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martedì 27 agosto 2013

Europa League 2014, i play-off


 Gli attesi play-off dell’Europa League hanno in gran parte rispettato i pronostici, gettando sotto le luci della ribalta le squadre che godevano dei maggiori favori della vigilia. Anche se qualche sorpresa di discreto livello si è registrata eccome. Su tutte la debacle interna dell’Udinese, che ha ceduto nettamente sull’1-3  di fronte allo Slovan Liberec. Comunque, le altre non hanno deluso, a cominciare dalle due rappresentanti della Premier League, il Tottenham Hotspur e lo Swansea City, passate in maniera inequivocabile rispettivamente sul campo della Dinamo Tbilisi e tra le mura amiche al cospetto del Petrolul Ploiesti con due punteggi larghi di 5-0 ( in gol anche il brasiliano Paulinho per gli spurs) e 5-1, ipotecando nettamente il passaggio del turno. L’impressione è che Vilas Boas e Miki Laudrup vogliano registrare dei ruoli di autentici protagonisti.

Debi sevillano. Una ltro dei motivi più accattivanti del turno dei play-off è stato senza
dubbio il derbi vissuto a distanza tra il Siviglia ed i cugini bianco verdi del Betis, che ritornavano sul proscenio europeo dopo molti anni. E’ andata bene ad entrambe con i primi vittorioso per 4-1 in casa contro gli scomodi polacchi dello Slask Wroclaw, mentre i secondi hanno espugnato il terreno dello Jablonec per 2-1. Il Siviglia in casa era passato addirittura in svantaggio per un gol di Paixao. Il derbi sevillano è tra le stracittadine più infuocate di Spagna.


Le notti del Kantrida. Le tedesche sono tornate al successo con l’affermazione dell’Eintracht Francoforte sul campo del Qarabag in Azerbaigian, diciamo non proprio qualcosa di esaltante. Ma d’altro canto invece lo Stoccarda ha subito una sconfitta che poteva diventare compromettente in casa del Rijeka, che conduceva 2-0 prima del gol di Ibisevic. I croati hanno ottenuto un risultato di prestigio, non il primo nella loro nobile storia. Nel 1984/85 al Kantrida (storico impianto cittadino costruito nel 1913 e che sorge praticamente in riva al mare) superarono addirittura per 3-1 il Real Madrid. Il Rijeka non a caso è la terza squadra del calcio croata dopo l’Hajduk Spalato e la Dinamo Zagabria e la sua risulta essere una tifoseria molto vivace. Il Rijeka dal 1946 ha preso l’eredità alquanto nobile della Fiumana, compagine che milita con discreti risultati nel campionato italiano. Allora Fiume era sotto il regno italiano, prima di traslocare alla Jugoslavia di Tito.

L’impresa dell’Apollon. Il calcio cipriota ha vissuto un’altra notte memorabile, questa volta però per merito dell’Apollon Limassol, in uno dei suoi rari exploit nelle competizioni continentali. Nella satgione del 1998/99 la squadra fondata nel 1954 era giunta agli ottavi della Coppa delle Coppe che stava per scomparire eliminando Ekranas e Jablonec per perdere poi di fronte al Panionios. Vincitore lo scorso anno della Coppa di Cipro, la squadra di Christoforu ha battuto a Nicvosia per 2-0 il Nizza, grazie ad una doppietta di Gastòn Sangoy, argentino arrivato dopo tre stagioni in forza allo Sporting Gijon, ma che aveva militato con i biancocelesti già dal 2007 al 2010, risultando nell’isola un vero e proprio idolo. Cresciuto nel Boca Juniors, era passato poi anche per un brevissimo periodo all’Ajax. Glia ltri ciprioti dell’Apoel Nicosia hanno invece impattato per 1-1 sul campo dello Zulte Waregem, nutrendo buone possibilità di superare il turno.

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