di Vincenzo Paliotto
Nelle strade di Bordeaux |
Coppa dei Campioni. L’Eintracht è stato fondato nel 1899,
anche se il suo nucleo calcistico aveva visto al luce qualche anno prima,
precisamente nel 1894, sotto le insegne del Germania. Ma l’Eintracht in ogni
caso è stato da sempre riconosciuto come il vero orgoglio di Francoforte sul
Meno, non fosse altro tra le altre cose che nel 1960 andò a disputare a Glasgow
la finale di Coppa dei Campioni, poi malamente persa per 7-3 di fronte ad un
immenso Real Madrid. Ma questo cambia poco. L’Eintracht fu la prima squadra
tedesca a combinare qualcosa di buono a livello internazionale.
I più caldi di Germania. I tifosi dell’Eintracht sono comunque
indiscutibilmente
conosciuti come tra i più facinorosi e caldi di Germania. Il
loro gruppo portante è formato dagli Ultras
Frankfurt 97, dalla loro data di nascita risalente al 7 luglio 1997. Le sue
performance attuali sono ormai sotto gli occhi di tutti, persino in maniera
stupefacente. Gli ultras rossoneri nel corso di questa stagione hanno
sciorinato prestazioni incredibili soprattutto nel corso dell’Europa League.
Hanno iniziato con una trasferta a Cipro in casa dell’Apoel Nicosia con circa
2.000 tifosi al seguito. Ma piano piano questi numeri stupefacenti sono cresciuti.
Ed infatti quelli dell’Eintracht erano in oltre 3.000 in occasione della sfida
in casa del Maccabi Tel Aviv, non un avversario qualunque insomma, mentre a
Bordeaux la cifra dei sostenitori al seguito ha superato ogni più lecita
previsione. Quelli dell’Eintracht sono sbarcati in Francia in 15.000, dando
vita ad un autentico spettacolo e stabilendo probabilmente un record, come
dicono i ben informati, della più vasta tifoseria vista in trasferta in una
coppa europea. Quasi tutti i tedeschi quelli sera a Bordeaux indossavano un
giubbotto arancione, materializzandosi in una coreografia incredibile. Cifre
che non sono destinate probabilmente neanche ad abbassarsi. Infatti, si pensa
già alla sfida dei sedicesimi di finale tra febbraio e marzo contro il Porto e
sono tanti i tifosi che si stanno prenotando per l’imperdibile sfida al Das
Antas di Oporto. L’Eintracht Francoforte, comunque, ha una tifoseria
tendenzialmente di sinistra, che dunque la porta a non pochi scontri con le
fazioni neonaziste che popolano la Germania. Peter Fischer è il Presidente dell’associazione
dei tifosi, che conta circa 22.000, ma che controlla in parte anche il bilancio
dello stesso club, in maniera tale che i tifosi possano avere un resoconto
sulla situazione finanziaria della loro squadra.
L'invasione di Bordeaux |
I
ragazzi dell’80. Del resto la tradizione europea dell’Eintracht Francoforte
è abbastanza importante. Nel 1960 le Aquile persero la finale di Coppa dei
Campioni e nel ’76 arrivarono fino alle semifinale di Coppa delle Coppe,
estromesse dal West Ham United. Ma nel 1980 arrivò il sorprendente successo in
Coppa UEFA. L’Eintracht eliminò avversari non facili: gli scozzesi
dell’Aberdeen, i rumeni della Dinamo Bucarest, gli olandesi del Feyenoord, i
ceki dello Zbrojovka Brno, mentre in semifinale ed in finale fu la volta di due
connazionali. Addirittura il Bayern Monaco ed il Borussia Moenchengladbach. Il
Bayern aveva prevalso in casa per 2-0, ma a Francoforte andò incontro ad una
serata veramente memorabile per i colori rossoneri. L’Eintracht vinse infatti
ai supplementari per 5-1, in quella che fu la notte magica del club. Poi nella
doppia finale l’Eintracht perse 3-2 in trasferta e quindi si impose in casa di
misura, grazie al decisivo gol del panchinaro Schaub. Era quella una squadra
eterogenea, ma di sorprendente qualità. Tra i pilastri vi erano, infatti,
Jurgen Pahl e Norbert Nachtweich, due tedeschi dell’est che avevano varcato il
Muro fuggendo dal ritiro della loro Under 21, quindi metteva in mostra la sua
classe l’austriaco Bruno Pezzey, supportato dal fuoriclasse Bernd Holzenbein e
dal giovane cannonieri Bernd Nickel. La chiava esotica della squadra era il
sudcoreano Cha Bum Kun, un vero e proprio precursore, autore di diversi gol
decisivi.
I rivali del Kickers. La maggiore rivalità che vede coinvolto
l’Eintracht è quella nei confronti del Kickers Offenbach, squadra che un tempo
poteva godere di maggior prestigio. Del resto proprio nei confronti del loro
maggior storico avversario è legata una delle indelebili pagine della storia
dell’Eintracht, che infatti nel ’59 conquistò il suo primo titolo battendo in
finale per 5-3 dopo i supplementari proprio il Kickers Offenbach. Dagli stessi
addetti ai lavori è ricordata come una delle sfide più belle della storia del
calcio nazionale. Anche il Kaiserslautern, altra ostica formazione della
Sassonia, rappresenta un avversario storico per le sorti dell’Eintracht. Le cui
sfide hanno da sempre infiammato il calcio tedesco. Ma lo stesso Eintracht deve
anche fare i conti con un propria rivalità stracittadina al cospetto dell‘FSV
Frankfurt, compagine ad ogni modo molto meno blasonata. Niente al momento pare
scalfire il blasone ed il prestigio cittadino dell’Eintracht Francoforte, il
cui nome è sempre portato in alto dai suoi impagabili tifosi.
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