di Vincenzo Paliotto
Sarebbe troppo semplice definire con toni
enfatici la grande sfida tra il Liverpool ed il Borussia Dortmund che ha
infiammato i quarti di finale dell’Europa League, ma l’impresa dei reds ad Anfield Road ci riconduce
inevitabilmente ad una delle pagine calcistiche europee più belle degli ultimi
anni. Oltretutto nella grande impresa va inevitabilmente ad intrecciarsi la
storia di Jurgen Klopp, che ha portato in alto il Borussia Dortmund, ma che
firma questa impresa sulla panchina del Liverpool. Certo cosa dire di una
squadra che arranca incredibilmente in campionato, ma che invece firma un’impresa
europea quasi senza precedenti. Dopo l’1-1 dell’andata, i reds erano sotto in casa prima per 2-0 e poi per 3-1, firmando poi
una rimonta epocale grazie ai gol di Coutinho, Sakho e Lovren, il centrale
croato arrivato a Liverpool nel 2014 via Groningen. Anfield Road è giustamente
impazzito nel tripudio generale, festeggiando un’impresa che rischia di
consacrare la stagione europea del Liverpool come trionfale. I reds hanno eliminato lungo la loro
strada nel Group Stage gli svizzeri del Sion, i russi del Rubin Kazan ed i
francesi del Bordeaux, poi nella fase ad eliminazione diretta l’Augsburg con
non poche difficoltà, poi il Manchester United in un grande derby
internazionale e quindi il Borussia Dortmund, aspettando di affrontare l’incontenibile
Villareal.
Liverpool
di finale. Non sarà
facile, ma dopo quelle del 1973, 1976 e 2001, il Liverpool è alla caccia della
sua quarta finale in Coppa UEFA/Europa League e i reds nella finale della competizione hanno poi finito sempre per
trionfare di fronte a Borussia Monchengladbach, Bruges ed i sorprendenti
spagnoli dell’Alaves. Per Klopp rappresenterebbe anche l’occasione per centrare
un approdo europeo per la prossima stagione, altrimenti complicato da ottenere
attraverso la Premier League.
Capocannoniere. Aritz Aduriz almeno potrà consolarsi con
il titolo di capocannoniere, essendo arrivato al momento a quota 10 reti nella
Europa League, una doppia cifra non sempre semplice da raggiungere per il
capocannoniere di stagione della manifestazione. Peccato che i suoi gol non
abbiano permesso al suo Athletic Bilbao di valicare l’ostacolo solito di
Siviglia. La corsa dei baschi si è fermata ai rigori, dopo una grandissima
rimonta in trasferta. L’errore dal dischetto è venuto dai piedi di Benat, il
migliore in campo forse. Il primato di Aduriz è però messo in discussione dal
congolese del Villareal Cedric Bakambu, salito già a quota 9 dopo la doppietta
rifilata allo Sparta Praga.
L’altra semifinale oppone lo Shaktar
Donetz di Mircea Lucescu ai detentori del Siviglia. Un doppio confronto
difficile da decifrare, anche per la competitività continentale della squadra
ucraina, già vincitrice della manifestazione nel 2009. La vittoria di Istanbul
arrivò già al tempo con Lucescu in panchina.
Che finale di match! Questi non mollano proprio mai.
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