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mercoledì 10 giugno 2015

Europa League 2016, in attesa del sorteggio


di Vincenzo Paliotto
Il peso del blasone. Un vasto e variegato plotone di 104 squadre scenderà ai nastri di partenza del First qualifiyng Round dell’Europa League 2016. Il primo turno è previsto per il 2 e 9 luglio prossimi e la griglia di partenza comincia a delinearsi sempre più nettamente mano a mano che vanno terminando le varie competzioni nazionali. Il primo turno riserverà un lotto di squadre effettivamente dal blasone non indifferente. Infatti, scenderanno subito in campo formazioni che hanno già vinto nella loro storia più di una competizione europea. E’ il caso della Stella Rossa Belgrado (Coppa dei Campioni 1991), West Ham United (Coppa delle Coppe 1964), Aberdeen (Coppa delle Coppe 1983), Dinamo Tblisi (Coppa delle Coppe 1981), Slovan Bratislava (Coppa delle Coppe 1969) e Ferencvaros (Coppa delle Fiere 1965).

Tra le altre suadre di un certo peso storico anche in Europa bisogna,a d ogni modo, ricordare il Rosenborg, l’AIK Stoccolma, l’Elfsborg Boras, l’MTK Budapest, l’Hajduk Spalato, mentre gli slovacchi dello Spartak Trnava e i serbi del Vojvodina Novi Sad possono vantare di aver vinto più volte a testa la Mitropa Cup. In particolare lo Spartak Trnava nel 1969 arrivò fino alle semifinali della Coppa dei Campioni, ma poi battuto di un solo gol di scarto dall’Ajax di Johann Cruyff. Da queste compagini si attende anche un ottimo apporto del pubblico.

Le distanze. Un recente articolo apparso sull’autorevole FourFourTwo ha detto a chiare lettere che i club inglesi assolutamente temono e non preferiscono l’Europa League. Soprattutto in quanto intasa settimane già agonisticamente ricche, giocando al giovedì troppo a ridosso del weekend, in partciolar modo se capita di dover giocare nell’est estremo dell’Europa e cioè praticamente in Asia. Il contingente delle kazake, azere, moldave, armene e russe anche questa volta è consistente e queste compagini stanno ottenendo risultati sempre più confortevoli ed esiste sempre più concretamente la possibilità di ritrovarle molto avanti nel tabellone della competizione. C’è anche l’FC Ordabasy che gioca a Shykment, quasi sul confine con il Kirghikistan. Anche se Almaty, dove gioca il Kairat (dal 1976 all’83 nella Soviet Premier Liga) e di qualche centinaio di km ancora più lontano rispetto all’Europa. Il Kairat rappresenta la squadra più “lontana” dell’intero tabellone dell’Europa League.

 Non bisogna poi trascurare il fatto che in merito alle distanze esite poi al possibiltà di poter andare anche nel profondo nord, a casa di una islandese, faroese o in qualsiasi zona della Scandinavia. Gli scozzesi si presentano con il St.Johnstone Perth, compagine che nel 1972 raggiunse i quarti in Coppa delle Coppe dopo un prestigioso cammino, in cui affrontò anche l’Amburgo.

Fair Play. Ha destato più di una polemica, invece, l’assegnazione dei tre posti per quanto riguarda la classifica del Fair Play, vale a dire la buona condotta. Un posto è andato allo University Club Dublin, un club della capitale irlandese legato al locale ateneo ma con effettivamente pochissimi tifosi al seguito. Milita in seconda divisione e partecipò alla Coppa delle Coppe del 1985, perdendo contro l’Everton. Mentre gli altri deu posti sono andati ad una formazione inglese e ad una olandese. Gli orange hanno presentato lo storico club del Go Ahead Eagles Deventer, che l’unica volta giocò in Europa, partecipando alla Coppa delle Coppe del ’65. Squadra che ha lanciato molti giocatori dal settore giovanile. Tuttavia, gli olandesi non sono stati proprio irreprensibili nell’ultima stagione, infatti giocheranno l’Europa League, ma militeranno in seconda divisione per essere retrocessi ai play-out. Quelli del Feyenoord hanno devastato Roma in occasione prorpio di un incontro di Europa Legaue e poi si sono distinti per il loro razzismo nei confronti di Gervinho.

La finale del Sankt Jakob. Ricostruito nel 1998 su quella che era il Sankt Jakob Stadium, il Sankt Jakob Park è un impianto molto moderno con tutti posti a sedere ed effettivamente spettacolare. Del resto è alla prima finale europea nella nuova veste, ma in passato qui si sono giocate ben 4 finali di Coppa delle Coppe: nel 1969 (vittoria dello Slovan Bratislava), nel 1975 (successo per la Dynamo Kiev), nel 1979 (vittoria del Barcellona) e nel 1984 (vittoria della Juventus).

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