C’è una sola debuttante ai nastri di partenza
della Coppa del Mondo che si sta giocando in Brasile. La Bosnia-Erzegovina,
infatti, è riuscita a tagliare questo traguardo, che fino a qualche anno fa
poteva sembrare impensabile. Nata dallo smembramento di quella che fu la
titolata Jugoslavia, la Bosnia, tra non poche difficoltà, ha recuperato terreno
anche nel calcio. D’altra parte, i bosniaci hanno rastrellato in lungo ed in
largo in vari campionati europei, allestendo una squadra senza dubbio
competitiva. Hajorovic, classe ’91 del Galatasaray, ha siglato il gol storico
contro la Slovacchia, che ha permesso alla sua squadra di guadagnare un
biglietto per il Brasile. Una squadra ricca di talento potrà giocarsi le sue
chance contro l’Argentina, la Nigeria e l’Iran, in un girone sulla carta non
proprio impossibile da superare. Al di là degli argentini, contro nigeriani ed
iraniani quelli della Bosnia potrebbero anche giocarsela alla pari. Del resto
il Commissario Tecnico Safet Susic potrà contare su gente importante come Edin
Dzeko, gigante del Manchester City, Pianjic della Roma e Lulic della Lazio e su
altri ancora, come il prodigioso estremo difensore Begovic dello Stoke City, a
cui in Premier League quest’anno è riuscito anche di segnare direttamente da un
calcio di rinvio.
Un pizzico di Italia accompagnerà, comunque, la Bosnia Erzegovina nella sua avventura iridata. Lo sponsor tecnico Legea, infatti, parteciperà grazie alla Bosnia anche a questa edizione dei Mondiali. L’azienda di abbigliamento sportivo con sede a Pompei è l’unica italiana nel settore a giocare la Coppa del Mondo in Brasile. Un risultato non da poco.
Ad ogni modo, la squadra bosniaca pare molto
rispettare la personalità del suo allenatore Safet Susic, uno a cui i numeri da
gran giocatore non sono mai mancati. Dopo una vita spesa nel Sarajevo (la
maggiore squadra del paese da sempre insieme allo Zeljeznicar), ha dimostrato
gran classe nel Paris Saint Germain, tanto da essere ricordato come uno dei
migliori stranieri di ogni epoca del calcio transalpino. Del resto Susic ha
giocato anche due volte la Coppa del Mondo con la maglia gloriosa di quella che
fu la Jugoslavia, squadra sempre ricca di talento, che però non riuscì mai a concretizzare
la forza del suo organico. Susic ha disputato i Mondiali del 1982 e del 1990.
Tuttavia, il nome di Safet Susic evoca ricordi tormentati per gli argentini.
Nell’agosto del 1979 in un’amichevole giocata al Marakanà di Belgrado l’allora
fantasista del Sarajevo schiantò proprio l’Argentina Campione del Mondo in
carica con una sontuosa tripletta nel fragoroso 4-1 finale. Un risultato che
nella ex-Jugoslavia ha fatto epoca ed oggi fa paura agli argentini.
Un pizzico di Italia accompagnerà, comunque, la Bosnia Erzegovina nella sua avventura iridata. Lo sponsor tecnico Legea, infatti, parteciperà grazie alla Bosnia anche a questa edizione dei Mondiali. L’azienda di abbigliamento sportivo con sede a Pompei è l’unica italiana nel settore a giocare la Coppa del Mondo in Brasile. Un risultato non da poco.
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