Il calcio di stampo britannico in generale è
capace di regalare emozioni in ogni angolo d’Europa e forse del Mondo. Gli
appassionati del football made in Regno Unito sono vittime quasi di una
sindrome contagiosa, che li coglie nell’età dell’adolescenza trasportandoli in
maniera ancora più grave ed inguaribile soprattutto con l’avanzare degli anni.
In questo volume ben fatto, simpatico ed accattivante Giorgio Ciriachi, detto
Acerbis, si abbandona al racconto del Celtic più straordinario e vincente della
sua ultracentenaria storia. Quello per intenderci che nel 1967, battendo l’Inter,
a Lisbona conquistò la sua Coppa dei Campioni, peraltro l’unica nella storia
del calcio scozzese.
L’autore riesce perfettamente a mixare le
sensazioni proprie da tifoso con quelle reali provenienti dal terreno di gioco,
con tanto di supporto statistico ed approfondimento delle partite e delle
competizioni. Il racconto diventa affascinante pagina dopo pagina, dall’avvento
di Jock Stein sulla panchina del Celtic fino alla grande notte di Lisbona, con
festeggiamenti forse irripetibili. Stein oltretutto era un allenatore che disse
una delle cose più scontate ed ovvie, ma senza dubbio peculiari del mondo del
calcio: “Football without the fans is
nothing” cioè “il calcio senza i
tifosi non è niente”.
Quella
di Ciriachi, o Acerbis se preferite, è una storia innanzitutto di calcio,
quindi di magliette indimenticabili, di sensazioni, di Subbuteo e collezioni,
insomma tutte cose che fanno bene al calcio e non solo.
Titolo:
I leoni di Lisbona
Autore:
Giorgio “Acerbis” Ciriachi
Editore:
Urbone Publishing (www.urbone.eu)
Pagine:
144
Prezzo:
10,00 euro (info@urbone.eu)
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