di Vincenzo Paliotto
Il
vero e genuino gioco del calcio è una virtù che appartiene in particolar modo
alle nobili formazioni di provincia. In tal caso San Benedetto del Tronto, vera
e propria fucina di campioni, la storia del calcio l’ha scritta a caratteri
cubitali, a partire dal 4 aprile del 1923, quando appunto vide la luce la Sambenedettese
Calcio. Molte pagine di questa fortunata ed affascinante storia la compagine
rossoblu l’ha scritta soprattutto nel vecchio stadio dedicato ai fratelli
Ballarin, vero catino dove la Samb conquistò la Serie B per la prima volta nel
1954 e terreno di gioco dove, tra le altre, il Milan una volta fu costretto al
pareggio nel 1983 e l’Inter vi cadde addirittura per 2-0 in Coppa Italia
(doppietta di Faccini) nel 1984. Mentre la Juvnetus si affacciò in più di una
occasione in Coppa Italia dalle parti del Ballarin, dovendo riportare un
clamoroso pareggio per 2-2 nel settembre del 1975: doppio vantaggio della Juve
e quindi rincorsa e pareggio ad opera di Chimenti e di Simonato. Cioè qui in
questo angolo di riviera marchigiana si vivevano momenti di leggenda. L’Associazione Curva Nord Massimo Cioffi
ha dedicato un dvd di 30 ed intensi minuti alla storia e allo spirito dello
Stadio Ballarin, dando voce direttamente ai suoi interpreti come Bruno Ranieri,
Alfiero Caposciutti, Paolo Beni, Ivo Di Francesco ed altri ancora e poi ad un
largo numero di tifosi, cha attraverso immagini e foto d’epoca hanno ripercorso
le tappe salienti di una storia, che rappresenta un connubio inscindibile tra
squadra e tifoseria. Senza tralasciare la pagine amare come quella del
pomeriggio del 14 febbraio del 1965 in cui trovò la morte Roberto Strulli, il
portiere dell’Ascoli, dopo uno scontro fortuito con Caposciutti, oppure quello
del 7 giugno del 1981 prima di Sambendettese-Matera che avrebbe portato i
marchigiani in Serie B, quando morirono tra le fiamme le giovani tifose Carla
Bisirri e Maria Teresa Napoleoni.
Ma
la storia della Samb e dello Stadio Ballarin non si sono fermate neanche
davanti alle pagine più buie e San Benedetto del Tronto è una vera città
passionale per il tifo e l’amore per i colori cittadini. Ed i tifosi neanche in
questo caso mancano di ricordare le loro sfide più accese contro l’Ascoli
soprattutto ed i momenti che hanno esaltato il tifo organizzato ed il seguito
intorno alla Samb. I vecchi tifosi dell’Onda
d’Urto in particolare ci tengono tra le altre cose a rimarcare che mai, con
l’Ascoli o senza in campo, nessuna tifoseria ospite poteva entrare all’interno
del Ballarin con vessilli bianco e neri, i colori degli eterni rivali. Il
docu-film si conclude poi proprio con le immagini all’interno del Ballarin: la storia non si demolisce, urlano i
ragazzi della Nord.
E’ questo dvd un lavoro senza dubbio meritevole, sia dal punto di vista tecnico che sotto il profilo delle immagini, fatto con
la passione di chi ama il calcio ed i propri colori, trasmettendo emozioni vere
al di là del blasone e della categoria. E San Benedetto del Tronto è una città
che ti appassiona, per la sua gente e per la sua squadra del cuore. Anche se
non siete tifosi della Samb, il dvd vi regalerà emozioni vere.
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