Ezio Bertuzzo |
Può una sconfitta, cocente o meno pesante che
sia, essere poi ricordata in maniera piacevole come il preludio di un grande
evento? In certi casi sì, così come potrebbero raccontare i protagonisti e non
dell’ultimo Scudetto vinto dal Torino nel 1976, dopo un esaltante confronto a
distanza proprio contro la Juventus. Ebbene quella grande impresa del Torino di
Gigi Radice e dei gemelli del gol Pulici e Graziani cominciò proprio con una
sconfitta, in parte anche imprevista, sul campo del Bologna affidato alle cure
del Petisso Pesaola. Il campionato cominciò il 5 ottobre del 1975 ed i granata
registrarono a Bologna una brusca sconfitta di misura. L’incontro fu deciso al
65’ da un gol di Ezio Bertuzzo su assist di Nanni. L’attaccante era arrivato in
estate dal Brescia e quello fu il suo unico gol stagionale di quel campionato.
Radice non fu contento della prestazione dei suoi ed oltretutto fu costretto ad
annotare anche un infortunio abbastanza serio occorso al suo libero Nello
Santin. Nei giorni successivi il tecnico torinista affidò tale e delicata
mansione a Vittorio Caporale, un friulano elegante, che proprio quell’estate
era stato mandato via dal Bologna in quanto in sovrannumero e ceduto ai granata
insieme al brillante Pecci. L’impiego di Caporale risultò determinante nella
vittoria dello Scudetto e qualcuno cominciò a chiamarlo CaporalKaiser, come
molta enfasi, ma tanta efficacia.
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