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La copertina del magazine Goles nel settembre '79 |
L’Argentina vinse la prima Coppa del Mondo
della sua storia nel 1978, ma senza l’apporto di Maradona. Il selezionatore
Menotti, infatti, lo aveva escluso dalla sua lista per la rassegna iridata, pur
consapevole dell’immensità del talento del giovane Diego. Tuttavia, giusto un
anno più tardi il Pibe de Oro si prende la sua prima importante rivincita alla
Coppa del Mondo Juniores che si gioca in Giappone. Non è ovviamente la stessa
cosa, ma i colpi di genio dispensati da Maradona in terra nipponica lasciano
tutti a bocca aperta. L’Argentina, guidata anche in questo caso da Menotti, le
suona praticamente a tutti. Nell’ordine: Indonesia, Jugoslavia, Polonia,
Algeria ed Uruguay ed anche all’Unione Sovietica in finale, che passa
addirittura in vantaggio. Maradona trova un partner ideale in Ramon Diaz ed a
centrocampo in Barbas. Maradona rivela al mondo tutto il suo talento. In
Argentina la vittoria iridata viene celebrata con il massimo degli onori.
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Maradona con la sua prima Copap del Mondo (foto Goles) |
Oltretutto la dittatura del Generale Videla trova appoggio indispensabile nei
successi sportivi per giustificare le sue atrocità in un paese che è deragliato
paurosamente. Non si contano e non saranno mai ufficiali il numero esatto dei desaparecidos, cioè argentini uccisi e
fatti scomparire dalla dittatura. Alcuni corpi sono ormai depositati in fondo
all’Oceano. Venivano gettati in mare vivi con un enorme masso legato al piede e
quindi costretti a morire in indicibile sofferenza. Maradona va a stringere inconsapevolmente
a Buenos Aires la mano a Videla e agli altri sanguinari. Ma il giovane eroe non
poteva sapere di tante vergognose atrocità. L’Argentina piange le sue vittime e
celebra per disperazione sociale i suoi eroi del pallone.
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