di Vincenzo Paliotto
L’Italia è uno dei pochi paesi europei in cui
la coppa nazionale di calcio non conta nulla o quasi. Senza dubbio storicamente
la nostra coppa nazionale non ha mai rappresentato un vortice di emozioni
irresistibile, né tantomeno tra le migliori pagine della nostra storia i club
italiani ricordano con grande enfasi le edizioni di questa manifestazione, ma
ad ogni modo anche chi la organizza ci mette del suo a farne scemare
completamente l’interesse. La Coppa Italia al massimo diventa interessante e
seguita all’altezza delle semifinali, poi gran parte del torneo vive in sordina
o quasi. Anche perché chi ne studia e ne aggiorna la formula ci propone un
Juventus-Avellino (con tutto il dovuto rispetto) a dicembre in casa dei
torinesi dall’esito scontato, così come potrebbe essere per Milan-Spezia. Nella
coppa nazionale le più deboli ed inferiori di categoria dovrebbero giocare in
casa, così come ci insegnano gli inglesi e non solo. Ne aumenterebbero, gli
incassi, gli interessi, l’equilibrio delle partite e forse qualche edizione
della Coppa Italia rimarrebbe più impressa nella nostra memoria collettiva. Le
coppe degli altri però non sono così. Ne seguiamo già visto da vicino la FA Cup
inglese, oggi ci occupiamo della Coupe de France.
La Coupe de France. Probabilmente ai noi italiani la
tradizione calcistica francese non ci ha mai fatto molta invidia. Soltanto
negli ultimi tempi i transalpini ci hanno preso gusto a vincere, ma quasi
esclusivamente a livello di nazionali. Il club stentano ancora in Europa.
Tuttavia, i francesi possono vantare però una coppa nazionale di assoluto
prestigio. Quella attuale è ben la 97esima edizione della prestigiosa Coupe de France, giocata per la prima
volta nel 1918 e vinta dall’Olympique Pantin. A parte gli inglesi e forse gli
scozzesi, i francesi vantano probabilmente la coppa nazionale più prestigiosa al
pari degli spagnoli. Nel pieno dello spirito nazionalistico dei transalpini partecipano
alla Coupe de France anche i club dei dipartimenti d’oltremare quali Mayotte,
Martinica, Polinesia Francese, Guyana Francese e Nuova Caledonia. Ma questo
piace enormemente ai francesi. Non a caso ben 7.565 si sono iscritti all’edizione
in corso del torneo.
La squadra che vanta più affermazioni nella coppa è l’Olympique Marsiglia con 10 successi, anche se non vince dal 1989, inseguito con 8 vittorie dagli eterni rivali del Paris Saint Germain e con 6 successi a testa da Lille e Saint Eitienne. In due occasioni squadre di seconda divisione hanno alzato al cielo il trofeo: il Le Havre nel 1959 ed il Guingamp nel 2008, ma del resto in ben 12 occasioni le squadre di seconda divisione hanno raggiunto al finale. Nel 2000 invece in finale ci arrivò una squadra di quarta divisione, il Calais che poi fu battuto 2-1 dal Nantes, mentre nel 2012 il Quivilly, di terza divisione, abdicò di misura in finale di fronte al Lione. In una sola occasione, nel 1992, la coppa non è stata assegnata, in seguito alla tragedia del Furiani in Corsica, prima delle semifinale tra Bastia e Marsiglia. La finale si gioca da sempre a Parigi. Un tempo allo Stade de Colombès, quindi al Parco dei Principi e poi attualmente allo Stade de France, sempre davanti al tutto esaurito. Per la cronaca nell’ultimo turno l’Izeur, squadra della quarta divisione, ha superato il Lorient della massima divisione. Anche i francesi hanno i loro giant killing.
Formato. Il formato della Coupe de France prevede
una lunga teoria di turni preliminari. Nel 1º turno entrano le squadre di
distretto, nel 2º turno quelle promosse dai Campionati dilettantistici al
semiprofessionismo. Nel 3º turno entrano le squadre di National 3, nel 4° quelle di National 2. Il quinto turno si
effettua poche volte, nel 6° entrano le squadre di National 1. Al 7º turno
partecipano le squadre vincenti delle Coppe DOM e TOM, che sono i due distretti di
Colonie d'Oltreoceano: i DOM sono Guadalupa, Martinica, Guyana
Francese e Reunion.
I TOM sono invece Nuova Caledonia, Tahiti, Wallis&Futuna.
Nell'8º turno entano le squadre di Ligue 2, e nei
trentaduesimi quelle di Ligue 1. Tutte le partite sono di sola andata con
accoppiamenti completamente casuali. Tranne che per la finale del torneo (che
si gioca in campo neutro allo Stade de France di Parigi) la squadra prima
sorteggiata avrà il beneficio del fattore campo, a meno che tra le due sfidanti
ci siano due o più categorie di differenza (in quel caso giocherà in casa
sempre la squadra della serie inferiore). In caso di pareggio al termine dei
90' si disputano supplementari e rigori.
La squadra che vanta più affermazioni nella coppa è l’Olympique Marsiglia con 10 successi, anche se non vince dal 1989, inseguito con 8 vittorie dagli eterni rivali del Paris Saint Germain e con 6 successi a testa da Lille e Saint Eitienne. In due occasioni squadre di seconda divisione hanno alzato al cielo il trofeo: il Le Havre nel 1959 ed il Guingamp nel 2008, ma del resto in ben 12 occasioni le squadre di seconda divisione hanno raggiunto al finale. Nel 2000 invece in finale ci arrivò una squadra di quarta divisione, il Calais che poi fu battuto 2-1 dal Nantes, mentre nel 2012 il Quivilly, di terza divisione, abdicò di misura in finale di fronte al Lione. In una sola occasione, nel 1992, la coppa non è stata assegnata, in seguito alla tragedia del Furiani in Corsica, prima delle semifinale tra Bastia e Marsiglia. La finale si gioca da sempre a Parigi. Un tempo allo Stade de Colombès, quindi al Parco dei Principi e poi attualmente allo Stade de France, sempre davanti al tutto esaurito. Per la cronaca nell’ultimo turno l’Izeur, squadra della quarta divisione, ha superato il Lorient della massima divisione. Anche i francesi hanno i loro giant killing.
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