AZ Alkmaar- Benfica. Olandesi e lusitani non hanno mai
incrociato le loro rotte europee prima di ora, ma quelli dell’AZ non evocano
proprio un bel ricordo nei confronti delle formazioni portoghesi. Fu l’altra
grande di Lisbona, lo Sporting, nella stagione di Coppa UEFA del 2004/2005 ad
interrompere il cammino europeo dell’undici di Alkmaar più bello di recente.
(Il miglior risultato in assoluto rimane, comunque, la finale di Coppa UEFA
giocata e persa nel 1981 contro l’Ipswich Town). L’AZ, infatti, venne eliminato
in semifinale proprio dai biancoverdi. Vittoria dello Sporting per 2-1 a
Lisbona e quindi inutile successo degli olandesi per 3-2 nei supplementari. Il
portoghese Miguel Garcia siglò il secondo punto dello Sporting al 122’, gelando
le ambizioni dei padroni di casa, che con il gol di Jaliens al 108’ avevano
momentaneamente guadagnato l’accesso alla finale. L’attuale tecnico dell’AZ
Dick Advocaat è l’unico dei tecnici rimasti in lizza ad aver vinto la Coppa
UEFA. Accadde, infatti, nel 2008 alla guida dello Zenit San Pietroburgo. Dal
suo canto il Benfica deve sfatare la maledizione di Bela Guttman, il tecnico
magiaro che quando fu mandato via dal Benfica lanciò nei confronti del club una
pesante maledizione: quella che mai più il Benfica avrebbe vinto una coppa in
Europa. Da allora le sconfitte del Benfica in finale furono tante ed anche
inattese. Non ultima quella sfortunata dello scorso anno in Europa League. Il
Benfica perse, ad ogni modo, la doppia finale di Coppa UEFA anche nel 1983
contro l’Anderlecht.
Porto-Siviglia. Il Porto è l’unica squadra tra quelle
approdata ai quarti di finale di questa Europa League ad aver già conquistato
un’edizione dell’Europa League. Un successo oltretutto recente, arrivato nel
2011 in un’inedita finale tutta portoghese contro lo Sporting Braga. Decise la
contesa nell’occasione un gol del colombiano Falcao, forte e paratissimo che
infatti approdò all’Atletico Madrid. Nel corso di quell’edizione il Porto anche
affrontò ed eliminò il Siviglia, ma all’altezza dei sedicesimi di finale. I dragoes vinsero per 2-1 al Sanchez
Pizjuan con i gol di due futuri giocatori stranieri in Italia, Rolando e Guarìn
che si ritroveranno nell’Inter. Non bastò agli spagnoli il gol di Kanoutè. Lo
stesso Siviglia andò poi a vincere ad Oporto con un gol di Luìs Fabiano, ma
quello prodezza non bastò agli iberici per passare il turno. Il Siviglia sogna
di ripetere gli exploit del 2006 e del 2007, o almeno uno soltanto di questi.
Valencia-Basilea. Spagnoli ed elvetici si sono già
affrontati nelle loro esperienze europee, ma nel lontanissimo 1965/66 nel
quadro della Coppa delle Fiere. Ma il ricordo rimane quantomeno traumatico per
quelli del Basilea, battuti per 5-1 a Valencia e per 3-1 tra le mura amiche.
Tuttavia, fortunatamente per loro ne è passato di tempo ed il Basilea di Murat
Yakin è attualmente la migliore squadra svizzera del momento. I rossoblu anche
lo scorso anno sono arrivati fino ai quarti di finale dell’Europa League,
eliminati poi con un po’ di sfortuna dal Chelsea. Il Valencia dal suo canto
conta di rimpinguare il suo palmarès europeo, al momento assortito di 2 Coppa
delle Fiere, 1 Coppa delle Coppe, 1 Supercoppa Europea ed 1 Coppa UEFA. Non
male, senza contare le due finali di Coppa dei Campioni perse.
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