E’ tra le squadre di Stoccolma senza dubbio
quella meno famosa. Fondata nel 1942 nel quartiere di Bromma, nella parte
occidentale della capitale, il club rossonero ha guadagnato per la prima volta
la partecipazione ai preliminari di Europa League, grazie ai posti riservati
alla classifica del Fair Play. Oltretutto il Brommapojkarna è una squadra che
punta decisamente tutto sul settore giovanile, contando addirittura oltre 200
squadre e 3.000 calciatori. Non a caso la rosa della prima squadra è formata
quasi esclusivamente da giocatori svedesi cresciuti nel vivaio, ad eccezione
dell’islandese Kristin Jonsson, proveniente in prestito dal Breidablik, e del
kosovaro Dardan Rexhepi, 22 anni e preso dal Malmo e che ha pure esordito nella
Nazionale del Kosovo.
Tuttavia, i precedenti del Torino al cospetto delle squadre svedesi sono incoraggianti per i colori granata. Il Toro, infatti, affrontò per la prima volta una svedese nella Coppa dei Campioni del 76/77, al primo turno, eliminando con un po’ di fatica il quotato Malmo, allenato dall’inglese Bob Hougton. Al Comunale il Torino si portò in vantaggio con Mozzini, ma venne raggiunto praticamente quasi allo scadere da Jonsson, gettando tutti o quasi nello sconforto. Non Ciccio Graziani, per, che in un ulteriore recupero concesso dall’arbitro firmò il preziosissimo successo per 2-1. In Svezia poi il Torino ancora andò in vantaggio al 3’ con Patrizio Sala, ma venne quasi subito raggiunto da un penalty accordato a Ljungberg. Il pareggio fu quindi sufficiente per il passaggio del turno.
Dopo due stagioni consecutive trascorse in
cadetteria, il Brommapojkarna è ritornato in massima divisione,
nell’Allsvenskan, giungendo al 13° posto. La sua media-spettatori in campionato
supera di poco le 1.000 unità, mentre ancora più timida è stata l’affluenza per
le gare di Europa League contro i finnici del VPS ed i nordirlandesi del
Crusaders Belfast. Ma in queste occasioni il Bromma si è spostato dal suo
tradizionale Grimsta IP con 8.000 posti, ma dal terreno artificiale, al più
noto ed internazionale Tele 2 Arena.
Tuttavia, i precedenti del Torino al cospetto delle squadre svedesi sono incoraggianti per i colori granata. Il Toro, infatti, affrontò per la prima volta una svedese nella Coppa dei Campioni del 76/77, al primo turno, eliminando con un po’ di fatica il quotato Malmo, allenato dall’inglese Bob Hougton. Al Comunale il Torino si portò in vantaggio con Mozzini, ma venne raggiunto praticamente quasi allo scadere da Jonsson, gettando tutti o quasi nello sconforto. Non Ciccio Graziani, per, che in un ulteriore recupero concesso dall’arbitro firmò il preziosissimo successo per 2-1. In Svezia poi il Torino ancora andò in vantaggio al 3’ con Patrizio Sala, ma venne quasi subito raggiunto da un penalty accordato a Ljungberg. Il pareggio fu quindi sufficiente per il passaggio del turno.
Nel 1992/93, quindi i granata affrontarono in
Coppa UEFA il Norkkoping, ancora al primo turno. Il Torino perse di misura in
Svezia, ma ribaltò le sorti del doppio confronto ancora una volta a Torino,
grazie ad un’autorete di Vaattovara, e ai gol di Casagrande ed Aguilera.
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