Ha arbitrato al San Paolo l’amichevole di lusso tra il Napoli ed il Penarol il giovane arbitro Marco Guida di Torre Annunziata, recentemente promosso dalla CAN di B a quella A con luminose prospettive. Vi ripropongo un’intervista al fischietto di Torre Annunziata da lui concessami e dai vertici della scrupolosa AIA nel giugno del 2010 per le pagine di Napolissimo. Per me un’esperienza gratificante.
"Gli arbitri italiani sono i migliori che ci sono in circolazione”, era un pensiero diffuso con convinzione e cognizione di causa negli ambienti non solo del calcio nazionale, ma anche e soprattutto di quello internazionale, fino a non molti anni fa. Tuttavia, la classe arbitrale vive da sempre sotto accusa e sotto il giudizio mai troppo tenero dei tifosi e degli addetti ai lavori, in una professione delicata e tutt’altro che facile. Marco Guida, classe 1981, di Torre Annunziata, ad ogni modo, rappresenta il nuovo che avanza nell’ambito della classe arbitrale italiana. Arbitrare non è soltanto una missione sportiva, peraltro difficile e poco agevole per i suoi protagonisti, ma soprattutto rivela un grande amore ed un’enorme passione per il calcio. Lontano dai coinvolgimenti scabrosi di Moggiopoli e dagli ambienti scomodi del calcio-business, Guida vive la sua esperienza arbitrale con l’entusiasmo di un ragazzino e la classe di un campionissimo. Il ragazzo di Torre Annunziata ha esordito in Serie A lo scorso 31 gennaio, fischiando al Bentegodi di Verona in un delicato Chievo-Bologna (1-1), risultando tra i più giovani esordienti nella massima divisione: “Più giovane di me all’esordio, ma giusto di qualche mese, c’è stato Sebastiano Peruzzo di Schio. Ma con Tagliavento e Trefoloni ho stabilito un record, in quanto dopo soltanto due anni di arbitraggio sui campi di Lega Pro sono approdato alla CAN di Serie A e B. Un risultato notevole”. Ma chi è il direttore di gara Marco Guida nella vita di tutti i giorni?: “Sono laureato in Economia e Commercio e sono un consulente commerciale, ma faccio anche pratica presso uno studio di commercialista. Quella che dovrebbe essere la mia aspirazione professionale. Ma non nascondo che al primo posto adesso nelle mie aspirazioni c’è la carriera arbitrale. Devo conciliare il lavoro con l’arbitraggio e non è proprio semplice. Una cosa che richiede un impegno importante, in quanto ci alleniamo direi intensamente per arbitrare partite di calcio di un certo livello”. In un calcio dove si va a dirigere gare di grande prestigio, con grandi campioni in campo: “Certo l’impegno che ci viene richiesto è intenso, a livello proprio professionistico anche se professionisti strutturalmente non siamo, ed i sacrifici sono anche ben ripagati, anche se il livello di guadagno dei calciatori rimane comunque irraggiungibile. Cerco di coordinare quanto meglio possibile gli impegni professionali e personali, anche con la mia fidanzata Chiara,anche lei di Torre Annunziata, molto paziente a rispettare i miei numerosi impegni”. Ma come e perché si diventa arbitri? “Semplicemente non pensavo di diventare un arbitro. Volevo fare il calciatore e ho giocato con la Scuola Calcio Napoli e quindi nel Torre Annunziata 88,una formazione minore della mia città, ma non con grandissimi risultati. Ho capito che non avrei avuto grosse fortune nei panni di calciatore. Poi mi sono avvicinato ad un corso arbitrale, neanche senza troppo entusiasmo iniziale in verità. Fin quando ho poi scoperto di essere portato per questo ruolo. Anzi probabilmente me ne hanno convinto gli altri”. Del resto la sezione arbitrale di Torre Annunziata è molto importante storicamente e tecnicamente: “E’ in pratica la mia seconda casa. Tutti mi hanno seguito e fatto il tifo per me, quando la mia carriera è cominciata ad andare bene, con risultati di un certo livello. Lo stesso Luigino Quartuccio, arbitro di Serie A negli Anni Ottanta e Novanta, mi ha seguito con grande entusiasmo. Per questo sono grato a tutti, perché mi hanno aiutato e fatto sentire importante. Oltretutto è un bell’ambiente da vivere, fatto di valori sani e di gente appassionata al mondo del pallone. Invece la preparazione settimanale la sosteniamo allo Stadio Solaro di Ercolano, con un preparatore atletico messoci a disposizione dell’AIA. E’ una vera e propria preparazione atletica, che ci tiene pronti per il grande calcio”. Che impressione le fa il calcio di oggi? “Io sono sempre stato un tifoso di calcio. Un appassionato di questo sport e devo dire che quando vivo questa sensazione di stare in mezzo al campo ad arbitrare a certi livelli è bellissimo. Il calcio conserva sempre il suo fascino. Io rimango fuori da certi discorsi. Il calcio va vissuto nella sua bellezza di sport e basta. Del resto una partita per quanto