di
Vincenzo Paliotto
Marco Bagozzi, che con molta frequenza
riusciamo a leggere con piacere sulle pagine de L’Opinione Pubblica, è autore di libri di letteratura sportiva dall’indubbio
gusto dell’approfondimento e soprattutto dell’inedito. Dopo il libro Con lo spirito Chollima, dedicato alla
storia del calcio nordcoreano e che ha destato molta curiosità tra gli addetti
ai lavori, e quindi un altro volume ancora sulla sport di Pyongyang e della Mongolia con vincere con Gengis Khan,
Bagozzi ha dato alle stampe per Urbone Publishing nel settembre del 2014 un
libro sull’epopea della Steaua Bucarest in Coppa dei Campioni del 1986 dal
titolo Due a zero. 1986: la Steaua
Bucarest è Campione d’Europa. Quella vinta dal club rumeno con grande
sorpresa in finale ai danni del Barcellona ai calci di rigore.
Bagozzi è un profondo conoscitore della storia
del calcio, ma soprattutto degli eventi storici ed in questo volume riesce ad
intersecare perfettamente la storia della Steaua con le vicende politiche
rumene. Anche perché i Ceausescu, dittatori del paese e che gestivano anche le
sorti agonistiche della formazione bucarestina, con la storia del calcio
nazionale c’entrano parecchio. L’autore ci introduce in questo spaccato storico
molto interessante, rievoca i nomi e le imprese di quegli straordinari protagonisti,
vivendo poi partita per partita quella stagione nella massima competizione
nazionale fino alla finale di Siviglia e al grande smacco portato ai danni del
Barca. Tra i protagonisti ovviamente i riflettori sono puntati sul grande eroe
Helmut Ducadam, il portiere che neutralizza tutti i calci di rigore dei
catalani, ma che qualche mese dopo scompare misteriosamente dal panorama
calcistico rumeno.
Tuttavia, quella di Ducadam non è la sola
storia ad effetto di questo volume di 70 pagine (al prezzo di 7,50 euro), ma assolutamente
ben fatto. Il capitano Tudorel Stoica subiva la maggiori ripercussioni da parte
della Securitate, la polizia politica che serviva le sorti degli eterni rivali
della Dinamo Bucarest. Il padre di Stoica che abita a Galati e che aveva l’unica
colpa di alzare un po’ il gomito, veniva sistematicamente incarcerato prima di
ogni Marele Derby, cioè il derby tra
Steaua e Dinamo. Quindi, si passa a raccontare anche della prestigiosa vittoria
in supercoppa Europea ai danni della Dynamo Kiev, propiziata da un gol di
Georghe Hagi, che la Steaua prelevò dallo Sportul Studentesc. La Juventus lo
cercò per dare in cambio una fabbrica della FIAT a Bucarest, ma non fu
sufficiente. I Ceausescu lo vollero a tutti costi alla steaua, ma forse anche
questa è un’altra storia.
Il libro, ad ogni modo, si avvale della
preziosa prefazione di Federico Buffa, un maestro nel raccontare le storie di
calcio. Un prefazione di prestigio che Bagozzi ed il libro meritano.
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