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martedì 22 marzo 2016

EuropaLeague2016: le due volte in finale dell'Athletic Bilbao

Iribar, portiere con oltre 600 presenze nell'Athletic Bilbao
di Vincenzo Paliotto
 Un nuovo derby spagnolo, quello tra Athletic Bilbao e Siviglia, infiamma il tabellone dei quarti di finale di Europa League. Questa volta i detentori sivigliani affronteranno i baschi,che un po’ a sorpresa ma con il solito grande cuore hanno estromesso il Valencia, grazie ad un gol del capocannoniere della manifestazione Aduriz. Ma l’Athletic si sa è questo e tanto altro ancora, soprattutto una squadra autarchica, con tutti baschi che arriva fino ai quarti in una manifestazione europea. E non è nemmeno la prima volta.
 I baschi del resto vantano ben due finali raggiunte in Coppa UEFA ed Europa League nella loro storia: nel 1977 e nel 2012. Nel’77 i leones approdarono alla doppia finale dopo un cammino avvincente e tortuoso. Ne fecero le spese al primo turno i magiari dell’Ujpest Dozsa, vittorioso di misura a Budapest. Ma al San Mamès gli ungheresi caddero sotto i colpi impietosi di Rojo (doppietta) e Dani (addirittura tripletta). Quel risultato fragoroso aprì scenari improvvisi e non utopici. Ed infatti, dopo aver eliminato il Basilea, l’Athletic liquidò anche il favorito Milan. Ed ancora una volta il San Mamès recitò il suo ruolo di catino inespugnabile. Andare a giocare a Bilbao era difficile per gli spagnoli, figuriamoci per gli stranieri. La Catedral metteva il fiato sul collo agli avversari ed anche quel Milan discreto incassò 4 gol, due di Dani e due di Carlos. Fabio capello firmò il punto della bandiera, che poteva essere decisivo. Infatti, a San Siro il Milan impose il 3-0, addirittura con doppietta di Egidio Calloni. Poi proprio nel finale i rossoneri commisero una grave ingenuità che portò fino ad un rigore trasformato da Madariaga. Si andò allora ai quarti e l’Athletic incappò nel Barcellona, che aveva tra le sue file Johann Cruyff. L’olandese volante trovò molte difficoltà al San Mamès. Il Bilbao vinse 2-1, con gol di Churruca e e Dani su rigore. Il barca marcò soltanto con Asensi. Al Camp Nou neanche Cruyff con una doppietta fu sufficiente, di fronte alla doppietta di Irureta. Il Barca a sorpresa dunque andò a casa e l’Athletic Bilbao guadagnò la sua prima finale dopo due pareggi contro il sorprendente RWDM Molenbeek, squadra belga, unica a non prendere gol a Bilbao. Risultò decisivo il gol segnato in Belgio da Churruca. La doppia finale poi i baschi la persero contro la Juventus tutta italiana di Trapattoni. A Torino Tardelli firmò l’0uncio gol del match, poi al Bilbao la Juventus difese con i denti il gol iniziale di Bettega. Irureta e Carlos violarono al porta di Zoff due volte, ma non bastò. La Juventus si portò a casa la Coppa, ma quell’Athletic aveva fatto tremare tutti.

 Guidato da Marcelo Bielsa l’Athletic Bilbao raggiunse nuovamente la finale di quella che era diventata l’Europa League nel 2012. I baschi giocarono un’ottima prima fase, qualificandosi insieme al Salisburgo, quelli della Red Bull in questo caso, ma avendo la meglio addirittura sul Paris Saint Germain. Poi nella fase ad eliminazione diretta eseguirono una serie quasi interminabile di capolavori, iniziando con la Lokomotiv Mosca, quindi proseguendo con due vittorie ai danni del Manchester United, poi un altro grande successo sullo Schalke 04 e quindi un’epica rimonta in semifinale ai danni dello Sporting Lisbona. La strada fu sbarrata soltanto da una finale sfortunata contro l’Atletico Madrid di uno scatenato Radamel Falcao.

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