di Vincenzo D’Amico contro una formazione, che sulla
carta partiva favorita, la punizione magistrale di Veron, e la zampata del
centrattacco teutonico nei minuti di recupero.Il derby
evoca, bandiere al vento, abbracci con persone che neppure conosci, il tornare
adolescenti per novanta lunghissimi minuti, l’odore dei fumogeni che salgono
forti e spavaldi al cielo, saltare pazzo di gioca sopra un seggiolino, ma anche
uscire disperato con la morte nel cuore.
Il derby è tutto questo, nella mia città, ma
anche in ogni parte del mondo.
Perché noi tifosi di calcio, che abitualmente
andiamo tutte le domeniche allo stadio, ci assomigliamo un po’ tutti, in ogni
angolo del pianeta.
Vincenzo Paliotto, per Urbone Publishing, ha
scritto un bel libro intitolato : “ Football rivalries – Derby e rivalità
calcistiche europee“ che parla, per l’appunto di derby, visti ad ogni
latitudine del vecchio continente.
Si inizia come d’obbligo, per ogni appassionato
di calcio, dalla Gran Bretagna, analizzando i motivi, che spesso hanno origini
che si perdono nei meandri della storia, come quella tra il West Ham Utd ed il
Millwall Fc, che portano spesso ad una rivalità esasperata che si esaspera
ancora di più con il trascorrere degli anni.
Ci fa immergere nel clima derby di città
conosciute nel mondo, solo per la loro formazione di calcio, come il caso di
Manchester, ci racconta di cori, striscioni e trasferte, negli infuocati derby
di Galles ed Irlanda.
Dalla Gran Bretagna inizia così il nostro
viaggio attraverso città e tifoserie, più o meno conosciute, di cui apprendiamo
storie, tradizioni e cultura. Sembra di essere, su un treno virtuale, in
viaggio per l’Europa con la tua sciarpa al collo.
Scendiamo in Olanda e scopriamo che il paese dei
tulipani e dei mulini a vento, non è solo questa cartolina, ma che ci sono
tifoserie organizzate e sfide infuocate, che talvolta travalicano i soli motivi
calcistici.
Sentiamo quasi parlare tedesco e ci vediamo
nella curva dell’Hertha Berlin mentre i cori all’unisono con le bandiere di
alzano dai settori più popolari del vecchio stadio della capitale tedesca.
Passione e voglia di stare insieme che accomunano tanti tifosi teutonici,
quando la fredda e compassata Germania diventa quasi un paese latino.
Passando per la Francia ed il suo derby per
antonomasia, che infiamma un’ intera nazione, come quello tra il PSG ed il
Marsiglia, si arriva poi nelle terre in cui la stracittadina è davvero qualcosa
che si vive, quasi tutti i giorni dell’anno. Siamo arrivati in Grecia per poi
passare in Turchia.
Qui le sfide stracittadine sono qualcosa che non
è solo calcio, ma è una sfida tra quartiere e quartiere, tra tradizioni vecchie
ed antiche che risalgono addirittura ad un secolo fa.
Il derby è qualcosa di unico, in ogni parte
della vecchia Europa, vissuto ovunque con la stessa trepidazione.
Perché una vittoria nel derby vale più di ogni
altra vittoria, perché in ogni angolo del mondo, vedere i tifosi avversari
uscire sconfitti e tristi, mentre tu canti e sventoli i tuoi vessilli, non ha
davvero paragoni.
Fate anche voi questo lungo viaggio nell’Europa
calcistica, ne vale davvero la pena.
Giorgio Acerbis
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