di Vincenzo Paliotto
Il
peso del blasone. Un
vasto e variegato plotone di 104 squadre scenderà ai nastri di partenza del
First qualifiyng Round dell’Europa League 2016. Il primo turno è previsto per
il 2 e 9 luglio prossimi e la griglia di partenza comincia a delinearsi sempre
più nettamente mano a mano che vanno terminando le varie competzioni nazionali.
Il primo turno riserverà un lotto di squadre effettivamente dal blasone non
indifferente. Infatti, scenderanno subito in campo formazioni che hanno già
vinto nella loro storia più di una competizione europea. E’ il caso della
Stella Rossa Belgrado (Coppa dei Campioni 1991), West Ham United (Coppa delle
Coppe 1964), Aberdeen (Coppa delle Coppe 1983), Dinamo Tblisi (Coppa delle
Coppe 1981), Slovan Bratislava (Coppa delle Coppe 1969) e Ferencvaros (Coppa
delle Fiere 1965).
Tra le altre suadre di un certo peso
storico anche in Europa bisogna,a d ogni modo, ricordare il Rosenborg, l’AIK
Stoccolma, l’Elfsborg Boras, l’MTK Budapest, l’Hajduk Spalato, mentre gli
slovacchi dello Spartak Trnava e i serbi del Vojvodina Novi Sad possono vantare
di aver vinto più volte a testa la Mitropa Cup. In particolare lo Spartak
Trnava nel 1969 arrivò fino alle semifinali della Coppa dei Campioni, ma poi
battuto di un solo gol di scarto dall’Ajax di Johann Cruyff. Da queste
compagini si attende anche un ottimo apporto del pubblico.
Le
distanze. Un recente
articolo apparso sull’autorevole FourFourTwo
ha detto a chiare lettere che i club inglesi assolutamente temono e non
preferiscono l’Europa League. Soprattutto in quanto intasa settimane già
agonisticamente ricche, giocando al giovedì troppo a ridosso del weekend, in
partciolar modo se capita di dover giocare nell’est estremo dell’Europa e cioè
praticamente in Asia. Il contingente delle kazake, azere, moldave, armene e
russe anche questa volta è consistente e queste compagini stanno ottenendo
risultati sempre più confortevoli ed esiste sempre più concretamente la
possibilità di ritrovarle molto avanti nel tabellone della competizione. C’è
anche l’FC Ordabasy che gioca a Shykment, quasi sul confine con il Kirghikistan.
Anche se Almaty, dove gioca il Kairat (dal 1976 all’83 nella Soviet Premier
Liga) e di qualche centinaio di km ancora più lontano rispetto all’Europa. Il
Kairat rappresenta la squadra più “lontana” dell’intero tabellone dell’Europa
League.
Non bisogna poi trascurare il fatto che in
merito alle distanze esite poi al possibiltà di poter andare anche nel profondo
nord, a casa di una islandese, faroese o in qualsiasi zona della Scandinavia. Gli
scozzesi si presentano con il St.Johnstone Perth, compagine che nel 1972
raggiunse i quarti in Coppa delle Coppe dopo un prestigioso cammino, in cui
affrontò anche l’Amburgo.
Fair
Play. Ha destato più di
una polemica, invece, l’assegnazione dei tre posti per quanto riguarda la
classifica del Fair Play, vale a dire la buona condotta. Un posto è andato allo
University Club Dublin, un club della capitale irlandese legato al locale
ateneo ma con effettivamente pochissimi tifosi al seguito. Milita in seconda
divisione e partecipò alla Coppa delle Coppe del 1985, perdendo contro
l’Everton. Mentre gli altri deu posti sono andati ad una formazione inglese e
ad una olandese. Gli orange hanno presentato lo storico club del Go Ahead
Eagles Deventer, che l’unica volta giocò in Europa, partecipando alla Coppa
delle Coppe del ’65. Squadra che ha lanciato molti giocatori dal settore
giovanile. Tuttavia, gli olandesi non sono stati proprio irreprensibili nell’ultima
stagione, infatti giocheranno l’Europa League, ma militeranno in seconda
divisione per essere retrocessi ai play-out. Quelli del Feyenoord hanno
devastato Roma in occasione prorpio di un incontro di Europa Legaue e poi si
sono distinti per il loro razzismo nei confronti di Gervinho.
La
finale del Sankt Jakob. Ricostruito
nel 1998 su quella che era il Sankt Jakob Stadium, il Sankt Jakob Park è un
impianto molto moderno con tutti posti a sedere ed effettivamente spettacolare.
Del resto è alla prima finale europea nella nuova veste, ma in passato qui si
sono giocate ben 4 finali di Coppa delle Coppe: nel 1969 (vittoria dello Slovan
Bratislava), nel 1975 (successo per la Dynamo Kiev), nel 1979 (vittoria del
Barcellona) e nel 1984 (vittoria della Juventus).
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