importante sia rimane pur sempre e soltanto una partita di calcio. E questo non dovremmo mai dimenticarlo”. Sarebbe d’accordo o meno con l’introduzione nel calcio di alcuni aiuti tecnologici per arbitrare? “L’errore dell’arbitro ci sta, perché l’errore dell’arbitro è umano. E credo anche che il gioco del calcio sia tutto sommato più affascinante così. L’unica cosa che potrebbe essere introdotta senza snaturare di molto il gioco ed il suo fascino è l’aiuto per capire nel dubbio il gol-non gol proprio sulla linea di porta. In quanto questa rimane una situazione di gioco sempre difficile da giudicare per noi in campo a grande velocità e magari non proprio vicini all’azione”. Quale è stata la partita più difficile che le è capitato di dirigere: “Mi ricordo un Saviano-Solofra 1-1 del 2001 nel Campionato di Eccellenza. Le squadre lottavano entrambe per salire di categoria. Io assegnai un calcio di rigore agli ospiti a dieci minuti dal termine. Ebbi qualche piccolo problema di ordine pubblico in quanto le proteste furono prolungate e veementi. Poi tutto si risolse, ma in quel momento fu dura. Comunque, la carriera arbitrale mi ha aiutato a maturare come persona e non poco. A 15 anni arbitravo in Seconda Categoria e non è facile farsi rispettare a quei livelli. Incontri gente che vogliono imporsi su terreno di gioco, scavalcando il rispetto per l’arbitro e le sue decisioni. Tuttavia, l’esperienza dell’arbitro dal punto di vista del carattere mi è servita molto per impormi anche nella vita di tutti i giorni”. Cosa ne pensa di chi arbitra nelle categorie inferiori e nel calcio giovanile: “Ci vuole molto coraggio ma ci vuole anche rispetto per loro, perché molti arbitri sono lasciati in balìa degli eventi ogni domenica, molte volte senza neanche il supporto delle forze dell’ordine. Quando leggiamo di episodi di violenza ai danni degli arbitri in campetti di periferia si rimane sconcertati. Ma questo in Campania è un problema di cultura sportiva. Il calcio è bello ma deve essere coltivata la cultura della sconfitta, a cominciare dai calciatori e dai dirigenti, fino al pubblico sugli spalti. Quasi sempre nel calcio giovanile gli episodi di violenza sono fomentati dai più grandi e non dai giovani”. Chi è il calciatore più corretto che ha incontrato nelle partite che ha arbitrato? “Senza dubbio sia Sergio Pellissier del Chievo che Marco Di Vaio del Bologna, entrambi capitani delle rispettive formazioni, nel giorno del mio esordio in Serie A. Sono stati esemplari,aiutandomi nella gestione di una gara non facile. Una partita d’altra parte passata alla storia in quanto coadiuvato dalle signore Cini e Santuari. Per la prima volta nella storia della Serie A una terna arbitrale è risultata composta da un uomo e due donne. Ci è capitato con la stessa terna anche in Serie B in Sassuolo-Triestina. Ma comunque conservo bei e prestigiosi ricordi di tutte le partite arbitrate, come ad esempio un’amichevole Cavese-Napoli del gennaio del 2009. Quella ha rappresentato un momento di vanto per me. Insomma arbitrare il Napoli, di cui seguo le sorti sin da bambino, non capita tutti i giorni”. C’è un arbitro del presente o del passato a cui lei si ispira? “Sinceramente no. Non ho modelli, soprattutto perché cerco di essere sempre e sostanzialmente me stesso”. Il livello degli arbitri italiani nel contesto internazionale: “Sono sempre i migliori al mondo, senza dubbio. Gli arbitri italiani hanno una preparazione atletica superiore agli altri, invidiabile. Ed anche dal punto di vista tecnico si aggiornano e guardano più partite possibili per conoscere i calciatori, i momenti della gara. Fare un tesoro di esperienza continua insomma delle squadre e dei calciatori. Penso che il livello italiano sia ancora superiore a quello degli altri paesi”. Ma di quale squadra è tifoso Marco Guida? “Sono un grande appassionato di calcio ed anche io tengo alle sorti di una squadra, che purtroppo però attraversa un momento proprio difficile come il Savoia. La situazione della squadra riflette purtroppo la situazione sociale ed economica di una città con grandi problemi. Chissà se in breve tempo questo situazione potrà cambiare. Lo spero per tutti. Ovviamente poi tengo anche molto alle sorti del Napoli”. Marco Guida intanto è già pronto per un nuovo allenamento ed un nuovo impegno del fine settimana. Il ragazzo di Torre Annunziata oramai da anni vive le sue domeniche su un campo di calcio, passando dalle categorie dilettantistiche ai campi della Serie A, ma con l’amore e la passione per il calcio di sempre. La professione arbitrale costituisce un obiettivo primario e Guida di Torre Annunziata ha il talento giusto e l’età giusta per essere uno dei migliori tra le giacchette nere del nostro calcio.
