Jimmy Izquierdo del Barcelona |
di Vincenzo Paliotto
L’interessantissimo turno preliminare di Copa
Libertadores dell’edizione del 2020 presenta immediatamente qualche confronto
di spicco. Primo tra tutti la qualificazione alla fase successiva che si
contenderanno gli uruguagi del Progreso e gli ecuadoregni del Barcelona
Guayaquil. Peraltro le due squadre si affrontarono già in Libertadores nel
1990, al tempo dell’ultima partecipazione in merito dei giallorossi di
Montevideo. Il Progreso, nato nel 1917 nel quartiere di La Teja, aveva vinto il
suo unico titolo nazionale nel 1989, precedendo in classifica il Nacional Montevideo
grazie anche ai 7 gol di Johnny Miqueiro, ed aveva guadagnato la partecipazione
al massimo torneo continentale in compagnia del Defensor, in un’accoppiata
inedita per l’Uruguay. Aveva poi ottenuto il primo posto nel girone, proprio
dopo uno spareggio con il Defensor, e dopo aver avuto la meglio sul Pepeganga
Margarita ed il Mineros Puerto Ordaiz, le avversarie non proprio irresistibili
provenienti dal Venezuela. Negli ottavi, quindi, il Progreso avrebbe incrociato
le ambizioni del Barcelona, che aveva vinto il campionato precedendo di mezzo
punto(!), si proprio così, i cugini dell’Emelec. In Ecuador al tempo vigeva un
cervellotico regolamento che assegnava punti in ogni partita, tenendo conto
anche di una sorta di promedio punti nelle varie fasi del campionato. Ad ogni
modo, il Barcelona si sarebbe poi qualificato addirittura come migliore terza
nel proprio girone e dopo uno spareggio contro i boliviani dell’Oriente
Petrolero. In squadra spiccavano i nomi argentini di Trobbiani ed Acosta tra
gli altri.
Negli ottavi di finale, comunque, quelli di
Guayaquil misero quasi al sicuro al qualificazione nella partita di andata,
imponendosi per 2-0, grazie ad una doppietta di Izquierdo, la cui prima
segnatura venne giustamente etichettata come un bombazo, un tiro dalla lunga distanza che annichilì l’estremo
difensore uruguagio. Poi nella partita di ritorno il Progreso provò a rendere
la vita difficile a quel Barcelona, ma non andò oltre il 2-2, frutto dei gol di
Machain e Leo Rampos per i padroni di casa e di Izquierdo e Bravo per gli
ecuadoregni. La corsa del Barcelona si spinse poi fino alla finale, la prima
della sua storia, che la squadra campione dell’Ecuador perse contro l’Olimpia
Asuncion.
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