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venerdì 3 gennaio 2020

Progreso-Barcelona Guayaquil, una sfida che manca dagli Anni Novanta

 
Jimmy Izquierdo del Barcelona
 Il 22 gennaio riparte una nuova edizione della Copa lIbertadores, quella del 2020 questa volta con finale unica al Maracanà di Rio de Janeiro. Si gioca il primo dei tre turni preliminari con: San Josè de Oruro-Guarani Asuncion, Carabobo-Universitario Lima e Progreso Montevideo-Barcelona Guayquil.

di Vincenzo Paliotto
 L’interessantissimo turno preliminare di Copa Libertadores dell’edizione del 2020 presenta immediatamente qualche confronto di spicco. Primo tra tutti la qualificazione alla fase successiva che si contenderanno gli uruguagi del Progreso e gli ecuadoregni del Barcelona Guayaquil. Peraltro le due squadre si affrontarono già in Libertadores nel 1990, al tempo dell’ultima partecipazione in merito dei giallorossi di Montevideo. Il Progreso, nato nel 1917 nel quartiere di La Teja, aveva vinto il suo unico titolo nazionale nel 1989, precedendo in classifica il Nacional Montevideo grazie anche ai 7 gol di Johnny Miqueiro, ed aveva guadagnato la partecipazione al massimo torneo continentale in compagnia del Defensor, in un’accoppiata inedita per l’Uruguay. Aveva poi ottenuto il primo posto nel girone, proprio dopo uno spareggio con il Defensor, e dopo aver avuto la meglio sul Pepeganga Margarita ed il Mineros Puerto Ordaiz, le avversarie non proprio irresistibili provenienti dal Venezuela. Negli ottavi, quindi, il Progreso avrebbe incrociato le ambizioni del Barcelona, che aveva vinto il campionato precedendo di mezzo punto(!), si proprio così, i cugini dell’Emelec. In Ecuador al tempo vigeva un cervellotico regolamento che assegnava punti in ogni partita, tenendo conto anche di una sorta di promedio punti nelle varie fasi del campionato. Ad ogni modo, il Barcelona si sarebbe poi qualificato addirittura come migliore terza nel proprio girone e dopo uno spareggio contro i boliviani dell’Oriente Petrolero. In squadra spiccavano i nomi argentini di Trobbiani ed Acosta tra gli altri.

 Negli ottavi di finale, comunque, quelli di Guayaquil misero quasi al sicuro al qualificazione nella partita di andata, imponendosi per 2-0, grazie ad una doppietta di Izquierdo, la cui prima segnatura venne giustamente etichettata come un bombazo, un tiro dalla lunga distanza che annichilì l’estremo difensore uruguagio. Poi nella partita di ritorno il Progreso provò a rendere la vita difficile a quel Barcelona, ma non andò oltre il 2-2, frutto dei gol di Machain e Leo Rampos per i padroni di casa e di Izquierdo e Bravo per gli ecuadoregni. La corsa del Barcelona si spinse poi fino alla finale, la prima della sua storia, che la squadra campione dell’Ecuador perse contro l’Olimpia Asuncion.

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