Gabriella
Greison, giornalista e scrittrice romana, il 21 novembre scorso ha parlato all’interno
del suo blog Sport e miliardi de Il Fatto Quotidiano delle case editrici
emergenti ed in particolare della Urbone Publishing, dando risalto ai libri
Stasi Football Club ed Estadio Nacional. Non sono mancati poi i riferimenti
agli altri titoli della stessa casa editrice diretta da Gianluca Iuorio.
In questo mare di case editrici che chiudono, di librerie che
chiudono, di librai che cambiano lavoro, di scrittori che non trovano pace, di
cronisti che non riescono a pubblicare libri-reportage perché le loro proposte
sono poco commerciali, ho trovato una fiammella di luce, di speranza. Si tratta
di un posto nuovo, giovane e bello, si tratta di una casa editrice che ha
dietro menti fresche e brillanti, che si svegliano già con le maniche
rimboccate, e si danno da fare per pubblicare cose di livello, di assoluta
qualità, e resistono e vivono. Con l’argomento calcio come pretesto, per
raccontare altro, per raccontare storie di vita. E’ la Urbone Publishing, con due titoli di
spessore, scritti da Vincenzo Paliotto: si tratta di ‘Stasi Football Club’ (un libro che
racconta il calcio nella ex-Ddr, al di là del muro
di Berlino) e ‘Estadio Nacional’ (con
il Cile protagonista,
e le sue terre sotto la dittatura militare sanguinosa). Ma ci sono anche “Storie di tifosi dipendenti dai sogni” (di
Simone Togna) e ‘Il ragazzo che non giocò
la finale’ (di Danilo de Nardis), il primo è un libro sulla passione
per il mondo del calcio e sulla capacità dei protagonisti delle trenta storie
narrate di aver conseguito quella felicità che pervade il corpo grazie al
raggiungimento di un obiettivo che poteva sembrare quasi utopistico per
attraversato fisicamente tutto il globo terrestre per poter assistere ad uno
specifico match, con l’importanza di essersi aperti al mondo, in angolo della
terra. Il secondo con l’isola di Montserrat nel Mar dei Caraibi e l’eruzione
del suo vulcano, e la partita di calcio alle pendici dell’Himalaya in
concomitanza con la finale dei Campionati del mondo di Corea e Giappone in quel
di Yokohama, che deciderà qual è la squadra più debole del ranking Fifa.
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Poi c’è la ‘Herkules Book‘, che
ha appena pubblicato la seconda edizione del mio ‘Prossima fermata Highbury’ con al prefazione
prestigiosa diDesmond Morris: è una
casa editrice appena nata, guardate il loro sito, vedrete di cosa parlo. E
infine c’è la ‘HellNation libri‘ che
fa parte del marchio Red Star Press, che ha già alcuni titoli molto
interessanti all’attivo: tra cui ‘Essere
Skinhead‘ (di Ruggero Daleno) e Ultrà (di
Valerio Marchi). Se avete nuove case editrici da segnalarmi, luoghi di lettura
poco conosciuti, nuovi ritrovi, aspetto vostre indicazioni per andarli ad
esplorare. Nel web o reali. Tanto è la stessa cosa…
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