Il primo derby scaligero in Serie A della stagione 2001/2002. HellasVerona-Chievo 3-2 |
Nel peraltro ristretto novero delle città italiane a cui è
riservato il gusto esclusivo della stracittadina dal 1994 si è aggiunta in
assoluta sorpresa anche Verona, le cui origini calcistiche hanno radici
profonde per merito dell’Hellas, società fondata nel 1903 da un professore
greco. La leadership scaligera dei gialloblu non era mai stata messa in
discussione, tra l’altro rafforzata anche dallo Scudetto del 1985, fino
all’avvento nei quartieri alti del calcio nostrano della matricola Chievo
Verona. Squadra fondata nel 1929 e rappresentante di un quartiere della città
di Romeo e Giulietta e rimasta ai margini del calcio dilettantistico per oltre
60 anni. Quindi, improvvisamente la seconda squadra scaligera ha scalato i piani
più ambiti del calcio nazionale. Nel 1986 è infatti promossa
dall’Interregionale alla Serie C2, nel 1989 invece approda in Serie C1 e nel
1994 effettua il salto in cadetteria. Nel 1995 per la prima volta nella sua
storia proprio nel campionato di Serie B incrocia i destini dell’Hellas Verona,
retrocessa dalla massima serie. In effetti non esiste una rivalità vera e
propria come negli altri derby italiani. Molti tifosi veronesi hanno applaudito
l’exploit del miracolo Chievo, che a sua volta però rappresenta soltanto un
quartiere della città. Il derby, comunque, impone le sue regole ed il 12
dicembre del 1994 il Bentegodi conta ben 30.000 spettatori ad assistere alla
prima stracittadina Verona-Chievo. La sfida si chiude sull’1-1, con i gol di
Fermanelli per l’Hellas e di Gori per i clivensi. Il Chievo, però, nella gara
di ritorno si impone con un netto 3-1. Il Chievo affronta i blasonati cugini
gialloblu senza alcun timore riverenziale. Tuttavia, in verità il bello deve
ancora venire, in quanto nel 2001 il Chievo viene promosso per la prima volta
in Serie A con Campedelli che si rivela un Presidente eccezionale e competente,
coadiuvato dal DG Giovanni Sartori ed inventato tatticamente dall’allenatore-rivelazione
Gigi Del Neri. Il 18 novembre del 2001 il primo Derby dell’Arena in Serie A
viene vinto dal Verona. Il Chievo va in vantaggio di due gol con Eriberto (che
poi più tardi si scoprì essere Luciano con qualche anno in più) e Corini e
grande rimonta con Oddo, autorete di Lanna e Camoranesi. Il Chievo si rifà nel
ritorno: vantaggio di Mutu e doppietta decisiva di Cossato. Oltretutto la
classifica finale applaude il Chievo al 5° posto e qualificato per la Coppa
UEFA, mentre il Verona retrocede in Serie B. D’altronde non sarà quello l’unico
exploit di un certo livello dei clivensi. Nella stagione del 2005/2006 il
Chievo risulterà alla fine anche al 4° posto in Serie A, guadagnando il diritto
a giocare i preliminari di Champions League,
persi poi malamente di fronte ai bulgari del Levski Sofia. Ma in effetti la
squadra che dunque rappresenta un quartiere di Verona è da considerare il vero
miracolo del calcio italiano di ogni epoca. Rimanere per così tanto tempo sulla
cresta dell’onda non è mai stato facile e mai lo sarà per nessuno. Il merito va
ascritto soprattutto ad una società oltremodo seria in ogni suo dettaglio:
dall’oculata gestione finanziaria di Campedelli alla straordinaria capacità di
scoprire ed inventare talenti di Sartori. Nel novembre del 2013 il Chievo ha
vinto il Derby dell’Arena, che tornava di scena dopo 10 anni. Ai clivensi è
risultato decisivo il gol del serbo Lazarevic.
La
seconda squadra di Verona ha cambiato il corso della storia ed anzi qualcuno in
città ha provato ad unire le due forze per dar vita ad un solo grande club,
considerate le difficoltà societarie dell’Hellas Verona retrocesso mestamente
anche in terza serie (il Verona sarebbe ritornato in A soltanto nel 2013). Ma i
tifosi dell’Hellas con piena ragione del rispetto della loro storia e del loro
blasone hanno rinunciato a questa possibilità in maniera categorica, ritornando
a fatica nei quartieri alti del calcio italiano. Il Verona del resto conta
nella sua bacheca dei successi lo straordinario Scudetto del 1985 vinto con
Osvaldo Bagnoli in panchina, ma anche ben tre finali di Coppa Italia perse nel
1976, nel 1983 e nel 1984. Oltretutto gli scaligeri contano più di una
partecipazione nelle varie competizioni europee. Nel 2013 il Derby di Verona
torna a disputarsi addirittura sul palcoscenico della Serie A. Per la prima
volta nella storia tutte e cinque le maggiori stracittadine del calcio italiano
contemporaneamente si disputano nello stesso campionato. Il Verona, comunque,
squadra più blasonata della regione, è impegnato in numerosi derby con le altre
compagini venete. Anche se su tutti spicca il confronto contro il Vicenza,
legato ad un dualismo che affonda le radici addirittura nel Medioevo.
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