venerdì 1 marzo 2013

Meraviglie del Rio-Sao Paulo


Da sabato 2 marzo RaiSport trasmetterà in esclusiva le partite del campionato brasiliano, iniziando in questo caso con il torneo statale paulista e subito con una sfida di prestigio tra Santos e Corinthians. Quello che segue è un estratto del libro Clàsicos di Vincenzo Paliotto ed edito dalla Urbone Publishing che ci racconta del calcio sudamericano e delle sue sfide più belle in assoluto, dal Brasile all’Argentina, passando per il Perù e la Bolivia fino ad arrivare al Messico.

 Il campionato brasiliano su scala specificamente nazionale andò in scena soltanto a partire dal 1971. Fino a quel momento i tornei di maggior interesse e con vasto seguito di pubblico rimanevano quelli statali, anche se le più blasonate compagini sia carioca che paulista già da tempo organizzavano manifestazioni a carattere interstatale. Nel 1933 andò in scena la prima edizione del Torneio Rio-Sao Paulo, che metteva di fronte le migliori squadre dei due stati (anche perchè erano quelli considerati calcisticamente più evoluti), competizione che fu ripresa con maggiore e più regolare frequenza a partire dal 1950 fino al 1966 e che mise le basi per la Taca Roberto Gomes Pedrosa, evoluzione dello stesso torneo a cui prendevano parte in qualche occasione anche compagini del Minas Gerais, del Rio Grande do Sul, del Paranà e del Pernambuco, che si disputò dal 1967 al 1970. Pedrosa era al tempo il Presidente della Federazione Paulista, che aveva ideato il torneo e poi era scomparso prematuramente. I tifosi e gli addetti ai lavori denominarono affettuosamente e familiarmente questo torneo come Robertao o Taca de Prata. Rio de Janeiro e San Paolo del Brasile erano ritenute e non a torto le città in cui si giocava il calcio migliore, con le squadre più blasonate ed i migliori talenti del paese. Per cui il Torneio Rio-Sao Paulo sanciva in qualche modo la squadra più forte del Brasile, anche se ben presto il paese dovette adeguarsi alle esigenze organizzative della confederazione sudamericana.

 Infatti, con l’istituzione della Copa Libertadores, nel 1959 nacque anche la Taca Brasil, primo torneo a carattere effettivamente nazionale, che chiamava in causa tutti i campioni statali in una competizione ad eliminazione diretta per eleggere le squadre che dovevano partecipare alla manifestazione continentale. Queste competizioni in realtà non fecero altro che mettere le basi e codificare in qualche modo quello che era il futuro del calcio brasiliano. La CBF del resto ha convogliato l’albo d’oro del Torneio Rio-Sao Paulo,  della Taca Roberto Gomes Pedrosa e quello della Taca Brasil in quello del Brasileirao, il massimo campionato nazionale poi istituito, mentre la Copa do Brasil a partire dal 1989 ha dato vita a quella che è a tutti gli effetti la coppa nazionale. Ad ogni modo, il primo estaduais, campionato statale, si disputò nel 1902 in quello di San Paolo del Brasile, mentre il campionato carioca, quello relativo a Rio de Janeiro, iniziò nel 1906 e quindi a seguire tutti quelli degli altri stati dello sconfinato Brasile. Nella stato paulista il calcio trovò un terreno particolarmente fertile. Nel 1901, infatti, ne nacque la federazione e tra il maggio e l’ottobre del 1902 si disputò il primo campionato di calcio in Brasile. Lo vinse il Sao Paulo Athletic Club del suo fondatore Charles Miller, cioè colui che aveva introdotto il calcio nel paese.

 

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