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venerdì 28 agosto 2015

Amarcord: Torino-Fiorentina dell'82


di Vincenzo Paliotto

 Con un po’ di sorpresa in verità Torino-Fiorentina si propone come match-clou di questo scorcio di campionato. Le rispettive vittorie, dei granata a Frosinone e dei viola in casa al cospetto del Milan, proiettano questa sfida come la più attesa della seconda giornata del torneo nostrano, in termini di classifica anche più di Roma-Juventus, che per differenti motivi hanno steccato alla prima.

 Torino e Fiorentina hanno il comune denominatore di portare un certo rancore nei confronti della Juventus. Il Torino per ovvi motivi di coabitazione, certamente scomoda, a livello cittadino, mentre l’acredine dei gigliati è dovuta a più di uno sgarbo arrecato loro da parte degli juventini. Lo Scudetto scippato nel 1982 è ancora una ferita aperta, così come l’acquisto in sede di calciomercato di Roberto Baggio nell’estate del 1990. Eppure inavvertitamente nella stagione tanto polemica del 1981/82 fu proprio il Torino a fermare in qualche modo la corsa in classifica della Fiorentina. All’altezza della 22esima i toscani di De Sisti erano infatti con 32 punti al primo posto proprio in coabitazione della Juventus. In quella domenica del 14 marzo 1982 la Juventus, comunque, riportò una larga vittoria all’Olimpico, contro una Roma piuttosto arrendevole. Due gol di Virdis ed un’autorete di Marangon nel primo tempo spianarono al strada ai bianconeri.

 La Fiorentina, invece, al comunale di Torino incontrò più di una difficoltà. Priva di Antognoni, la Fiorentina scese in campo così: Galli, Cuccureddu, Contratto, Casagrande, Vierchowood, Galbiati, Daniel Ricardo Bertoni, Pecci, Graziani, Miani e Massaro. L’attenzione era concentrato soprattutto su i due favolosi ex di turno: Ciccio Graziani ed Eraldo Pecci. Due degli eroi dell’ultimo Torino scudettato del ’76. I granata di Giacomini risposero con: Terraneo, Cuttone, Beruatto, Giacomo Ferri, Zaccarelli, Ermini, Bonesso, Bertoneri, Dossena, Sclosa e Pulici. Agli ordini di Agnolin di Bassano del Grappa i gemelli del gol erano divisi.

 La Viola si illuse del vantaggio all’inizio della ripresa proprio per una segnatura di Graziani al 48’. Il Toro impattò rapidamente con Ermini al 68’, prima di patire un nuovo sorpasso, questa volta procurato da un’autorete di Pulici al 77’. La vittoria pareva cosa fatta, ma a tre dal termine lo stesso Pulici pareggiò su rigore, concesso in maniera contestata da Agnolin. La Juve superò in classifica la Fiorentina, ma quel campionato sarebbe risultato ancora ricco di sorprese.

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