Con grande ammirazione per l’autore, Federico Greco di calcioromantico.wordpress.com,
voglio pubblicare questo articolo su Diego Armando Maradona, il più grande
calciatore di sempre. Ringrazio mio padre che quando ero piccolo mi portò al
San Paolo a vedere Dieguito dal vivo, gliene sarò grato per sempre.
¿ Sabes que jugador sería yo si no
hubiese tomado cocaina ?
D.A.M.
D.A.M.
Devo
preparare il compito per la prima, apro il libro di Fisica per cercare
ispirazione e l’occhio mi casca su un rettangolo verde disegnato a pagina 108.
Passo così tanto tempo appresso a ‘sto blog che vedo campi da calcio ovunque. E
invece no, non mi sono sbagliato. Leggo. È addirittura un esercizio. Chiede di
calcolare quanta strada ha fatto Maradona
palla al piede prima di segnare il 2-0 all’Inghilterra ai mondiali del 1986,
quello che per la FIFA è semplicemente il gol del secolo.
Certo
nel testo ci sono delle imprecisioni,[1] ma ritrovare Diego in un libro di scuola mi fa tornare in
mente quello che mi disse un mio amico il giorno stesso in cui si dottorò in
matematica: ”Ci pensi? Noi
siamo quelli che hanno visto giocare Maradona!“
E poco dopo concluse la presentazione della sua tesi alla commissione giudicante proiettando il gol del secolo.
E poco dopo concluse la presentazione della sua tesi alla commissione giudicante proiettando il gol del secolo.
È
vero. Noi abbiamo visto giocare Maradona in campo e fuori, con la palla e con
la coca, con gli avversari e contro se stesso. Ora lo ritroviamo ovunque, nei
film e sui libri, nelle canzoni e nei nostri ricordi, nitidi e confusi allo
stesso tempo. Simbolo? Rivoluzionario? Martire? Cattivo maestro? Boh!
Qualcuno
in Argentina ha direttamente santificato lui
e la sua eterna
gambeta endiablada e lo venera col nome di D10s. Un po’ per non
farsi domande o darsi risposte su di lui, un po’ perché quel gol a los ingleses, anzi quei due
gol in pochi minuti, significarono beffa, irrisione, rivincita nei confronti di
chi aveva invaso le Malvinas e chiamate Falkland spargendo tanto sangue.[2]
Chi,
invece, alle domande di prima ha provato a rispondere è stato Emir Kusturica. Due anni di riprese per Maradona by Kusturica nel
tentativo di raccontare a pieno quel personaggio così complesso, dal suo
sconfinato genio calcistico al suo impegno politico viscerale più che meditato,
dai suoi problemi di droga a Napoli (e non solo) all’amore per la sua famiglia
.
Un caos a cui lo stesso regista serbo ammette nell’ultima scena di non aver saputo dare forma, ma i cui tempi sono giustamente scanditi dalle immagini del gol del secolo. Come il maiale che mangia la Trabant li scandisce in Gatto nero, gatto bianco.
Un caos a cui lo stesso regista serbo ammette nell’ultima scena di non aver saputo dare forma, ma i cui tempi sono giustamente scanditi dalle immagini del gol del secolo. Come il maiale che mangia la Trabant li scandisce in Gatto nero, gatto bianco.
Aveva
ragione la curva B del San Paolo a cantare Maradona
è megl’ e Pelé e non come giocatore, visto che paragonare O Rey ed El Pibe de oro non ha
calcisticamente senso. Qualche giornalista da pay tv oggi direbbe due marziani,
sbagliando in pieno. Perché Diego è un terrestre col dono della gambeta endiablata, uno che
non ha mai pensato di star zitto o forse non ha mai riflettuto tanto prima di
parlare o di decidere cosa fare con il pallone.
E allora un po’ per gioco, un po’ per davvero non resta che unirsi al coro della Iglesia Maradoniana
E allora un po’ per gioco, un po’ per davvero non resta che unirsi al coro della Iglesia Maradoniana
Diego nuestro que estás en las canchas.
Santificada sea a tu zurda, venga a nosotros tu magia.
Háganse tus goles recordar en la Tierra como en el Cielo.
Danos hoy la magia de cada día, perdona a los ingleses,
como nosotros perdonamos la mafia napolitana,
no nos dejes caer en off-side y líbranos de Havelange y Pelé.[3]
Santificada sea a tu zurda, venga a nosotros tu magia.
Háganse tus goles recordar en la Tierra como en el Cielo.
Danos hoy la magia de cada día, perdona a los ingleses,
como nosotros perdonamos la mafia napolitana,
no nos dejes caer en off-side y líbranos de Havelange y Pelé.[3]
Nessun commento:
Posta un commento