di Vincenzo Paliotto
Con un po’ di sorpresa in verità Torino-Fiorentina
si propone come match-clou di questo scorcio di campionato. Le rispettive
vittorie, dei granata a Frosinone e dei viola in casa al cospetto del Milan,
proiettano questa sfida come la più attesa della seconda giornata del torneo
nostrano, in termini di classifica anche più di Roma-Juventus, che per
differenti motivi hanno steccato alla prima.
Torino
e Fiorentina hanno il comune denominatore di portare un certo rancore nei
confronti della Juventus. Il Torino per ovvi motivi di coabitazione, certamente
scomoda, a livello cittadino, mentre l’acredine dei gigliati è dovuta a più di
uno sgarbo arrecato loro da parte degli juventini. Lo Scudetto scippato nel
1982 è ancora una ferita aperta, così come l’acquisto in sede di calciomercato
di Roberto Baggio nell’estate del 1990. Eppure inavvertitamente nella stagione
tanto polemica del 1981/82 fu proprio il Torino a fermare in qualche modo la
corsa in classifica della Fiorentina. All’altezza della 22esima i toscani di De
Sisti erano infatti con 32 punti al primo posto proprio in coabitazione della
Juventus. In quella domenica del 14 marzo 1982 la Juventus, comunque, riportò
una larga vittoria all’Olimpico, contro una Roma piuttosto arrendevole. Due gol
di Virdis ed un’autorete di Marangon nel primo tempo spianarono al strada ai
bianconeri.
La
Fiorentina, invece, al comunale di Torino incontrò più di una difficoltà. Priva
di Antognoni, la Fiorentina scese in campo così: Galli, Cuccureddu, Contratto, Casagrande, Vierchowood, Galbiati, Daniel
Ricardo Bertoni, Pecci, Graziani, Miani e Massaro. L’attenzione era
concentrato soprattutto su i due favolosi ex di turno: Ciccio Graziani ed
Eraldo Pecci. Due degli eroi dell’ultimo Torino scudettato del ’76. I granata
di Giacomini risposero con: Terraneo,
Cuttone, Beruatto, Giacomo Ferri, Zaccarelli, Ermini, Bonesso, Bertoneri,
Dossena, Sclosa e Pulici. Agli ordini di Agnolin di Bassano del Grappa i
gemelli del gol erano divisi.
La
Viola si illuse del vantaggio all’inizio della ripresa proprio per una
segnatura di Graziani al 48’. Il Toro impattò rapidamente con Ermini al 68’,
prima di patire un nuovo sorpasso, questa volta procurato da un’autorete di
Pulici al 77’. La vittoria pareva cosa fatta, ma a tre dal termine lo stesso
Pulici pareggiò su rigore, concesso in maniera contestata da Agnolin. La Juve
superò in classifica la Fiorentina, ma quel campionato sarebbe risultato ancora
ricco di sorprese.
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