sabato 20 luglio 2013

Europa League: L’Udinese ed il 2° turno preliminare


Educazione quasi siberiana In netto anticipo, vista anche la ristrettezza dei tempi per l’incalzare delle date dei turni di qualificazione, l’UEFA ha fatto conoscere all’Udinese e alle altre squadre che entreranno in lizza le loro probabili avversarie nel third qualifyng round della manifestazione europea. I friulani di Guidolin dovranno attendere l’esito del match che vede contrapposti i kazaki dell’Irtysh Pavlodar ai bosniaci del Siroki Brijeg. Come dire non proprio il gotha del calcio europeo. Tuttavia, l’Irtysh ha vinto la gara di andata in casa 3-2 ed è speranzoso per il retour-match. In tal caso l’Udinese dovrebbe viaggiare nel lontanissimo Kazakhistan, nella città di Pavlodar che si trova a pochi kilometri dal confine siberiano. Una trasferta in qualche modo suggestiva. Non meno facile l’eventuale escursione nella cittadina bosniaca di Siroki, dove il club locale sorto nel 1948 ha raccolto le sue maggiori fortune a partire dagli Anni Novanta. Il regime comunista del tempo, infatti, teneva il sodalizio e la sua città fuori dall’etile del calcio jugoslavo. Il Siroki, pur giocando in Bosnia-Erzegovina, è un club di matrice croata.

L’orgoglio del Qarabag FK. Dopo aver eliminato i macedoni del Metalurg Skopije, gli
azeri del Qarabag FK hanno vinto anche la gara di andata contro i polacchi del Piast Gliwice per 2-1, beneficiando dei gol brasiliani di Richard e Reynaldo (accanto il brasiliano "o rey" del Nagorno-Karabakh). Il secondo, classe ’89, è cresciuto nel Nautico a Recife e quindi in Europa ha riportato proficue esperienze in Belgio con Anderlecht, Cercle Bruges e nel Westerlo prima di sbarcare a trovar gloria e gol nel Nagorno-Karabakh. Regione peraltro tristemente nota in quanto vittima di un conflitto sanguinoso iniziato nel 1991, con la città di Aghdam occupata dagli armeni. Ma proprio il FK Qarabag è l’orgoglio di Aghdam e delle sue tristi vicissitudini belliche. Durante la guerra la squadra infatti fu costretta a trasferirsi a Baku, ma senza perdere la sua identità e l’attaccamento dei tifosi. Il suo stadio è intitolato a Tofiq Bakhramov, arbitro internazionale che diresse la finale di Coppa del Mondo nel ‘66, ma quando fu costruito nel 1951 portava il nome di Stalin. 

Rule Britannia. In attesa delle inglesi (nel prossimo turno entrerà lo Swansea City che è comunque gallese) il calcio britannico si consola con gli exploit esterni del Linfiled e del St. Johnstone Perth. I nordirlandesi hanno vinto a Xanthi, in Grecia, contro la squadra della Skoda, con gol di Burns (nella foto accanto). Mentre gli scozzesi hanno prevalso a Trondheim contro il quotato Rosenborg. Risultato prestigioso. Il St. Johnstone non ha mai vinto nulla di importante, se non una Challenge Cup, cioè tipo una Coppa Italia di Serie C. I biancocelesti si trovano in una città vicina a Dundee e contro United ed FC giocano il Tayside Derby.

Il favore dei pronostici. Le squadre più quotate hanno vinto nei loro rispettivi impegni come la Stella Rossa Belgrado, lo Standard Liegi, il Malmo, il Rubin Kazan. Qualcuna però ha pareggiato come lo Sturm Graz, il Goteborg o lo Sparta Praga, mentre l’Utrecht ha registrato la sconfitta più clamorosa per 2-1 in casa dei lussemburghesi del Differdange 03. Quando si dice il calcio estivo.

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