Coppa UEFA 1983: la finale tra Anderlecht e Benfica |
Probabilmente non è un caso che due formazioni
provenienti dai giorni della Champions League finiscono per ritrovarsi nella
finale di Europa League. Il secondo torneo per importanza del calcio europeo
ridà fiato alle ambizioni del Chelsea, la squadra Campione d’Europa in carica,
e a quella del Benfica, che ritrova una finale di un certo livello dopo oltre
20 anni. Superano con il medesimo punteggio di 3-1 rispettivamente il Basilea
ed il Fenerbahce, il Chelsea ed il Benfica si danno appuntamento ad
Amsterdam per il 15 maggio in una finale che si preannuncia, comunque,
spettacolare.
Il Chelsea di Rafa Benitez con questa finale
può dunque salvare una stagione altrimenti catastrofica, con all’orizzonte già
l’ombra di Josè Mourinho, accreditato da ogni parte come il prossimo allenatore
a sedersi sulla panchina di Stamford Bridge. Desta, però a suo modo curiosità
soprattutto il Benfica di Jorge Jesus,
tecnico che arriva alla finale giocando in maniera anche spettacolare. Del
resto l’organico della sua squadra è composto da ben 14 sudamericani, tra cui
spiccano 5 brasiliani (Luizao ne è lo storico capitano), 5 argentini, 2
uruguagi e 2 paraguayani. E’ soprattutto il paraguayano Oscar Cardozo la vera anima benfichsita, che con 2 gol al
Fenerbahce ha permesso alla sua squadra di raggiungere la finale. Del resto
Cardozo è arrivato a Lisbona già nel 2007 dal Newell’s Old Boys ed ha segnato
con le aquile già oltre 100 gol. In patria si era affermato con la maglia del
Nacional Asunciòn, la squadra che ha dato i natali calcistici anche ad Arsenio
Erico, il maggior bomber del calcio nazionale.
Il Benfica, ad ogni modo, manca da una finale
europea dal 1990, quando a Vienna perse la finale di Coppa dei Campioni contro
il Milan e con Sven Goran Eriksson
in panchina. Nella sua storia ha vinto 2 volte la Coppa dei Campioni nel 1961 e
1962, ma 5 volte vi ha perso la finale. Si è affermato anche 2 volte nella
Coppa Latina, ma nel 1983 ha perso la finale della Coppa UEFA per mano
dell’Anderlecht. Un precedente che a distanza di trent’anni, dunque, non lo
lascia proprio tranquillo con il Chelsea all’orizzonte.
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