Grasshoppers Zurigo. I play-off di Europa League per forza di
cose si apprestano a presentare i confronti più agguerriti della prima fase del
torneo. Esaurita la lunga fase dei qualifiyng round, si passa ai play-off, il
turno che apre le porte per la composizione dei gironi. Non sono mancate le
sorprese e non ne mancheranno altre. Gran parte delle big entrano in campo, ma
anche le outsider sono chiamate a delle clamorose conferme. L’attenzione finalmente
si concentra anche sulle italiane. La Fiorentina e l’Udinese hanno conosciuto
nell’urna di Nyon i nomi delle loro nuove avversarie. I gigliati di Montella
debuttano nella competizione al cospetto degli elvetici del Grasshoppers,
formazione zurighese di enorme tradizione. 27 volte Campioni rossocrociati,
hanno affrontato innumerevoli volte le compagine italiane con alterne fortune in
verità, e già ben due sono i confronti precedenti proprio con la Fiorentina.
Nel 1956/57 la Fiorentina eliminò le cavallette in Coppa dei Campioni. I viola
vinsero 3-1 a Firenze con doppietta di Taccola e gol di Segato, mentre
impattarono 2-2 a Zurigo, grazie ai gol di Julinho e Montuori. Si giunse poi
agli incresciosi fatti della Coppa UEFA 1998/99. La Fiorentina di Trapattoni
andò a vincere per 2-0 a Zurigo con reti di Robbiati e Batistuta. Ma il
retour-match si doveva giocare in campo neutro a Salerno, in quanto la
Fiorentina doveva scontare una pesante squalifica in ambito europeo al suo
stadio. I viola vinsero facilmente per 2-1 (doppietta di Oliveira), ma sarebbe
giunto la sconfitta per 3-0 a tavolino, in quanto dal settore occupato dai
tifosi della Salernitana fu lanciata una bomba carta che ferì seriamente il
quarto uomo. I gigliati pagarono con l’eliminazione. In una sola altra
occasione il Grasshoppers ebbe la meglio su una squadra italiana. Nel 1980/81,
infatti, eliminò ai calci di rigore in Coppa UEFA il Torino ed in quella
edizione le cavallette giunsero in semifinale, miglior risultato della loro
storia europea.
Slovan Liberec. Ostacolo delicato anche per l’Udinese,
che invece incappa negli ostici ceki
dello Slovan Liberec, formazione nata soltanto nel 1958, ma attualmente tra le più quotate in patria, dove infatti negli ultimi tempi ha vinto tre titoli nazionali ed una coppa. Nel 2002/2003 i biancoblu hanno fatto soffrire maledettamente nientemeno che il Milan che avrebbe poi vinto la Champions League. I rossoneri li affrontarono nei preliminari, in un pronostico apparentemente scontato. A San Siro la squadra di Ancelotti si impose di misura con gol di Pippo Inzaghi, ma al ritorno in Cekia guadagnò una sofferta qualificazione. Ancora Inzaghi andò in gol, ma poi il Milan subì la rimonta per le reti di Slepicka e Langer, facendo vivere degli ultimi minuti in autentica apprensione.
dello Slovan Liberec, formazione nata soltanto nel 1958, ma attualmente tra le più quotate in patria, dove infatti negli ultimi tempi ha vinto tre titoli nazionali ed una coppa. Nel 2002/2003 i biancoblu hanno fatto soffrire maledettamente nientemeno che il Milan che avrebbe poi vinto la Champions League. I rossoneri li affrontarono nei preliminari, in un pronostico apparentemente scontato. A San Siro la squadra di Ancelotti si impose di misura con gol di Pippo Inzaghi, ma al ritorno in Cekia guadagnò una sofferta qualificazione. Ancora Inzaghi andò in gol, ma poi il Milan subì la rimonta per le reti di Slepicka e Langer, facendo vivere degli ultimi minuti in autentica apprensione.
Topscorers. Dopo tre turni di preliminari il
marocchino Er Rafik del Differdange 03 guida la classifica dei cannonieri con 6
reti. Un successo importante ed effimero allo stesso tempo, visto che la sua
squadra è stata eliminata. Lo seguono ad un’incollatura Damari dell’Hapoel Tel
Aviv e il rumeno Grozav (un classe ’90 molto interessante) del Petrolul
Ploiesti, l’unico che potrà al momento ancora eguagliarlo. La sua squadra
infatti ha eliminato il Vitesse Arnhem ed adesso affronta lo Swansea City.
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