di Vincenzo Paliotto
Non si trattò soltanto di una leggenda. Ma a
livello puramente statistico Pelè e Garrincha, nel momento in cui erano scesi
insieme in campo con la maglia della Selecao, non avevano mai perso una
partita. Dal 18 maggio del 1958, avversaria la Bulgaria al Pacaembu di San Paolo
del Brasile, al 1966, gara valevole per la fase finale della Coppa Rimet in
Inghilterra e per ironia della sorte avversaria ancora la Bulgaria, il Brasile
con Pelè e Garrincha contemporaneamente in campo disputò ben 40 partite, di cui
i brasiliani ne vinsero ben 36 e ne pareggiarono soltanto 4 volte. In mezzo anche la strepitosa finale
della Coppa Rimet a Stoccolma del 1958, che gli auriverdi vinsero per 5-2,
issandosi per la prima volta a titolo di campioni iridati. Nella gara di
esordio in amichevole contro i bulgari il Brasile passò pure in svantaggio dopo
il gol quasi-lampo di Todor Diev al 7’, ma poi ribaltò il punteggio fino al 3-1
finale, grazie ad un attacco dinamitardo, dove oltre a Pelè e Garrincha,
trovavano spazio un certo Mazola, poi meglio conosciuto in seguito come Josè
Altafini e Pepe, compagno di squadra nel Santos proprio di Pelè. Il giovane
Pelè aveva firmato due prodezze personali al 48’ e al 60’, prima che lo stesso
Pepe avesse definito il punteggio al 72’. L’allenatore Vicente Feola stava così
preparando al meglio la squadra in vista del Mondiale di lì a qualche settimana
in Svezia. Lo stesso Feola si convinse definitivamente a varare la Dupla dos Sonhos durante il Mondiale
svedese. Il Brasile aveva battuto 3-0 l’Austria con Altafini e Joel in campo e
non era andato oltre lo 0-0 al cospetto dell’Inghilterra, tuttavia a Goteborg
di fronte all’Unione Sovietica del Ragno Nero Jascin Feola si convinse a
mettere in campo i due fenomeni contemporaneamente ed allora il Brasile di lì
in poi divenne indiscutibilmente devastante. A trafiggere Jascin nell’occasione
fu Vavà con una doppietta, ma Pelè e Garrincha annichilirono al resistenza
sovietica.
Alla Coppa Rimet del 1962 in Cile invece Pelè
e Garricnha giocarono soltanto due volte insieme contro il Messico e contro la
Cecoslovacchia, poi un infortunio rese indisponibile ‘O Rey e Garrincha da solo
o quasi trascinò il Brasile al trionfo. Alla Coppa America del 1959, che invece
si era giocata in Cile, il Brasile anche beneficiò tra gli altri della coppia
Pelè-Garrincha, ma pur imbattuto, non riuscì a centrare il successo finale,
beffato in classifica di un sol punto dall’Argentina. Risultò fatale
l’inopinato pareggio per 2-2 contro il Perù.
L’ultima esibizione, invece, si registrò il 12
luglio del 1966 a Goodison Park a Liverpool, ancora con Vicente Feola in
panchina. Ai bulgari non bastò la presenza in campo dell’astro nascente
Asparoukov. Il Brasile vinse per 2-0, con un gol per tempo proprio di Pelè al
15’ e di Garrincha al 63’. Protagonista in negativo risultò essere l’arbitro
tedesco Kurt Tschenscher, che consentì ai bulgari ogni tipo di “carezza” in
mezzo al campo. Agli organizzatori inglesi faceva comodo che il Brasile in
qualche modo venisse penalizzato e decimato. Dopo l’ennesima entrata dura, Pelè
lasciò il campo per infortunio e non avrebbe da quel momento in poi mai più
giocato insieme a Garrincha. Nel match successivo del 15 luglio ancora a
Goodison Park il Brasile venne sonoramente battuto per 3-1 dall’Ungheria e
senza Pelè i brasiliani ritornarono a
casa perdendo il titolo mondiale.
Rimase inconfutabilmente quella una coppia imbattibile, o meglio una Dupla dos Sonhos come piace dire a i
brasiliani.
Nessun commento:
Posta un commento