Vincenzo Paliotto su Napolissimo n. 23 del 2010
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
EliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaNAPOLI CAMPIONE D'ITALIA.
EliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
EliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
EliminaCaro Marotta, Guida arbitrò Juve-Cagliari con 3 rigori non dati agli ospiti. Oggi però è di Napoli?
RispondiEliminaFurono due e neanche tanto facili da vedere.
EliminaPerchè nessuno parla del rigone non concesso al Genoa nel primo tempo ? Dv è la stampa partenopea ? Dbb dire a Merdaset e Sky di parlare di tutto ........ecco perchè nel calcio non cambierà mai nulla....decidono e decideranno sempre i poteri forti, capaci di ipnotizzare anche i media.....altro che sudditanza.
RispondiEliminaAlcuni (quasi tutti in realtà) di questi commenti sono da denuncia. Che schifo.
RispondiEliminaCapre, ma voi credete che gli altri arbitri non abbiano simpatie calcistiche da tifosi?
RispondiEliminaCredete che si siano avvicinati al mondo del calcio per arbitrare dopo una vita da ultras del basket?
Ogni arbitro è o è stato tifoso, bisogna fare i conti con questo. E proprio perché occorre farci i conti, è molto più probabile, statisticamente, trovare un arbitro juventino che un arbitro che tenga alla Fiorentina.
Detto ciò, il livello della vostra dialettica vi qualifica per quello che siete: capre.
QUEST'ARBITRO CHE OGGI E' IN MALAFEDE L'ANNO SCORSO HA NEGATO 2 RIGORI EVIDENTI AL CAGLIARI PROPRIO CONTRO LA JUVE E LA PARTITA FINI' 1-1.
RispondiEliminaALLORA VI PIACEVA, VERO??????
AVETE RUBATO UNO SCUDETTO AL MILAN GRAZIE AGLI ARBITRI!!!!!
Ma che scudetto rubato, ma cosa dici....impara a contare. La juve ha vinto con 4 punti di vantaggio sul milan e anche se il milan avesse vinto sarebbe arrivato a 82 contro 83 della juve quindi esito dell'incontro ininfluente ai fini dello scudetto. Il Milan lo ha perso da solo perdendo contro Inter (4-2) e in casa con la Fiorentina (1-2).
EliminaConsiderando che lo scorso anno il Milan ha goduto di un calcio di rigore a settimana per una decina di settimane... bastava che uno cadesse a terra per far scattare il rigore... Ricordo Boateng e Pato deceduti in area senza essere toccati... e il Milan vinceva le partite. Ricordo anche i rigori negati alla Juve contro Parma, gol regolare di Pepe al Genoa la settimana prima di Milan Juventus (annullato per fuorigioco inesistente), ricordo che esistono persone che studiano gli andamenti dei campionati e stilano una classifica "virtuale"... Consiglio Osservatorio Virtualclass
EliminaGià il fatto che abbiano revocato le squalifiche e riconsegnato i punti di penalizzazione era un segno che qualcosa si muovesse in favore del Napoli. Poi far arbitrare la Juve da un napoletano DOC è veramente il massimo. E' come se in una finale di champions tra Real e Liverpool mettessero un arbitro nato a madrid e tifoso del Real....impossibile.....Io comincio ad avere il sospetto che il campionato sia manipolato da qualcuno di molto potente! Gli arbitraggi sono diventati soggettivi a seconda di come girano le p...e del direttore che nega l'evidenza e va contro 5 arbitri pur di fare di testa sua. Il campionato andrebbe sospeso, troppi errori assurdi non solo pro e contro la juve ma anche per altre squadre.
RispondiEliminaDesignazione fatta a capa di ca..o. La juve ha tutte le ragioni per essere arrabbiata, neanche nelle giovanili si designano arbitri che possano essere tacciati di parzialità.
