mercoledì 20 febbraio 2019

Il Ballarin, la Fossa dei Leoni

di Vincenzo Paliotto
 Il vero e genuino gioco del calcio è una virtù che appartiene in particolar modo alle nobili formazioni di provincia. In tal caso San Benedetto del Tronto, vera e propria fucina di campioni, la storia del calcio l’ha scritta a caratteri cubitali, a partire dal 4 aprile del 1923, quando appunto vide la luce la Sambenedettese Calcio. Molte pagine di questa fortunata ed affascinante storia la compagine rossoblu l’ha scritta soprattutto nel vecchio stadio dedicato ai fratelli Ballarin, vero catino dove la Samb conquistò la Serie B per la prima volta nel 1954 e terreno di gioco dove, tra le altre, il Milan una volta fu costretto al pareggio nel 1983 e l’Inter vi cadde addirittura per 2-0 in Coppa Italia (doppietta di Faccini) nel 1984. Mentre la Juvnetus si affacciò in più di una occasione in Coppa Italia dalle parti del Ballarin, dovendo riportare un clamoroso pareggio per 2-2 nel settembre del 1975: doppio vantaggio della Juve e quindi rincorsa e pareggio ad opera di Chimenti e di Simonato. Cioè qui in questo angolo di riviera marchigiana si vivevano momenti di leggenda. L’Associazione Curva Nord Massimo Cioffi ha dedicato un dvd di 30 ed intensi minuti alla storia e allo spirito dello Stadio Ballarin, dando voce direttamente ai suoi interpreti come Bruno Ranieri, Alfiero Caposciutti, Paolo Beni, Ivo Di Francesco ed altri ancora e poi ad un largo numero di tifosi, cha attraverso immagini e foto d’epoca hanno ripercorso le tappe salienti di una storia, che rappresenta un connubio inscindibile tra squadra e tifoseria. Senza tralasciare la pagine amare come quella del pomeriggio del 14 febbraio del 1965 in cui trovò la morte Roberto Strulli, il portiere dell’Ascoli, dopo uno scontro fortuito con Caposciutti, oppure quello del 7 giugno del 1981 prima di Sambendettese-Matera che avrebbe portato i marchigiani in Serie B, quando morirono tra le fiamme le giovani tifose Carla Bisirri e Maria Teresa Napoleoni.

 
All'interno del Ballarin
Ma la storia della Samb e dello Stadio Ballarin non si sono fermate neanche davanti alle pagine più buie e San Benedetto del Tronto è una vera città passionale per il tifo e l’amore per i colori cittadini. Ed i tifosi neanche in questo caso mancano di ricordare le loro sfide più accese contro l’Ascoli soprattutto ed i momenti che hanno esaltato il tifo organizzato ed il seguito intorno alla Samb. I vecchi tifosi dell’Onda d’Urto in particolare ci tengono tra le altre cose a rimarcare che mai, con l’Ascoli o senza in campo, nessuna tifoseria ospite poteva entrare all’interno del Ballarin con vessilli bianco e neri, i colori degli eterni rivali. Il docu-film si conclude poi proprio con le immagini all’interno del Ballarin: la storia non si demolisce, urlano i ragazzi della Nord. 
 E’ questo dvd un lavoro senza dubbio meritevole, sia dal punto di vista tecnico che sotto il profilo delle immagini, fatto con la passione di chi ama il calcio ed i propri colori, trasmettendo emozioni vere al di là del blasone e della categoria. E San Benedetto del Tronto è una città che ti appassiona, per la sua gente e per la sua squadra del cuore. Anche se non siete tifosi della Samb, il dvd vi regalerà emozioni vere.

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