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venerdì 29 agosto 2014

EuropaLeague2015: La notte delle vittime illustri


Il Qarabag FK e il logo che ne
raffigura i famosi cavalli di quella
regione
 Forse mai tante vittime illustri sono cadute in una sola notte di Europa League. Ma i play-off della seconda manifestazione continentale per club hanno regalato delle sorprese senza dubbio inattese.  Il risultato più a sensazione è arrivato dall’Olanda, dove il Twente Enschede, fermato tra le mura amiche con un pareggio, ha consentito al Qarabag FK di approdare per la prima volta in assoluto alla fase a gironi della competizione. Prima volta in assoluto anche per una squadra azera. Quindi, i ciprioti dell’Apollon Limassol sono andati ad eliminare a domicilio i russi della Lokomotiv Mosca, l’Astra Giurgiu ha condannato il Lione, l’HJK Helsinki il Rapid Vienna, mentre hanno valicato la soglia dei play-off per la prima volta anche i greci dell’Asteras Tripoli, così come i bielorussi della Dinamo Minsk. I russi dell’FK Krasnodar, alla loro prima partecipazione nella storia, hanno invece eliminato con tre gol nel finale di gara la ben più accreditata Real Sociedad. Il St. Etienne ha eliminato il Karabukspor soltanto con i tiri dagli undici metri. Come il Rio Ave, che h avuto la meglio sul più esperto Elfsborg.

Il sogno del Qarabag. Tuttavia, nessun risultato rimane tanto sorprendente come quello del Qarabag FK, che ha avuto la meglio sul Twente, squadra con una certa esperienza in Europa, addirittura finalista in Coppa UEFA nel 1975. Quello degli azeri è oltretutto un exploit storico-politico particolare, appartenendo il club alla comunità del Nagorno-Qarabag, dilaniato da un conflitto annoso e sanguinoso, che a sua volta ha influito non poco sulle sorti dello stesso club. Nel 1993 infatti il Qarabag dovette emigrare da Agdham, città caduta sotto il controllo militare armeno, per giocare a Baku, proprio mentre il suo allenatore Bagirov era tra le vittime del conflitto. Oltretutto, nonostante queste enormi difficoltà, nel 1999 fu la prima squadra azera a vincere in Europa contro il Maccabi Haifa. L’entusiasmo in Azerbaigian sarà altissimo, dopo questo ulteriore risultato di prestigio, che accresce l’attesa in vista anche dell’Inter, in un girone che comprende anche il Dnipro ed il St.Etienne. Quattro brasiliani ed un olandese in rosa deliziano il pubblico azero della squadra più a est della manifestazione.

 

Apollon Limassol
 Il Dio Apollon. Non è stato senza dubbio da meno neanche l’exploit dell’Apollon Limassol, che sembrava condannato dopo l’1-1 conseguito sul terreno amico. I ciprioti, invece, hanno sbancato Mosca con un leggendario 4-1, qualificandosi per la seconda volta nella loro storia alla fase a gironi dell’Europa League. Risultato sfumato d’altro canto allo scadere per i connazionali dell’Omonia, battuti da un gol di Samba, che ha siglato il 2-1 esterno in favore della Dynamo Mosca, dopo il 2-2 dell’andata che avrebbe qualificato i ciprioti. L’Apollon, fondato nel 1953, è noto ai tifosi locali come il club dei fugitives, in quanto alcuni giocatori dell’AEL, altro club di Limassol nato però nel 1930, trovarono riparo in questa squadra al momento della sua creazione.

Exploit finnico. L’HJK Helsinki è il maggior club del calcio finlandese con ben 26 titoli nazionali vinti ed è l’unica squadra ad essersi qualificata a una fase a gironi delle coppe europee. Nel ’99 si qualificò per i giorni della Champions League ai danni dei francesi del Metz. Questa volta è toccato al Rapid Vienna. Hanno di cosa esaltarsi i finnici, considerati i loro isolati exploit continentali. Nel 1986 il Kuusisy Lahti arrivò ai quarti in Coppa dei campioni, ma anche quello fu un caso isolato. L'HJK è la squadra più a nord al momento in Europa League.

 Il capocannoniere. Il tiratore scelto della manifestazione fino a questo momento è Adam Rooney dell’Aberdeen con 6 reti, ma gli scozesi sono già fuori dai giochi. Nutrono al momento, quindi, buone speranze Branimir Hrgota del Borussia Moenchengladbach con 5 reti e lo svedese del Panathinaikos Marcus Berg con 4, ma ci sarà ancora tanto da giocare.

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