Ezio Loik |
di Vincenzo Paliotto
L’Italia
non batte la Croazia da ben 73 anni e del resto ci è riuscita una sola volta
nella sua lunga storia calcistica. Nel 1942 al Luigi Ferraris di Genova
superarono i croati con un punteggio netto: 4-0. Ma tutti i gol arrivarono
nella seconda frazione di gioco: Gabetto, Ferraris, Biavati e Grezar. Era un’ottima
squadra quella di Vittorio Pozzo, in cui esordirono oltre a Griffanti e
Gabetto, la fantastica coppia del Venezia composta da Loik e Valentino Mazzola,
che poi passarono al Grande Torino.
Croati
da esportazione. Poi da
quel momento il tabù croato si abbattè sui colori azzurri, quasi come una
vendetta lecita per i biancorossi. Infatti, nell’epoca fascista, al momento del
controllo di quelle province da parte dei gerarchi italiani, il governatore
Bastianoni impose anche l’annessione calcistica della Croazia all’Italia, che
però non ebbe mai luogo. I croati in tutti i modi si rifiutarono di giocare
nella Serie A e B italiana. Un fantomatico AC Spalato doveva prendere il posto
del glorioso e blasonato Hajduk, ma mai questa soddisfazione i calciatori e
tifosi croati diedero al governo italiano. L'Hajduk rimase sempre e soltanto
l'Hajduk e continuò a giocare nella ex-Jugoslavia. Allora il regime fascista ci
provò con i giocatori. Era più facile esportare giocatori che squadre intere ed
il talentuoso Matosic andò a militare nel Bologna, pur controvoglia. Avevano
minacciato ritorsioni sulla sua famiglia in caso di diniego.
Davor Suker |
Il
blitz della Favorita. L’Italia
affrontò nuovamente la Croazia nel 1994 a Palermo, nel quando delle qualificazioni
a Euro 1996. La frizzante Croazia di Miro Blazevic sbancò la Favorita per la
gioia di Franjo Tudjman, il condottiero dell’indipendenza croata e grande
appassionato di calcio. L’eroe di quella sera di novembre fu Davor Suker, che
realizzò una doppietta. Soltanto allo scadere Dino Baggio accorciò le distanze
per la squadra di Arrigo Sacchi. Andò un po’ meglio al ritorno nell’infuocato
Poljud a Spalato, dove l’Italia riuscì ad impattare per 1-1. In quella
occasione il portiere Toldo fece il suo meraviglioso esordio. Bucci venne
espulso per fallo da ultimo uomo ed il portiere della Fiorentina entrò a fare l’eroe.
Toldo tenne testa agli attacchi croati, fino al gol su gran punizione di
Demetrio Albertini. Il pareggio arrivò su rigore. Proprio Toldo atterrò Boksic
in volata ed il solito Suker pareggiò dal dischetto.
Ivica Olic |
Sorpresa
ad Ibaraki. Dopo un
pareggio in amichevole nel 1999 a Zagabria, la sconfitta più amara arrivò nel
giugno del 2002 ad Ibaraki nel primo turno della Coppa del Mondo. Vieri portò
in vantaggio la squadra di Trapattoni, poi nella ripresa la squadra di Jozic
mortificò gli azzurri. Pareggio di Olic al 73’ e sorpasso di Rapajic al 76’.
Papera
di Buffon. Nemmeno agli
europei del 2012 l’Italia riuscì a battere la Croazia. 1-1 finì il match in
virtù dei gol di Pirlo e Mandzukic. Tuttavia, il pareggio non cambiò il cammino
dell’Italia, che si prolungò fino alla finale. L’andamento non proprio
fortunato proseguì anche nel 2014, in occasione dell’ultima visita dei croati
in Italia. A Milano veloce vantaggio di Antonio Candreva e quindi pareggio di
Perisic su gran papera di Buffon. L’incontro però passò alle cronache
soprattutto per le intemperanze dei sostenitori croati.
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