di Vincenzo Paliotto (articolo tratto da Napolissimo n. 38 del 2011)
Il gladiatorio Salvatore Bagni |
Per quelli che non lo hanno visto indossare le scarpette bullonate Salvatore Bagni può fare anche una certa tenerezza o meglio suscitare ilarità quando è chiamato a calarsi nelle vesti del commentatore RAI. Ma Bagni, nato a Correggio il 25 settembre del 1956, è stato uno dei centrocampisti più validi del calcio italiano degli Anni Ottanta. Esteticamente non era bello assolutamente a vedersi. Mediano nerboluto e possente nella corsa, ma non proprio raffinato nel palleggio, aveva nell’estate del 1977 operato un grande salto riuscito a pochi calciatori nella loro carriera, passando direttamente dalla Serie D, dove indossava la maglia del Carpi, alla Serie A, dove lo acquistò l’emergente Perugia. Tutto il calcio italiano di conseguenza parlava di questo inesauribile centrocampista, dotato anche di discreto senso del gol, che stava inesorabilmente bruciando le tappe. Per cui non meravigliò più di tanto l’interesse nei suoi confronti da parte delle grandi squadre ed in prima fila dell’Inter, che lo acquistò nell’estate del 1981. Con i nerazzurri milanesi giocò fino al campionato del 1983/84, senza tuttavia convincere in pieno per i mezzi a propria disposizione. Bagni rivelò oltretutto qualche limite caratteriale che lo allontanò progressivamente dal club nerazzurro. Qualche dirigente milanese mal sopportava il carattere deciso del calciatore e l’Inter lo mise sul mercato.
Ne approfittò, comunque, con ottima scelta di tempo il Napoli, che nell’estate del 1984 se ne assicurò le prestazioni, proprio dopo aver formalizzato l’acquisto dello stesso Maradona. All’ombra del Vesuvio Bagni riuscì finalmente a riconfermare le sue potenzialità, che aveva già fatto peraltro ampiamente intravedere nelle file del Perugia. Con la sua grinta Bagni infiammò il catino del San Paolo, diventando oltretutto lo scudiero preferito di Maradona, e trascinò il Napoli nei quartieri nobili del campionato. Con i partenopei Salvatore Bagni disputò quattro stagioni dal 1984/85 al 1987/88, giocando in Serie A 106 partite condite anche da 12 gol. Con il Napoli del resto si aggiudicò la fantastica accoppiata Scudetto-Coppa Italia del 1986/87. Il suo rendimento altissimo costrinsero il CT Azeglio Vicini a riportarlo a furor di popolo in Nazionale.
Al termine della stagione 1987/88 Bagni fu però costretto a lasciare il Napoli, dopo le aspre polemiche nei confronti dell’allenatore Ottavio Bianchi, che avevano portato il Napoli a perdere clamorosamente uno Scudetto quasi già vinto a vantaggio del Milan. Con Giordano, Garella e Ferrario, Bagni si rese protagonista in negativo di una dura presa di posizione nei confronti di Bianchi e del resto della squadra. Nonostante questo non proprio piacevole ricordo, per i tifosi napoletani Salvatore Bagni rimane pur sempre un idolo, per il suo carattere gladiatorio ed inarrestabile. E’ uno dei calciatori del Grande Napoli degli Anni Ottanta tra i più legati ancora a Diego Armando Maradona.
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