RispondiEliminabraschi(designatore di arbitri)e da quest'anno che insegna agli arbitri dicendo di FISCHIARE questo tipo di entrata e hai GIOCATORI di NON ENTRARE COMPOSTI(braccia aperte)addirittura ha fatto fare delle prove ad alcuni giocatori sul modo di entrare in scivolata o semi-scivolata in area con LE BRACCIA LUNGO I FIANCHI,il REGOLAMENTO E QUESTO!!!TUTTO IL RESTO SONO STRONZATE DA BAR DEI SOLITI DISINFORMATI!!difatti l'arbitro di linea AVEVA DATO RIGORE!(lui le conosce le disposizioni di braschi,i commentatori tv solo quando fa comodo)poi se l'arbitro dice "non me la sento"fai decidere CHI HA VISTO MEGLIO DI TE!semplice!se non lo fai sei in malafede....e soprattutto da inquisire!
RispondiEliminaniente da aggiungere, chapeau!
Eliminaancora il gol di muntari....ahahaha!be 2-0 il primo tempo poi se l'arbitro deve VEDERE TUTTO fuori subito il 2 tempo mexes perchè il calcio non e la boxe su borriello,i 2 gol BUONI di matri e sono 2-2 il milan sempre in 10 e le partite finiscono al 90'non dopo 45'minuti,poi il campionato non è fatto di 2 partite juve -milan e milan-juve....bisogna giocare con TUTTE le squadre ed e li' che il milan ha perso lo scudetto...e comunque x l'italietta pallonara e più facile dire che la "juve ruba"piuttosto che ammettere"sono più forti"e tipico degli incapaci....
RispondiEliminainfatti....e tipico dei PERDENTI....come il napoli x esempio! NOI CAMPIONI DI ITALIA E VOI?
EliminaPS:Salutate la capolista!
Sono Juventino ma non condivido gli insulti a Guida ....I veri insulti li girerei al Designatore arbitrale ..... Non poteva non sapere che questo arbitrucolo tifa Napoli ! Mandassero un arbitro Juventino ad arbitrare il Napoli cosa succederebbe ?
RispondiEliminamazzoleni ti dice niente?
EliminaMi piacerebbe sapere da Marotta, secondo la sua tesi, quale sarebbe secondo lui la fede calcistica dell'arbitro di Catania - Juve di questo campionato, che annullò il gol regolare del Catania e convalidò quello irregolare della Juve.
RispondiEliminaSe non hai le prove allora NISBA! Questo Guida invece e un tifoso napoletano dichiarato!!
Eliminal'episodio di Guida Marco fa capire come ognuno di noi non vede mai il pallone rotondo, che dietro ad ogni lavoro ci sono sempre dei sacrifici, spazzati via da una partita no! solo adesso sappiamo che e' di Napoli,mentre prima veniva considerato come uno degli arbitri piu' giusti e con un futuro prospero. Piena solidarieta' al signor Guida
RispondiEliminala colpa e(piu del l'arbrito) di chi lo ha mandato volontariamente a Torino sapendo che era tifoso del Napoli....
EliminaA tutti gli antijuventini chiedo solo due cose?
RispondiEliminaSe il tocco di mano invece che il genoano lo avesse fatto Bonucci cosa avreste detto?
Ancora, ponete il caso siete primi in classifca con la Juve seconda, vi arbitra un signore che dice di "tenere particolarmente alla Juve da sempre", e all'ultimo minuto nega un rigore solare alla vostra squadra e vi sentite dire "non me la sono sentita" cosa faresti?
niente da aggiungere, chapeau!(cit.)
EliminaSignori juventini, mi rendo conto che siete inca..ati neri, ma il calcio resta un gioco, non il più bello del mondo,ma comunque bello. Il più bello e leale resta il rugby, da rugbysta credo che gli arbitri quando sbagliano lo fanno sempre in buona fede, chi pensa diversamente deve smettere di seguire lo sport. E' deprimente profondere passione in un qualcosa di corrotto e prevenuto, la vostra passione è un sentimento nobile e pulito non andrebbe sprecata per una squadra come la juventus. Credetemi, la juve è il male dello sport italiano. La juve è una bestemmia allo spirito sportivo più alto. Io non sono calciofilo ma quando sento la juventus mi vergogno di essere uno sportivo. Datevi al rugby, o al massimo al Napoli, ma non alla juve, fatelo per la legalità e lo sport.
RispondiEliminaTu Rugbysta? allora io sono Pulcinella. Lascio stare xke i Trolls si commentano da soli. Juve4ever il resto e fuffa!
EliminaMettiamo la moviola in campo ed una serie di giudici che verificano la partita e i vari episodi dubbi.
RispondiEliminaPerchè non vogliono farlo ?
Perchè cosi possono pilotare le varie partite è uno schifo e mo vergogno io per loro napoletani o juventini che siano
"Lontano dai coinvolgimenti scabrosi di Moggiopoli e dagli ambienti scomodi del calcio-business" Alt, mi fermo, è meglio.
RispondiElimina