Nato a Reconquista in Argentina il 1° febbraio del 1969, Gabriel Omar Batistuta sbarcò in Italia in punta di piedi nell’estate del 1991. Godeva di discrete referenze nel suo paese, ma ovviamente il campionato italiano era completamente all’oscuro della forza e delle qualità del centravanti. Tuttavia, gli esordi di Batigol furono più che discreti e l’argentino fu proclamato il nuovo idolo indiscusso di Firenze. Gol con buona frequenza in A e purtroppo anche in B, nell’anno sfortunato della retrocessione. Il torneo del 1994/95 iniziò per Batistuta sotto una buona stella e l’argentino andò in gol subito alla prima uscita in casa contro il Cagliari. Firmò il 2-1 a dieci minuti dal termine, superando Fiori. Dalla prima giornata Batistuta trovò con regolare frequenza la via del gol, violando la porta di Genoa, Cremonese, Inter, Lazio, Reggiana, Padova, Brescia, Bari, Napoli e Sampdoria, vale a dire per le prime 11 consecutive giornate di campionato. La serie positiva si interruppe il 4 dicembre del ’94 al Delle Alpi di Torino contro la Juventus. La Viola perse malamente per 3-2 e i goleador di giornata fiorentini furono Baiano e Carbone. Quell’exploit consentì comunque a Batistuta di toccare quota 26 reti e laurearsi tiratore scelto della massima divisione.
Batistuta aveva comunque stabilito un nuovo primato come miglior serie consecutiva di gol iniziali, migliorando la striscia positiva che Ezio Pascutti aveva intrapreso nel torneo del 1962/63, fermandosi a 10 giornate. Nato a Mortegliano in provincia di Udine il 1°giugno del 1937, la famosa “pelata” bolognese si prodigò in questa serie positiva che nessuno aveva raggiunto prima. Oltretutto il milanista Aldo Boffi nel 39/40 era andato in gol per 9 partite di fila tra l’ottavo ed il sedicesimo turno di campionato. La serie positiva di Pascutti terminò il 25 novembre del 1962 a Marassi, in casa della Sampdoria. Il Bologna si impose per 3-2, ma Pascutti non segnò. Non lo fermò neanche la difesa blucerchiata, ma un brutto infortunio che lo tenne lontano dai terreni di gioco fino al 20 gennaio del 1963. Pascutti era stato fedelmente attaccato alla maglia del Bologna per una lunga serie di stagioni ed il suo record aveva resistito appunto fino all’avvento del Leone di Riconquista.
Ad ogni modo, in epoche completamente diverse Pascutti e Batistuta si distinsero come grandi protagonisti del calcio italiano alla guida di due formazioni importanti come il Bologna e la Fiorentina. Pascutti ebbe anche l’onore di raggiungere il tricolore con la squadra del cuore felsinea, mentre Batigol per vincere lo scudetto dovette emigrare nella Capitale, sponda giallorosa, e sotto la guida di Capello contribuire in maniera decisiva alla vittoria del campionato del 2000/2001.
Entrambi hanno segnato nel campionato italiano caterve di gol: Batistuta ha toccato quota 184 reti, giocando con Fiorentina, Roma ed Inter, dopo esser stato lanciato dal Boca Junior, ed è l’ottavo marcatore di sempre nella storia della Serie A. Pascutti, invece, di gol ne ha messi a segno 130, tutti con la maglia del Bologna. Batigol, tuttavia, può vantare anche 56 reti nella nazionale argentina, miglior marcatore di sempre, mentre il buon Ezio appena 8 con la nazionale italiana. Ad ogni modo, Pascutti e Batistuta sono detentori di un record importante, anche se entrambi avrebbero meritato di vincere qualche trofeo in più.
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