il gol poderoso di Hugo De leon sotto gli occhi di Baltazar |
di
Vincenzo Paliotto
Lo chiamavano o artilheiro de Deus, il bomber goiano Blatazar, che fece fortuna
pure in Europa con l’Atletico Madrid, ma che era stato un cannoniere
implacabile al Gremio. E al Gremio con un suo gol aveva consegnato il titolo
nazionale nel 1981 contro il Sao Paulo. Nel 1983, però, Baltazar decise di
accettare le offerte del Flamengo ed in Copa Libertadores finì per trovarsi di
fronte alla sua ex-squadra, particolarmente agguerrita peraltro contro la
formazione carioca. Fu una vendetta vera e propria ci tengono a specificare
quelli del Gremio. Era, infatti, accaduto che il Flamengo nel 1982 avesse
sfilato il titolo del Brasileirao alla compagine di Porto Alegre grazie alla
compiacenza dell’arbitro Scolfaro. Tuttavia, proprio in Copa Libertadores la
formazione gremista riuscì a mettere
alle corde la compagine di Rio de Janeiro. Pareggio a Porto Alegre e quindi
sontuosa vittoria per 3-1 in un Maracanà rimasto ammutolito. Nella partita di
andata nel Rio Grande do Sul proprio Baltazar portò in vantaggio il Flamengo
con un’autentica prodezza su assist di Zico, prima del pareggio nel finale
dell’uruguagio Hugo De Leon con un gran tiro dal limite. Quello di Baltazar fu
un gol doloroso, in quanto realizzato da ex di turno e quasi irriverente nei
confronti della sua ex-tifoseria. Nella gara di ritorno il Gremio calpestò gli
avversari con i gol di Tita, Osvaldo e Caio.
Ma non fu una vittoria casuale. Il Gremio si era rinforzato con il rude
uruguagio Hugo De Leòn e si fece trascinare da Renato Portaluppi. Non a caso il
Gremio vinse poi con quella squadra la sua prima Copa Libertadores ai danni del
Penarol.
Nel 1984, però la sfida si ripetè questa volta
nel girone di semifinale, in quanto il Flamengo aveva conquistato il titolo
nazionale battendo il Santos. Ma dal suo canto aveva perso Zico che era andato
all’Udinese, rendendo triste Rio ed i suoi tifosi. Il Flamengo acquistò come
portiere l’argentino Fillol ed in attacco Joao Paulo, ma non bastava. A Porto Alegre vennero strabattuti per 5-1 e
l’unico gol rubronegro era di Tita,
che tornò ad essere ex di turno, ritornato a Rio per sostituire Zico. Il
Flamengo riuscì però a vincere la partita in casa per 3-1 e si dispose per la
bella, che si gioca al Pacaembu di San Paolo del Brasile, cioè molto più vicino
a Rio che a Porto Alegre. Uno 0-0 finale fu però un risultato che premiava per
differenza-reti il Gremio, che giocò una nuova finale pur perdendola contro
l’Independiente di Bochini. Il Flamengo ritorna in semifinale di Copa
Libertadores dopo 35 anni e probabilmente si trova ad affrontare l’avversario
storicamente più ostico.
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