Gli ultras del Differdange |
Vendetta lussemburghese. La vendetta è un piatto che senza dubbio
va servito a freddo e 29 anni possono essere anche sufficienti per lavare
l’onta di una sconfitta mortificante. Nel 1984/85, infatti, gli sprovveduti
lussemburghesi del Red Boys Differdange rimediarono ben 14 reti in casa
dell’Ajax e di un emergente marco Van Basten nel primo turno della Coppa UEFA,
ma dopo aver pareggiato a reti inviolate in casa. Si trattò di una sconfitta
record, siglata da 5 gol di Van Basten, 3 di Koeman, 2 di Bosman (non quella
dell’omonima legge) ed una a testa per Spelbos, Rijkaard, Vanenburg e
Schoenaker. Nel second qualifyng round
dell’Europa League odierna lo stesso Differdange 03, squadra che ha continuato
la storia dello stesso Red Boys, ha sbattuto fuori clamorosamente una compagine
olandese. Non proprio l’Ajax ma il quotato Utrecht, a cui non sono bastati 4
gol complessivi dello zambiano Mulenga. Pareggiando 3-3 in Olanda, il
Differdange brinda ad un’incredibile qualificazione, grazie anche alle prodezze
del marocchino Er Rafik. Prossimo avversario il Tromso.
Vittime
eccellenti. Ma quella della compagine lussemburghese non è stata l’unica
sorpresa del tabellone. Qualcosa di altrettanto clamoroso si è verificato a
Graz, dove il locale Sturm ha lasciato il passaggio nientemeno che agli
islandesi del Breidablik di Kopavogur (seconda città islandese), vittoriosi di
misura dopo il pareggio casalingo a reti inviolate. Il Goteborg invece è stato
estromesso dagli slovacchi del Trencin, doppietta del nigeriano Adi. Mentre lo
Sparta Praga non è uscito indenne dal terreno degli svedesi dell’Hacken, quarta
squadra di Goteborg e società prettamente dedita al settore giovanile.
Organizza, infatti, la Gothia Cup, il torneo giovanile più importante del
mondo.
Tuttavia, altri nomi di club sorprendenti si
affacciano nel tabellone del terzo turno, come gli albanesi del Kukesi, gli
georgiani del Dila Gori, gli azeri del Qarabag, ma anche i kazaki dell’Aktobe,
sospinti dai gol di Sergey Davydov, un russo arrivato in prestito dal Rubin Kazan,
ma anche ex di Kuban Krasnodar, Dynamo e Torpedo Mosca.
La notte dei saints. Una vera e propria festa, invece, è
andata in scena al McDiarmid Park di Perth in Scozia, dove il St. Johnstone ha
eliminato il Rosenborg. May (accanto nella foto) per i saints
ha impattato il gol di Soderlund. Un gol sufficiente per passare il turno dopo
la vittoria esterna dell’andata. I tifosi biancoblu scozzesi hanno festeggiato lungamente
il superamento prestigioso del turno. Impresa invece non riuscita al Linfield,
eliminato nei supplementari dallo Xanthi.
Il ritorno dello Swansea
City. Intanto nel third qualyfing round al fianco di tante
outsider entrano in scena altre big o presunte tali. A cominciare da Siviglia,
due volte vincitore della Coppa UEFA, Udinese, Stoccarda, St. Etienne, Rapid
Vienna, Zurigo, Swansea City e Vitesse. Gli swans diretti da Miki Laudrup,
reduci dalla vittoria in Coppa di Lega inglese, ritornano a giocare in una
coppa europea dal 1991/92. Hanno sempre partecipato per forza di cose alla
Coppa delle Coppe (esisteva del resto soltanto la coppa in Galles). Nella sua
ultima partecipazione lo Swansea rimediò una goleada dal Monaco di George Weah.
Ha del resto quasi sempre deluso nelle coppe europee, dove al massimo è
arrivato al secondo turno, come nel 1982/83 (accanto nella foto). Lo Swansea, allenato da John
Toshack, eliminò il Braga nel turno preliminare, quindi lo Sliema Wanderers e
poi fu battuto dal PSG e dai gol di Kist e Fernandez. Epoca in cui Laudrup
esordiva nel Brondby.
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