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venerdì 26 luglio 2013

Europa League 2014, le prime eliminazioni eccellenti


Gli ultras del Differdange
Vendetta lussemburghese. La vendetta è un piatto che senza dubbio va servito a freddo e 29 anni possono essere anche sufficienti per lavare l’onta di una sconfitta mortificante. Nel 1984/85, infatti, gli sprovveduti lussemburghesi del Red Boys Differdange rimediarono ben 14 reti in casa dell’Ajax e di un emergente marco Van Basten nel primo turno della Coppa UEFA, ma dopo aver pareggiato a reti inviolate in casa. Si trattò di una sconfitta record, siglata da 5 gol di Van Basten, 3 di Koeman, 2 di Bosman (non quella dell’omonima legge) ed una a testa per Spelbos, Rijkaard, Vanenburg e Schoenaker. Nel second qualifyng round dell’Europa League odierna lo stesso Differdange 03, squadra che ha continuato la storia dello stesso Red Boys, ha sbattuto fuori clamorosamente una compagine olandese. Non proprio l’Ajax ma il quotato Utrecht, a cui non sono bastati 4 gol complessivi dello zambiano Mulenga. Pareggiando 3-3 in Olanda, il Differdange brinda ad un’incredibile qualificazione, grazie anche alle prodezze del marocchino Er Rafik. Prossimo avversario il Tromso.

 Vittime eccellenti. Ma quella della compagine lussemburghese non è stata l’unica sorpresa del tabellone. Qualcosa di altrettanto clamoroso si è verificato a Graz, dove il locale Sturm ha lasciato il passaggio nientemeno che agli islandesi del Breidablik di Kopavogur (seconda città islandese), vittoriosi di misura dopo il pareggio casalingo a reti inviolate. Il Goteborg invece è stato estromesso dagli slovacchi del Trencin, doppietta del nigeriano Adi. Mentre lo Sparta Praga non è uscito indenne dal terreno degli svedesi dell’Hacken, quarta squadra di Goteborg e società prettamente dedita al settore giovanile. Organizza, infatti, la Gothia Cup, il torneo giovanile più importante del mondo.

 Tuttavia, altri nomi di club sorprendenti si affacciano nel tabellone del terzo turno, come gli albanesi del Kukesi, gli georgiani del Dila Gori, gli azeri del Qarabag, ma anche i kazaki dell’Aktobe, sospinti dai gol di Sergey Davydov, un russo arrivato in prestito dal Rubin Kazan, ma anche ex di Kuban Krasnodar, Dynamo e Torpedo Mosca.



La notte dei saints. Una vera e propria festa, invece, è andata in scena al McDiarmid Park di Perth in Scozia, dove il St. Johnstone ha eliminato il Rosenborg. May (accanto nella foto) per i saints ha impattato il gol di Soderlund. Un gol sufficiente per passare il turno dopo la vittoria esterna dell’andata. I tifosi biancoblu scozzesi hanno festeggiato lungamente il superamento prestigioso del turno. Impresa invece non riuscita al Linfield, eliminato nei supplementari dallo Xanthi.


Il ritorno dello Swansea City. Intanto nel third qualyfing round al fianco di tante outsider entrano in scena altre big o presunte tali. A cominciare da Siviglia, due volte vincitore della Coppa UEFA, Udinese, Stoccarda, St. Etienne, Rapid Vienna, Zurigo, Swansea City e Vitesse. Gli swans diretti da Miki Laudrup, reduci dalla vittoria in Coppa di Lega inglese, ritornano a giocare in una coppa europea dal 1991/92. Hanno sempre partecipato per forza di cose alla Coppa delle Coppe (esisteva del resto soltanto la coppa in Galles). Nella sua ultima partecipazione lo Swansea rimediò una goleada dal Monaco di George Weah. Ha del resto quasi sempre deluso nelle coppe europee, dove al massimo è arrivato al secondo turno, come nel 1982/83 (accanto nella foto). Lo Swansea, allenato da John Toshack, eliminò il Braga nel turno preliminare, quindi lo Sliema Wanderers e poi fu battuto dal PSG e dai gol di Kist e Fernandez. Epoca in cui Laudrup esordiva nel Brondby.

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